Il 6 Giugno di 50 anni fa moriva uno dei più irriverenti e apprezzati artisti del XX secolo che ha saputo scandalizzare ma anche incantare l’Europa e l’America, Yves Klein. Genova, per rendergli omaggio, proprio il 6 giugno ha inaugurato una mostra dedicata alla sua figura e alla stretta connessione con il judo e il teatro; ma qual è la loro connessione con un genio dell’arte che ha brevettato un blu particolare di sua invenzione (il famoso blu Klein)?
Il judo e il teatro hanno una stretta relazione, entrambi hanno come protagonista il gesto, il movimento, così come l’arte di Klein. Affascinato da questa disciplina, si trasferì in Giappone per studiarla; la amò a tal punto da farla diventare una parte fondamentale del suo lavoro intrecciandola con un’altra specialità ad esso intimamente collegata, il teatro.
Egli raggiunge proprio la sintesi dei tre e come egli stesso dirà: “Ho lottato contro la mia vocazione di ‘pittore’, partendo per il Giappone, in cui poter vivere l’avventura del judo e delle arti marziali antiche: allo stesso modo ho lottato contro la mia vocazione ‘d’uomo di teatro’; ma appunto, il judo, attraverso la pratica fisica e spirituale dei Kata, si è costituito, mio malgrado e nonostante la mia formazione, come quella disciplina dell’arte che è il teatro”.
Foyer alla mostra è un suo film, la prima sala è dedicata al teatro ed espone una vera rarità, “La Dimanche”, giornale di sole 4 pagine in cui sono espresse le sue teorie sul teatro e pubblicata solo domenica 27 novembre 1960. Si prosegue con “L’Esquisse de scenario”, in cui viene messo in scena un combattimento tra la linea ed il colore con vittoria finale di quest’ultimo, soggetto per un film mai realizzato. Bozzetti per rappresentazioni teatrali d’ogni genere disegnati da Klein ci accompagnano verso il trionfo del colore, la sala dedicata al “Pigmento Blu YKB” con una grande installazione da lui progettata e realizzata con il famoso pigmento blu YKB da Klein brevettato. Segue quindi la sala dedicata al “Judo”, all’applicazione della sua fisicità, del movimento nell’arte; sono esposti documentari e film realizzati da Klein sulla disciplina per poi passare alla sua biografia con documenti, fotografie, oggetti, testimonianze e varie sulla sua vita e sulla sua persona.
C’è poi la stanza del “Vuoto”, dove Klein interpreta il “Dialogo con me stesso”, la sala dedicata ai video e, infine, nella Cappella di Palazzo Ducale si potrà ascoltare la Sinfonia Monotòna scritta da Klein, la ripetizione di un’unica nota per 24 minuti cui seguono altrettanti minuti di silenzio. La chiusura dell’esposizione è dedicata a come ancor oggi ci riesca a stupire Klein grazie ai record d’asta che le su opere ancor oggi riescono a fare, cifra record recente quella di 24 milioni di dollari.
Questa mostra-spettacolo è un percorso davvero intenso e suggestivo capace di evocare sensazioni profonde e rare. [YVES KLEIN. Judo e teatro Corpo e visioni, Genova, Palazzo Ducale, fino 26 agosto 2012 Info: http://www.palazzoducale.genova.it]