Un ritratto di Carla Fracci lo regala Elena De Laurentiis, direttore didattico del Liceo Coreutico “Antonio Locatelli” di Bergamo di cui Carla Fracci è stata maestro ospite negli ultimi sette anni della sua vita. La grande ballerina milanese ha, infatti, voluto sino all’ultimo condividere e trasmettere la sua grande arte ed ha scelto di farlo in una scuola dalla storia un po’ particolare: il liceo coreutico di Bergamo è infatti nato solo una quindicina di anni fa annesso al famoso Istituto aeronautico bergamasco quando il suo direttore, Giuseppe Di Giminiani, volendo aumentare la presenza femminile nel complesso, ha pensato bene di crearvi una sezione coreutica “perché le ballerine volano pure” racconta la danzatrice e coreografa napoletana Elena De Laurentiis chiamata a dirigere la nuova scuola. E per darvi notorietà si pensò di rivolgersi proprio alla Fracci che, dopo numerose visite al neonato liceo, accertato l’ottimo livello d’insegnamento, si appassionò al progetto, ne accettò la direzione artistica e cominciò a recarvisi ogni settimana come maestra ospite per perfezionare le allieve.

“Quando è iniziata la nostra collaborazione, la Fracci aveva già 79 anni – racconta Elena De Laurentiis – ma non appena arrivava al Liceo, con un atto di umiltà assoluta, si riscaldava con le ragazze, come una qualsiasi di loro, diceva che ogni giorno devi ricominciare dalla prima posizione, seguiva con grande rispetto la mia classe. Faceva il riscaldamento, per poi mostrare ella stessa quello che voleva. Era innanzitutto, infatti, un grande esempio vivente per tutti noi, aveva una grande tecnica, ma il suo obiettivo era la naturalezza assoluta e sottolineava poi l’importanza fondamentale dell’interpretazione, perché la tecnica è la base, sempre la stessa, ma è l’interpretazione che cambia di ruolo in ruolo e fa infine la differenza”.
Carla Fracci insisteva molto anche nell’importanza di insegnare valori quali la misura, la compostezza, il pudore, il sacrificio, che trovava con più difficoltà nei giovani d’oggi, e trovava difficile trasmetterli ad una generazione cresciuta nell’agio e nella facilità d’ottenere, con una educazione di base così diversa dalla sua. Lei, che era figlia di un tranviere, aveva sempre mantenuto uno spirito di sacrificio e una semplicità d’approccio alla vita e con le persone disarmante, anche dopo che era diventata una stella della danza, anche dopo che nel 1981 il New York Times l’onorò con la definizione di “prima ballerina assoluta”. “Per lei la danza era una scuola di vita, una possibilità ed un’arte che voleva per tutti, l’ha portata in tv, nelle piazze, cercava i talenti. Ed in questo il marito Beppe Menegatti l’ha molto supportata, anche nel non rinunciare alla gravidanza per avere un figlio nel 1968, come una qualsiasi donna, e a non fermare la sua carriera anche con un bimbo piccolo – continua a ricordare la De Laurentiis – Carla era una guerriera, per i giovani si impegnava moltissimo, era discreta ma amava anche le donne che sanno prendere la parola, era anche molto esigente, non sopportava di dovere ripetere la stessa correzione, faceva tutto con semplicità e umiltà ma anche sempre grande passione e con l’obiettivo della perfezione”. Non a caso i suoi ruoli preferiti, continua a raccontare la direttrice del Liceo coreutico, erano quelli sia della contadina Giselle, di cui è stata la più grande interprete del Novecento, ma anche quello della volitiva Kitri nel Don Chisciotte, personaggio di cui amava il piglio e la grinta,, e per quest’ultima ragione amava pure interpretare il Corsaro.

Da donna “normale” era anche amante del buon vino e della buona cucina, a tavola si lasciava un po’ andare, preferiva il cibo sano, non troppo elaborato, ed i vini fermi alle bollicine. E l’incontro con Elena De Laurentiis è avvenuto proprio in occasione della presentazione della prossima edizione di Calici di Stelle che la cantina siciliana Donnafugata ha voluto dedicare alla Fracci scomparsa lo scorso marzo. “Per la prima volta festeggeremo il 10 agosto nella nostra nuova cantina di Acate, in provincia di Ragusa, e ospiteremo uno spettacolo di danza in omaggio a Carla Fracci che nel 2017 è stata a Marsala la madrina del nostro Floramundi, il Cerasuolo di Vittoria Docg che li produciamo. – racconta Jose Rallo di Donnafugata – la sua è stata una vita per l’arte, e per noi anche il vino è una forma d’arte che si ottiene supportato da grande tecnica”. Lo spettacolo, con la direzione artistica di Elisa Ilari, vedrà esibirsi, Rebecca Bianchi, prima ballerina dell’Opera di Roma, Martina Pasinotti ed Elisabetta Di Chiara del Teatro Massimo di Palermo, con partner Michele Satriano e Diego Mulone, nei ruoli più celebri della Fracci. Una presentazione che è avvenuta, aggiungendo arte ad arte, nello storico Grande Hotel delle Palme di Palermo riaperto lo scorso giugno dopo lavori di ristrutturazione, sopratutto dei tetti affrescati originali, che lo hanno riportato alla sua rinomata maestosa,bellezza e con la parte ristorazione, adesso supervisionata dal famoso chef palermitano Filippo La Mantia.