Little Italy, 1895
Maria Inez Cortese, una immigrata italiana uccide in una sordida locanda di Little Italy Cataldo Motta, suo marito, alla presenza di molti testimoni. Il Motta è un uomo violento che Maria Inez è stata costretta a sposare e che l’ha sottoposta a continui maltrattamenti. Un processo sommario la condanna a morte sulla sedia elettrica e viene rinchiusa a Sing Sing.
Da questi avvenimenti parte una emozionante storia giudiziaria che Carla Maria Russo ha scritto attingendo da eventi realmente accaduti e ha rielaborato in chiave romanzesca ricostruendo in maniera minuziosa la New York di fine ‘800, popolata da immigrati europei, soprattutto italiani, gang mafiose (La Mano Nera), una upper class conservatrice e fortemente xenofoba, un morboso interesse della stampa tesa a colpire da un lato la comunità italiana, fortemente discriminata, dall’altro la NAWSA (National American Women Suffrage Association) colpevole di battersi per il diritto di voto alle donne. Perchè New York è anche una città ricca di fermenti libertari, di donne coraggiose che saranno di aiuto per Inez nel processo d’appello.
Si prodiga per Inez anche il mitico poliziotto Joe Petrosino che rappresenta l’altra faccia dell’immigrato italiano, quella che combatte, talvolta con modalità personalissime, contro la dilagante delinquenza che attraversa New York tra fine ‘800 e inizi ‘900.
Il ricorso in appello che tende a salvare la giovane italiana almeno dalla sedia elettrica è affidato alla prima donna avvocato, Ann Bennet, che il NAWSA mette a disposizione di Maria Inez che non può permettersi un avvocato difensore.
L’abilità dell’autrice sta nell’aver condotto il lettore in una avvincente storia umana e giudiziaria utilizzando strumenti narrativi diversi: dall’uso della terza persona alla prima, dal monologo interiore alla lettera. Il tutto con la padronanza di un sapiente burattinaio, alternando nel corso degli eventi momenti di forti incertezze a eccitanti successi.
Carla Maria Russo ci ha abituato a romanzi in cui la Storia è elemento importante, ma le creature che in quel contesto agiscono– sia Medioevo, Rinascimento, l’Unità d’Italia o come ora la New York di fine ‘800- sono vive e palpitanti, nulla le fa sentire lontane dall’oggi perché amano, soffrono, combattono animate da sentimenti che non hanno tempo e luogo. Sono perenni. Certamente inquadrate in società e contesti diversi resi sempre in modo magistrale per la documentazione attenta e ricca cui l’autrice attinge.
Cuore di donna – Carla Maria Russo – PIEMME 2022