Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arts
April 25, 2023
in
Arts
April 25, 2023
0

Gli ultimi sofferti anni di Salvador Dalì in “Daliland”

Ben Kingsley dà vita al grande artista surrealista nel film della regista Mary Harron

Giuseppe SacchibyGiuseppe Sacchi
Gli ultimi sofferti anni di Salvador Dalì in “Daliland”

Ben Kingsley in Daliland

Time: 3 mins read

Siamo a New York, nel 1973. James (Christopher Briney) è un giovane assistente nella galleria d’arte dove il sessantanovenne Salvador Dalì (il camaleontico premio Oscar Sir Ben Kingsley) sta preparando la sua prossima mostra. Quando il geniale artista spagnolo, inaspettatamente, gli propone di diventare assistente personale suo e di sua moglie Gala (Barbara Sukowa), il ragazzo pensa di coronare il sogno della sua vita, ma presto scopre che non è tutto oro quel che luccica. Dalì e Gala, che vivono all’hotel Ritz, sono stati attratti da James per la sua intuizione e riverenza (lui) e per il viso angelico e il fisico giovanile (lei). Dietro allo stile di vita sgargiante, al glamour e ai party sontuosi, James scopre ben presto che un grande vuoto consuma l’ormai anziano pittore: quello che è stato uno dei più grandi ed eccentrici artisti del 20° secolo è ora distrutto dalla paura di invecchiare, dal Parkinson galoppante che sta riducendo sempre più le sue capacità artistiche e dal dolore per il logoro rapporto con la dispotica moglie Gala, un tempo sua musa, ora circondata da giovani amanti e ossessionata dal denaro.

Eccovi Daliland, il film della brava regista e sceneggiatrice canadese Mary Harron (Ho sparato ad Andy Warhol, American Psycho), presentato al Toronto Film Festival 2022, fuori concorso al 40° Torino Film Festival, e nelle sale italiane il 25 maggio (negli Usa dal 9 giugno).

Attraverso il personaggio inventato di James, la regista racconta il Dalì personaggio e il Dalì uomo e fa sì che il film sia un omaggio ad uno dei più complicati artisti della storia, ma anche una denuncia della corruzione nel mondo dell’arte.

Ad appagare lo spettatore prima di tutto la bravura degli attori principali: la Sukowa – indimenticabile stella nei film di Rainer Werner Fassbinder, Margarethe von Trotta e Lars von Trier – strega lo spettatore nei panni del partner mutevole che controlla “l’impresa Dalí”, Kingsley incarna in modo magistrale l’ego gigantesco e fragile dell’eccentrico genio pittorico, il suo essere costretto a dipingere per finanziare l’ostentatamente abbondante stile di vita. Ma interessante anche l’attenzione che la regista mette, senza ricorrere ad immagini pruriginose, voyeuristiche, al sofferto rapporto di Dalì con la sua libido sessuale, filo rosso della sua vita: le tante modelle presenti alle sue feste sono servite soprattutto come ispirazione, come muse, magari inconsapevoli, per le sue opere o per dare il via a qualche estemporanea azione creativa, ma non per soddisfazione fisica (castrata dal rapporto di dipendenza con la moglie ma soprattutto, ancor prima di sposarsi, dal trauma che gli procurò la lettura di un opuscolo sulle malattie sessualmente trasmissibili).

Navigando fra luci e ombre dell’esistenza sfrenata dell’uomo che fece dell’eccesso un’arte, indagando alcuni degli aspetti meno noti della sua quotidianità, Mary Harron fornisce un mosaico introspettivo di Dalì servendosi anche di scelte stilistiche azzeccate, dalla colonna sonora alla scenografia, alla fotografia.

Detto questo, tutto bene nel film? Nel suo complesso è il ritratto di un uomo che è purtroppo più una caricatura che un personaggio. Sebbene gran parte di questo possa essere stato progettato, poiché il protagonista di questa storia non è Dalí in realtà ma James, la scelta non giustifica la lente ristretta attraverso la quale la regista vede la storia dell’artista catalano: tutti i momenti in cui si intravede la mente dell’artista offrono un pretesto per una presa in giro. Non c’è mai un momento che risulti audace: il film passa attraverso i classici movimenti del film biografico visti già innumerevoli volte.

Barbara Sukowa e Ben Kingsley in Daliland

Nota finale, film a parte. Se la storia ci dice che gli anni ’70 sono davvero per Dalì un punto di non ritorno per la sua carriera, non possiamo dimenticare il Dalì precedente: fu uno dei primi ad aver costruito su sé stesso un personaggio, ad aver lavorato non solo con pittura e scultura ma anche con cinema e fotografia, oltre a grafica e pubblicità (suo, tra l’altro, il logo dei lecca-lecca Chupa Chups). Fu ammirato da un giovanissimo e sconosciuto Jeff Koons (che dalla Pennsylvania volò a New York nella speranza di incontrarlo) e da Andy Warhol che riconobbe l’influsso delle sue intuizioni sulla Pop Art.

Presenti nel cast anche Ezra Miller che interpreta la versione giovane dell’artista, Andreja Pejic (Amanda Lear), Rupert Graves (il Capitano Moore, braccio destro di Dalì), Mark McKenna (la musicista Alice Cooper). La sceneggiatura è di John C. Walsh, collaboratore fedele e marito della regista.

Share on FacebookShare on Twitter
Giuseppe Sacchi

Giuseppe Sacchi

Sono marchigiano, ma non esattore delle tasse. Amo il cinema e le persone, perché le loro vite sono film di vario genere, dal comico al thriller. Ho vissuto a New York 16 anni lavorando per "America Oggi", "Paese Sera", riviste Moda e King. In Rai ho condotto per 7 anni il programma "La Notte dei Misteri" e poi il giornale radio notturno. L'età non è quella della carta di identità ma quella che volete darmi.

DELLO STESSO AUTORE

Bong Joon-ho torna al cinema con “Mickey 17” in uscita il 7 marzo in USA

Bong Joon-ho torna al cinema con “Mickey 17” in uscita il 7 marzo in USA

byGiuseppe Sacchi
“Companion”: sesso, bugie e intelligenza artificiale

“Companion”: sesso, bugie e intelligenza artificiale

byGiuseppe Sacchi

A PROPOSITO DI...

Tags: Barbara SukowaBen KingsleyDalilandMary HarronSalvador Dalì
Previous Post

A College Degree Has Become Less Attractive to Americans: Here’s Why

Next Post

I rilevi di Pyrgi prendono vita grazie a un progetto italiano della Duke University

DELLO STESSO AUTORE

“C’è ancora domani”: Paola Cortellesi sbarca col botto anche a New York

“C’è ancora domani”: Paola Cortellesi sbarca col botto anche a New York

byGiuseppe Sacchi
Il Leone d’oro a Claude Lelouch, l’uomo che ama le donne

Il Leone d’oro a Claude Lelouch, l’uomo che ama le donne

byGiuseppe Sacchi

Latest News

Il Pakistan risponde all’attacco indiano: al via l’operazione “Bunyanun Marsoos”

Il Pakistan risponde all’attacco indiano: al via l’operazione “Bunyanun Marsoos”

byDaniele Di Bartolomei
Met Gala 2025: record di donazioni e stile. Valentino apre ‘L’Atelier Sonore’ a New York

Met Gala 2025: record di donazioni e stile. Valentino apre ‘L’Atelier Sonore’ a New York

byFilomena Troiano

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
I rilevi di Pyrgi prendono vita grazie a un progetto italiano della Duke University

I rilevi di Pyrgi prendono vita grazie a un progetto italiano della Duke University

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?