A Jennifer Lawrence, “la più talentuosa giovane attrice americana” per la rivista Rolling Stones, quattro candidature all’Oscar prima dei 25 anni e una statuetta vinta per Il lato positivo, piace variare genere e ruolo cinematografico, da attrice a produttrice.
Dopo la nascita del figlio nel 2022 (avuto con il critico d’arte Cooke Maroney, suo marito), è apparsa solo nella commedia Don’t Look Up, per Netflix, e sullo schermo nel film drammatico Causeway, nei panni di una reduce della guerra in Afghanistan con sindrome da stress post-traumatico. Molto brava in entrambi.
Oggi è nelle sale italiane (il 23 in quelle americane) con No Hard Feelings-Fidanzata in affitto, una commedia (con toni sexy anni ’90, tipo American Pie, o i più recenti Quarant’anni vergine e Bad Teacher), più intelligente di quello che può sembrare di primo acchito, estemporanea per i toni e le intelligenti riflessioni sociali.

Maddie (Jennifer Lawrence) sta per perdere tutto: la casa della madre defunta e il suo lavoro come autista Uber, poiché ha perso la sua auto e non riesce quindi a pagare le bollette e le rate delle tasse. Decisa a fare qualsiasi cosa per racimolare dei soldi, risponde ad un insolito annuncio di lavoro, apparso sul portale Craigslist, nel quale due genitori di Montauk, nel Long Island, facoltosi ma troppo apprensivi (Laird Becker, Matthew Broderick e la moglie Allison, Laura Benanti) cercano una ragazza che possa iniziare il figlio 19enne Darcy (Andrew Barth Feldman) al sesso prima che cominci a frequentare la Princeton University. Il premio è una splendida Buick.
Il ragazzo non ha mai condiviso il letto con una donna, non ha amici, non suona il pianoforte in pubblico anche se è molto bravo, sta sempre chiuso in casa. Maddie è disposta a vendersi in cambio di quell’auto che le permetterebbe di tornare a guidare per Uber. Quando conosce Darcy, le cose vanno però diversamente rispetto a quello che lei si aspettava e il loro rapporto… (niente spoiler!).
Nel nostro secolo, l’anticonvenzionale sembra essere ormai la regola, ma le coppie con un notevole divario d’età fanno ancora scalpore. Sono tante le commedie di questo tipo, ma qui, con grande sorpresa, la maturità risiede nel partner più giovane.
Il vero fulcro del film non è comunque l’insolita attrazione tra i due, ma gli scontri generazionali e una crescita reciproca dovuta alla scoperta di un nuovo punto di vista, da loro finora ignorato: il rapporto con l’amore, e più in generale con “l’altro”, è il vero punto debole dei due protagonisti di No Hard Feelings-Fidanzata in affitto.
I problemi con i propri genitori sono le grandi ferite che hanno portato entrambi a vivere l’amore e la sessualità in modo confuso, con esiti totalmente opposti, che al contempo, però, costituiscono due facce della stessa medaglia. Lei, abituata a delle relazioni usa e getta, sempre in difficoltà ad aprirsi e donarsi all’altro davvero; lui, rinchiuso nel suo mondo ovattato, in cui non vuole, ma allo stesso tempo in realtà non riesce, a far entrare nessuno.
Le aspettative e i desideri degli altri sono per loro opprimenti e diventano delle scuse per giustificare azioni autodistruttive pur di non affrontare il problema. L’unica salvezza è l’amore. Non necessariamente quello delle commedie classiche, ma un autentico sentimento, verso qualcuno che si è donato veramente a noi. In virtù di questo, i protagonisti saranno disposti persino a crescere, perché in fondo… si trattava solo di questo.

No Hard Feelings-Fidanzata in affitto, attraverso una comicità dai tratti anche demenziali talvolta, deride tutti i cliché di una generazione che non vuole crescere e prendersi le sue responsabilità, con tutti i problemi che ne conseguono per i relativi figli e ci riporta a quando una commedia era una commedia, avulsa dalla paura di esagerare e rassicurare: si ride e si sorride, ma sotto sotto ecco che spuntano le turbe di due generazioni a confronto, quella dei trentenni (over), ritenuti vecchi e superficiali, e quella della Gen Z, che fa le spese di una pressione spasmodica indotta da un mondo che li vorrebbe già pronti e perfetti.
Il film ci presenta una società confusa, senza punti di riferimento, continuamente impegnata in una ricerca disperata di una via per la felicità: per crescere davvero – ci dice il film – bastava solo vivere, invece di chiudersi in una bolla, e aprirsi all’altro, invece di usarlo e sfruttarlo per meri scopi egoistici. Percy e tutti gli ex di Maddie, che le ricordano come le sue azioni egoiste possano danneggiare gli altri, sono la vera bussola morale della sceneggiatura.
In No Hard Feelings-Fidanzata in affitto c’è una scena in cui Jennifer Lawrence appare nuda mentre esce dall’acqua dopo un bagno notturno: quel breve momento non ha alcunché di voyeuristico o sessista – come invece è il nudo in tanti film, purtroppo – ma si inserisce bene nel contesto della situazione che i personaggi stanno affrontando.
Il film è diretto da Gene Stupinsky (Bad Teacher, Good Boys), che ne ha scritto anche la sceneggiatura con John Phillips. Tra i produttori anche la stessa Jennifer Lawrence.
Un giorno il regista lesse davvero, proprio su Craigslist, l’annuncio che trova Maddie nel film, e ne parlò con la Lawrence, amica da tanti anni: tante risate e da lì è nata la storia!