Prosegue il miracolo Sanremo. Un “momento magico e glamour”, come afferma in conferenza stampa Giuseppe Faraldi, assessore al turismo della “Città dei Fiori”, sottolineando l’incidenza economica della manifestazione su tutti i comparti dell’economia rivierasca.
Clamorosi anche i dati della seconda serata del Festival della Canzone Italiana, esposti questa mattina dal direttore del Prime Time di Rai 1 Stefano Coletta. Il bottino del 62,3% di share, con 10 milioni e 545 mila spettatori, conferma il successo dell’esordio, un picco di 16 milioni e 673 mila teste sintonizzate. Un’impennata di attenzione si raggiunge con la straordinaria esibizione dei tre tenori pop Morandi-Albano-Ranieri, “i tre supereroi”, come li ha definiti Amadeus, che si sono esibiti in un medley, dall’intonazione impeccabile nonostante le senior voices, e una verve da far invidia agli artisti di primo pelo. Il Gianni nazionale, che quest’anno appare anche in veste di co-conduttore, ha cantato il brano “Uno su mille”.

Da rilevare anche il grande successo di Viva Rai 2, con 2 milioni e mezzo di spettatori di media e 60,1% di share. Molto efficace l’idea di Fiorello e il suo gruppo dello show di intrattenimento en plein air, in una fascia che non aveva mai ottenuto risultati di questa portata.
Questo il commento del conduttore alla seconda serata: “Una giornata particolare, perché sentire questi numeri fa un certo effetto. Onestamente non avrei mai immaginato di poter eguagliare i dati storici dell’anno scorso”. Una motivazione addotta da Amadeus è la rilevanza data ad alcuni temi sociali importanti, come le proteste contro il regime iraniano, portate sul palco dall’attivista Pagah Moshir Pour, 31 anni, arrivata in Italia nel 1998 da Teheran, membro dell’Associazione italiana giovani Unesco. Il suo monologo ha commosso il pubblico, al suo fianco Drusilla Foer, che da anni conduce battaglie contro l’intolleranza per ogni diversità.

Il vero picco di share tuttavia si raggiunge, con il 71,21%, mentre Amadeus legge la top five della classifica della sala stampa relativa alla seconda tornata dei 14 big in gara. Dati entusiasmanti per l’azienda Rai, che dimostrano come questa edizione disegni una parabola ascendente rispetto alle già importanti edizioni precedenti. Solo un’altra volta in tutta la storia del Festival di Sanremo, 28 anni fa, nel lontano 1995, si è registrato, in seconda serata, uno share più alto. Buona parte del successo è dovuto all’occhio strizzato alla generazione Z, che risponde in massa. La seconda puntata vede in particolare incollate allo schermo televisivo, di solito considerato da boomer, oltre il 46% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni, dieci punti percentuali in più rispetto alla stessa serata del 2022. Molto rappresentate anche le donne tra i 25 e 34 anni.

Il dato non stupisce, data l’elevata qualità del Sanremo femminino. Nella seconda serata, la protagonista femminile è la giornalista Francesca Fagnani. Sostiene di essere venuta in pace, nonostante la sua fama di “belva” televisiva, emozionata ma rinfrancata da un mezzo bicchiere di frizzantino trangugiato su consiglio di Fiorello. Nonostante il monito di Drusilla Foer sul fatto che, citando sua nonna, chi guarda gli scalini di una gradinata non ne è degna, la giornalista ironizza sul fatto di averli fissati tutti, persino l’ultimo il più “banale”. Toccante il suo monologo “Non siamo killer per sempre”, che accende i riflettori sulle carceri minorili, riportando le testimonianze dirette dei minori reclusi nel carcere di Nisida, incontrati nella sua attività professionale. Parlando con tanti detenuti e chiedendo loro cosa avrebbero cambiato, racconta la conduttrice di Belve, programma della Fagnani promosso su Rai 2 in prima serata a partire dal 21 febbraio, “in tanti mi hanno risposto: sarei andato a scuola. Se nasci in quel quartiere, palazzo o da quella famiglia è solo nei banchi di scuola che puoi intravedere la possibilità di una vita alternativa”. E ancora: “Lo Stato deve essere più sexy dell’illegalità. In Italia la prigione serve a punire il colpevole, non a educare né a reinserire nella società”. Esilarante anche il siparietto in cui la Fagnani intervista in modalità belva, con il consueto stile ironico e asciutto, Amadeus e Morandi.
Dopo il floriscempio di Blanco della prima serata, il momento shock della serata è rappresentato dall’esibizione in fascia notturna di Angelo Duro, lo stand up comedian italico che, col suo monologo politicamente scorretto e in mutande sul palco, ha diviso il pubblico televisivo, quello social e quello in sala, di cui erano visibili le facce tirate e gli occhi strabuzzati. Il comico non la prende bene, uscendo di scena con un doppio dito medio levato in aria. Tuttavia il serafico Amadeus dichiara in conferenza stampa di non essersi pentito della scelta trasgressiva fatta nell’invitare Duro. A ben vedere, il comico, rappresentando il conflitto tra desiderio e dovere, tra apparenza ed essenza, forse scandalizza così tanto per il fatto di estorcere delle verità dalle coscienze più sopite, costringendole a guardarsi dentro.

Altro pugno in faccia al benpensiero, il monologo di Fedez dall’imbarcazione Costa Smeralda. La Rai si dissocia, per bocca del direttore Coletta, dalla dissacrante performance del rapper, che ha modificato quella annunciata, probabilmente più edulcorata. La Rai, precisa Coletta, difende ogni forma d’arte e la libertà connessa, ma è necessario dissociarsi da una libertà che sconfina, soprattutto nella gestualità, nell’attacco personale, che il servizio pubblico non può ammettere. Nel mirino gli attacchi rivolti da Fedez, con tanto di gesto plateale, alla foto del viceministro Bignami vestito da nazista strappata in diretta, tanto più perché fatto a ridosso delle elezioni amministrative che si terranno in alcune regioni d’Italia il 12 e il 13 febbraio.
Nel Suzuki Stage Gianni Morandi incontra due grandi voci della musica italiana, Francesco Renga e Nek, che festeggiano rispettivamente due anniversari speciali: Renga 40 anni e Nek 30 anni di carriera.
Cosa ci dobbiamo aspettare dalla terza serata? Federica Lentini, vicedirettrice dell’intrattenimento Prime Time, annuncia che stasera si ascolteranno tutte le 28 canzoni in gara. Dalla terza serata e per le successive due, il voto sarà espresso dalla Giuria Demoscopica e dal pubblico da casa tramite televoto.
Insieme al mattatore e a Gianni Morandi ci sarà stasera la pallavolista italiana Paola Egonu che, di poche ma efficaci parole in conferenza stampa, annuncia il suo monologo nel quale, afferma, “non voglio fare la vittima, ma semplicemente dire le cose come stanno”.
Saliranno sul palco come ospiti i Måneskin con Tom Morello, leggendario chitarrista dei Rage Against The Machine, e verrà consegnato un premio alla carriera a Peppino Di Capri. Sarà Annalisa questa sera a calcare il Suzuki Stage e Morandi ci allieterà, insieme a Sangiovanni, col suo intramontabile brano “Fatti mandare dalla mamma”. Dal Costa Smeralda, stavolta, si esibirà Gué Pequeno.
Ci sarà ancora aria di tempesta nelle acque agitate del Festival?