La grande attesa, il gran finale della stagione del cinema è alle porte: domenica 12 marzo avrà luogo l’edizione numero 95 della notte degli Academy Awards, internazionalmente detta la notte degli Oscar: è il più prestigioso e antico premio cinematografico del mondo e viene consegnato dal lontano maggio del 1929 a Los Angeles dall’AMPAS (Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ente onorario creato nel 1927 per sostenere e promuovere l’industria del cinema a stelle e strisce e che conta oltre seimila membri, fra registi, attori, produttori e altre maestranze del settore).
Sulla provenienza del nome Oscar esistono differenti versioni. La più accreditata è quella secondo la quale deriverebbe dalla battuta di Margaret Herrick, un’impiegata dell’AMPAS che, davanti al prototipo del premio, avrebbe esclamato: “Assomiglia proprio a mio zio Oscar!”. La statuina è interamente rivestita d’oro 24 carati, ha un peso di 4 kg, è alta 34 cm e il suo valore di mercato è di circa… 300 dollari.

Gli organizzatori sperano che l’evento di quest’anno riesca a sbiadire il ricordo dell’imbarazzante cerimonia 2022, con il famigerato schiaffo dell’attore Will Smith al comico/presentatore Chris Rock mentre quest’ultimo premiava la categoria Miglior documentario: a scatenare l’ira di Smith sarebbe stata la battuta fatta dal comico sui problemi di alopecia della moglie dell’attore, Jada Pinkett. Un incidente che ha portato alla presenza domenica, per la prima volta nella storia degli Oscar, di un vero e proprio team di pronto intervento, istituito per scongiurare ogni crisi sul nascere.
Tra esibizioni, record e polemiche, ecco comunque cosa aspettarsi domenica dalla grande notte del cinema. A condurre la cerimonia sarà il comico e conduttore televisivo americano Jimmy Kimmel, già al timone della notte del cinema 2017 e 2018. E’ uno showman abituato agli imprevisti: fu infatti durante la sua prima conduzione che Warren Beatty e Faye Dunaway annunciarono erroneamente a La La Land come vincitore dell’Oscar al miglior film, prima che la statuetta fosse giustamente assegnata a Moonlight.

Chi si esibirà sul palco degli Oscar 2023? L’anno scorso il Dolby Theatre (dove si svolge l’evento) si è scaldato con le esibizioni di Beyoncé e Billie Eilish, contendenti all’Oscar per la migliore canzone originale. Per quest’anno sono attese performance altrettanto siderali, Rihanna con Lift me up da Black Panther: Wakanda forever; Sofia Carson e Diane Warren con Applause da Tell it Like a Woman prodotto da Chiara Tilesi; Stephanie Hsu, David Byrne and Son Lux con This Is a Life; e Rahul Sipligunj and Kaala Bhairava con Naatu Naatu dal film RRR, già premiato con il Golden Globe per la migliore canzone originale. L’unica grande assente sarà Lady Gaga che avrebbe dovuto cantare Hold my hand da Top Gun: Maverick. E’ impegnata sul set di Joker: Folie à Deux e ha fatto sapere di non potersi allontanare.

Fredda sorpresa per il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Per il secondo anno consecutivo, l’Academy Awards dice no: nessuna apparizione, neanche remota, alla notte degli Oscar, come invece avvenuto il mese scorso al Festival di Berlino, dopo essere stato accolto a braccia aperte nei mesi scorsi da spettacoli di premiazione, festival cinematografici e persino dalla Borsa di New York. Un no arrivato nonostante il potente agente della William Morris Endeavor, Mike Simpson, avesse fatto un appello all’Academy per includere l’attore comico diventato poi presidente dell’Ucraina il 20 maggio 2019. L’Accademia ha rifiutato ogni commento.
In attesa di vedere chi si guadagnerà la famosa statuetta d’oro, diamo un’occhiata ad alcune curiosità sui candidati agli Academy Awards 2023.

1) Innanzitutto, c’è un piccolo primato legato all’Italia: Le pupille della nostra pluripremiata regista/sceneggiatrice Alice Rohrwacher (Corpo celeste, Le Meraviglie e Lazzaro felice), segna la prima nomination (candidatura) di Disney+ al premio Miglior cortometraggio.
2) L’iconico John Williams da record, con già cinque Oscar nell’affollata bacheca, a 90 anni è il candidato più anziano di sempre. Non fa quasi più notizia la sua nomination numero 53 – per la colonna sonora di The Fabelmans – che lo conferma come seconda persona più candidata di sempre dopo… un certo Walt Disney con 59.

3) Un altro record riguarda la nomina di Niente di nuovo sul fronte occidentale: questo capolavoro è il primo film in lingua tedesca a essere stato nominato nella categoria Miglior Film.
4) non solo: il film tedesco è il quindicesimo a ricevere la doppia nomination di Miglior film e Miglior film internazionale: nel 2020 Parasite ebbe lo stesso onore e portò in Corea del Sud entrambe le statuette.
5) L’edizione 95 si contraddistingue come la meno “America-centrica” di sempre: vanta infatti il maggior numero di nomination non statunitensi nella storia degli Oscar.
6) Come quella di Michelle Yeoh, che con la sua nomination per Everything Everywhere all at Once, è la seconda persona di origine asiatica ad essere mai stata indicata nella categoria di Miglior attrice (Merle Oberon è stata la prima, nominata nel 1936, ma all’epoca celò le sue origini)

7) Si disputerà la statuetta con Cate Blanchett che, con il suo ruolo in TÁR si conferma come l’attrice con il miglior fiuto da Miglior film. L’attrice australiana, infatti, ha raggiunto il record femminile di 10 film nominati agli Oscar per questa categoria. Nella controparte maschile, invece, a detenere il record è Robert De Niro, con 11 film candidati.
8) Nella categoria Miglior Attore protagonista invece per la prima volta dal 1933 sono stati nominati tutti attori che andranno per la prima volta agli Oscar: Austin Butler per Elvis, Colin Farrell per Gli Spiriti dell’Isola, Brendan Fraser per The Whale, Paul Mescal per Aftersun e Bill Nighy per Living.
9) Il 2023 deve essere per forza un anno speciale, poiché è il primissimo anno in cui tutti i cinque candidati della categoria Miglior regia hanno anche scritto le sceneggiature dei propri film.
10) nessuna donna però è stata nominata come Migliore regista dopo gli storici trionfi consecutivi come miglior regista di Chloé Zhao con Nomadland e Jane Campion con The Power of the Dog.
11) Steven Spielberg sempre in vetta: con le sette nomine del suo The Fabelmans, ha totalizzato la bellezza di 146 candidature agli Academy Awards per la sua filmografia: un record nel panorama dei registi.
12) Nella categoria più vagheggiata, quella di Miglior film, si distinguono due colossal ed è la prima volta che sono contemporaneamente in gara due sequel, Avatar: La via dell’acqua e Top Gun: Maverick, che sono anche due film da oltre un miliardo mezzo di dollari di incassi.