A dispetto di neve e ghiaccio, scartati i regali, fatti gli auguri ai parenti, a Natale gli americani sono andati al cinema a vedere Avatar: la via dell’acqua che ha fatto incassi sorprendenti ed è arrivato globalmente a un passo dal miliardo di dollari: $995,1 milioni per l’esattezza. Un successo che è un propellente per James Cameron, impegnato nella post-produzione di Avatar 3, previsto per dicembre 2024. Sicuramente il secondo capitolo della saga Avatar diventerà in questi giorni il terzo film a raggiungere l’incasso miliardario nel 2022 nelle prime due settimane di lancio (Top Gun: Maverick: 1 miliardo e 480 mila dollari, Jurassic World Dominion: 1 miliardo e diecimila dollari).
Nonostante le paure per il ritorno di numerosi casi di Covid, la Cina continua a dominare gli incassi internazionali con 105 milioni di dollari, seguita dalla performance incredibile della Francia, 60.5 milioni, Corea del Sud 55 milioni, Germania 41.5 milioni, India 39.2 milioni e Regno Unito 33.1 milioni. In Italia, superati invece solo 20 milioni.
Un successo al botteghino per Avatar: la via dell’acqua che conferma l’azzeccata scelta di Cameron riguardo alle entusiasmanti riprese subacque: “La chiave era girare realmente sott’acqua e sulla superficie dell’acqua – ha detto il regista – in questo modo, gli interpreti nuotavano, uscivano dall’acqua e si tuffavano in modo appropriato e realistico. Il risultato finale ha un aspetto reale perché il movimento era reale. E le emozioni erano reali“. Attori e tecnici non hanno mai usato bombole o attrezzature da sub.

Allo scopo è stata costruita un’enorme vasca ai Manhattan Beach Studios, la sede della Lightstorm, la casa di produzione di Cameron e Landau: con una lunghezza di 36 metri, una larghezza di 18 e una profondità di 9, la vasca poteva contenere una quantità d’acqua sufficiente a replicare le condizioni oceaniche del mondo reale.