President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arte e Design
April 26, 2015
in
Arte e Design
April 26, 2015
0

La dama con l’ermellino: protagonista di Expo ma assente a Palazzo Reale

Chiara Spagnoli GabardibyChiara Spagnoli Gabardi
Time: 5 mins read

La mostra Leonardo da Vinci 1452-1519. Il disegno del mondo rappresenta la più grande esposizione realizzata in Italia dedicata all’eclettico toscano, di adozione milanese. Le opere esposte a Palazzo Reale, fino al 19 luglio, esplorano la complessa figura di Leonardo – pittore, disegnatore, scienziato, musicista, inventore –  attraverso dodici sezioni in cui si potranno ammirare i suoi codici originali, alcuni estratti del celeberrimo Codice Atlantico e un cospicuo numero di opere d’arte: disegni, manoscritti, sculture, incunaboli e cinquecentine provenienti dai più celebri Musei e Biblioteche del Mondo.

Sono significativi anche i quadri presenti, il San Girolamo della Pinacoteca Vaticana,  la Madonna Dreyfuss della National Gallery of Art di Washington, il Musico conservato alla Pinacoteca Ambrosiana, e la Scapiliata della Galleria Nazionale di Parma. Il Museo del Louvre ha prestato ben tre dipinti per l’occasione: Belle Ferronière, Annunciazione, San Giovanni Battista. 

Tuttavia una grande assente è La dama con l’ermellino che inizialmente sembrava sarebbe stata prestata dal Museo Czartoryski di Cracovia, che fino al 31 ottobre 2015 (perciò sarà presente per l’intera durata di Expo), è la protagonista virtuale dell’esposizione Leonardo3 – Il mondo di Leonardo negli spazi delle Sale del Re in piazza della Scala a Milano. L’opera leonardesca, viene ricostruita in 3D e muove lo sguardo, sbadiglia annoiata, accarezza e bacia il suo piccolo animale da compagnia, attraverso un semplice tocco sullo schermo. 

dama

Leonardo da Vinci, Ritratto di dama (La Belle FerronnieĚre)

La dama con l’ermellino è probabilmente l’unico dipinto di Leonardo ad appartenere ad un privato, il principe Adam Karol Czartoryski, custode di un’eccezionale raccolta che fu iniziata duecento anni fa da una sua antenata, Izabela Czartoryska e continuata da tutti i membri della famiglia. Il quadro che ritrae la sedicenne Cecilia Gallerani, fa parte dei quattro ritratti femminili di Leonardo da Vinci, tra cui La Gioconda, Ginevra de’Benci e Belle Ferronnière. Quest’ultima (ovvero Lucrezia Crivelli) e La dama con l’ermellino furono le amanti di Ludovico Sforza, duca di Milano, che chiamò l’eclettico artista Toscano a lavorare presso la sua corte. 

La storia di Cecilia Gallerani da sempre ha attirato l’interesse di storici dell’arte, dal momento che pur facendo parte della corte di Ludovico il Moro non sembra essere vestita come una nobildonna, nonostante la pettinatura coazone che riprendeva la moda spagnola che furoreggiava all’epoca. Infatti la sobrietà del costume della dama, lontana dalla magnificenza e dalla ostentazione di altri ritratti femminili in ambito sforzesco, secondo alcuni critici potrebbe riflettere il rapporto rinascimentale tra abbigliamento e status sociale, poiché Cecilia Gallerani non era di famiglia nobile. Il padre, Fazio, ebbe diversi incarichi presso la corte milanese, anche come ambasciatore a Firenze e Lucca; sua madre, Margherita Busti, fu la figlia di un illustre giurista, motivo per cui probabilmente Ludovico iI Moro preferì unire la sua casata a quella di Beatrice d’Este. Ma questo non gli impedì di avere un figlio da Cecilia Gallerani, che nacque non molto dopo la realizzazione del dipinto Leonardesco.

codice

Leonardo da Vinci, Pianta di Milano, Codice Atlantico

Secondo alcuni l’ermellino – che allora era il tradizionale animale domestico dell’aristocrazia – non fu scelto a caso, visto che simboleggiava la gravidanza, oltre che la purezza e la moderazione. Il ritratto potrebbe essere interpretato come un pegno d’amore per la giovane amata e il futuro nascituro Cesare, giacché l’ermellino che la donna stringe allude a Ludovico Sforza, insignito dell’Ordine dell’Ermellino, e al cognome della dama, dato che ermellino in greco si dice galée.

Ma l’aspetto rivoluzionario dal punto di vista pittorico di La dama con l’ermellino è l’elemento del movimento, poiché il soggetto è colto nel moto di rotazione alla sua sinistra e rappresenta una delle molte innovazioni di Leonardo da Vinci: lo sguardo della donna non è rivolto né in avanti, né verso lo spettatore, ma verso una terza parte, oltre la cornice del quadro. Il poeta di corte di Ludovico Il Moro, Bernardo Bellincioni, fu il primo a proporre che Cecilia fosse pronta ad interloquire con qualcuno al di là del quadro nel seguente sonetto del 1493:

Sopra il ritratto di Madonna Cecilia, qual fece Leonardo

Di che ti adiri? A chi invidia hai Natura

Al Vinci che ha ritratto una tua stella:

Cecilia! sì bellissima oggi è quella

Che a suoi begli occhi el sol par ombra oscura.

L'onore è tuo, sebben con sua pittura

La fa che par che ascolti e non favella:

Pensa quanto sarà più viva e bella,

Più a te fia gloria in ogni età futura.

Ringraziar dunque Ludovico or puoi

E l'ingegno e la man di Leonardo,

Che a' posteri di te voglia far parte.

Chi lei vedrà così, benché sia tardo, –

Vederla viva, dirà: Basti a noi

Comprender or quel eh' è natura et arte.

 

Indubbiamente ancora oggi, La dama con l’ermellino oltre a mostrare l'esperienza di Leonardo nella pittura della forma umana, intriga per la storia dell’animatrice di uno dei salotti più colti d’Europa, rinomata per la sua conoscenza del latino e della musica, nonché per le sue doti letterarie e la soavità della voce.

Da qualche tempo si vocifera che potrebbe sostituire La Gioconda come icona di Leonardo da Vinci, essendo anche più magra e giovane e avvicinandosi quindi al gusto contemporaneo. Forse potrebbe dircelo lei, visto che nei sotterranei di Villa Medici del Vascello, (la splendida dimora dove Cecilia Gallerani trascorse la seconda parte della sua vita con suo marito, il conte Ludovico Carminati), il Gruppo Hesperya di Brescia, che si occupa di indagini nel campo paranormale, ha registrato una flebile voce femminile. Ma qualora lo spirito della dama continuasse ad essere reticente nel manifestarsi, si potrebbe comunque rendere omaggio a La dama con l’ermellino nel suo luogo di sepoltura, la vecchia chiesa di San Giovanni, a pochi metri dalla villa situata nel paese di San Giovanni in Croce, in provincia di Cremona.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Chiara Spagnoli Gabardi

Chiara Spagnoli Gabardi

DELLO STESSO AUTORE

Justine Project: alla scoperta del mondo su una (super) quattro ruote

byChiara Spagnoli Gabardi

Federica Belletti: Da Monte Urano alla Columbia University via crowdfunding

byChiara Spagnoli Gabardi

A PROPOSITO DI...

Tags: La dama con l’ermellinoLeonardoLeonardo da VinciLudovico Sforzapitturapittura rinascimentale
Previous Post

Sesso, noia e Islam

Next Post

Renzi come Urano: vorrebbe ‘mangiare’ tutti i precari delle pubbliche amministrazioni del Sud creati da Roma…

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Expo una settimana dopo: apocalittici e integrati

byChiara Spagnoli Gabardi

EXPO Milano 2015: inaugurazione col “botto”

byChiara Spagnoli Gabardi

Latest News

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

byMassimo Jaus
La Trafila: da Torre del Greco al Gowanus Canal

La Trafila: da Torre del Greco al Gowanus Canal

byFrancesca Magnani

New York

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

byMassimo Jaus
La Trafila: da Torre del Greco al Gowanus Canal

La Trafila: da Torre del Greco al Gowanus Canal

byFrancesca Magnani

Italiany

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo
“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

byNicola Corradi
Next Post

L’Autonomia siciliana non è mai esistita. L’Isola è sempre stata una colonia

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In