L’uscita del nuovo libro di Mario Vargas Llosa Le dedico mi silencio è stata amplificata da una frase nella postfazione: lo scrittore peruviano, 87 anni, ha scritto che sarà il suo ultimo testo.
“Credo di aver finito questo libro. Ora mi piacerebbe scrivere un saggio su Sartre, che è stato mio insegnante quando ero giovane. Sarà l’ultima cosa che scrivo”: una carriera di settant’anni in letteratura, culminata nel 2010 con il Premio Nobel, che giunge così alla fine.
Le dedico mi silencio, che mescola saggio e narrativa, è stato definito come una lettera d’amore al Perù e alla música criolla, una miscela di valzer europei e influenza andine e africane. Racconta di un uomo che vuole scrivere un libro perfetto e sogna un paese unito dalla musica.
Intervistato dalla stampa madrilena (Vargas Llosa vive a Madrid e ha anche la cittadinanza spagnola), lo scrittore ha aggiunto “Sono un ottimista ma non credo che vivrò abbastanza da scrivere un altro romanzo, anche perché ci metto tre o quattro anni”.
Vargas Llosa è considerate l’ultimo grande scrittore vivente della renaissance latino-americana, el boom, che dagli anni Sessanta e Settanta portò nel mondo la letteratura di Gabriel García Márquez, Carlos Fuentes, Julio Cortázar e molti altri. Nei suoi romanzi ha raccontato il Perù e il mondo e gli abusi di potere – politici, militari, razziali, economici e sessuali.
Le dedico mi silenzio è stato pubblicato il 26 ottobre dalla casa editrice Alfaguara contemporaneamente in tutti i territori di lingua spagnola. Vargas Llosa lo ha scritto dopo un viaggio in Perù e ha concluso la prima bozza a Madrid nel 2022.