Una ventata di rinascimento italiano al Metropolitan Museum di New York. Si è inaugurata martedì 14 gennaio Personal Encounters, l'esposizione che rende omaggio a Piero della Francesca. La mostra presenta al pubblico newyorchese quattro capolavori dell'artista rinascimentale legati dal filo conduttore del tema della devozione privata. Opere di assoluta importanza quali San Girolamo e il donatore Girolamo Abadi (Gallerie dell'Accademia, Venezia), Madonna di Senigallia (Galleria Nazionale delle Marche, Urbino), San Girolamo penitente (Gemäldegalerie, Berlino) e Madonna col Bambino (collezione privata).
È la prima volta che i quattro dipinti vengono esposti insieme. L'evento nasce dallo sforzo congiunto tra i musei e le gallerie coinvolte, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Comando di Carabinieri italiano (CCTPC), in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici nell'ambito del 2013 – Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. La mostra è stata organizzata da Keith Christiansen (che ha curato anche il catalogo che accompagna la mostra, su cui compaiono saggi dello stesso Christiansen) del dipartimento di pittura europea del Metropolitan Museum of Art e Andrea Bayer, curatore dei dipinti europei.

Il console generale, Natalia Quintavalle e il vice comandante Luigi Cortellessa
Entrando nella bella sala che ospita i capolavori del pittore rinascimentale famoso nel mondo si respira un'aria tutta italiana. A rappresentare le istituzioni italiane, in occasione dell'evento di presentazione della mostra, c'erano il console generale, Natalia Quintavalle e il vice comandante del comando dei Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale, Luigi Cortellessa. La presenza del corpo dei Carabinieri è dovuta al fatto che la Madonna di Senigallia, oggi esposta nelle sale del Metropolitan, fu coinvolta in una disavventura per fortuna a lieto fine. Durante la presentazione della mostra vengono infatti riportati alcuni dettagli della clamorosa trafugazione dal Palazzo Ducale di Urbino di tre opere di incommensurabile valore, verificatasi il 6 febbraio 1975. Le opere in questione erano, oltre alla Madonna di Senigaglia, La Flagellazione, dello stesso Piero della Francesca e La Muta di Raffaello. Appena un anno dopo, le indagini svolte dai Carabinieri portarono al ritrovamento di tutte e tre le opere a Locarno, in Svizzera e rivelarono l'intenzione, da parte degli autori del furto, di distruggere tutti i dipinti una volta che ne era stato compreso il valore. È infatti praticamente impossibile piazzare simili pezzi sul mercato. L'operazione di ritrovamento e riscatto di queste opere è tutt'ora considerata un fiore all'occhiello dell'attività del Comando che fu il primo al mondo a specializzarsi nella salvaguardia del patrimonio artistico e culturale.
Grazie a quell'operazione, oggi il pubblico newyorchese può ammirare la Madonna di Senigallia. Ed è emozionante ritrovare l'Italia più bella nelle sale del prestigioso Museo americano. La mostra sarà visibile dal 14 gennaio al 30 marzo ed è possibile prenotare visite private.