Domani, 13 novembre, sarà il 30esimo anniversario della Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University, che è anche sede del Dipartimento di Studi Italiani della NYU, e che fu inaugurata nel West Village di Manhattan il 13 novembre 1990.

Situata sulla 24 West 12th Street, tra la Fifth e la Sixth Avenue, la Casa Italiana Zerilli-Marimò nacque grazie alla generosa donazione della Baronessa Mariuccia Zerilli-Marimò, in omaggio del marito Guido Zerilli-Marimò, uomo di grande cultura e figura di rilievo nel mondo imprenditoriale dell’industria farmaceutica.
Da allora, la Casa Italiana ha coltivato i legami con la cultura, l’arte e la lingua italiana, sviluppando programmi ed eventi culturali extracurriculari, musicali e artistici, e collaborando attivamente con l’Università privata più grande degli Stati Uniti e altre istituzioni all’interno dell’Ateneo attraverso programmi di studio di alto livello accademico, contribuendo a fare della New York University uno dei più importanti centri di studi europei e internazionali nel mondo.

Il Professore Stefano Albertini, che è anche tra i columnist de La Voce di New York, dirige la Casa Italiana dal 1998 – prese il testimone dal bravissimo italianista James Zinskin, ora affermato scrittore di romanzi gialli, che a sua volta lo aveva ricevuto dal celebre Professore Luigi Ballerini, il primo direttore – e da allora la Casa è diventata un centro privilegiato di confronto e promozione culturale per l’intera città di New York.
Centinaia di scrittori, studiosi, registi, diplomatici, attori, artisti, cantanti, pittori, musicisti e funzionari pubblici, sono stati ospiti della Casa-Italiana in questi 30 anni.
“Credo si possa dire che il sogno della Baronessa Mariuccia Zerilli-Marimò si è realizzato in questi 30 anni” ha affermato Albertini che con un video ha ricordato l’evento. “Questo non è il tipo di celebrazione che stavamo organizzando. Erano in programma grandi feste, dove avremmo potuto abbracciarci e congratularci a vicenda per il lavoro che abbiamo fatto in questi 30 anni per rendere New York più italiana”. Ma a causa della pandemia Covid-19, i festeggiamenti si terranno online.

Alle 6:00 del mattino, ora di New York, e alle 12 ora italiana, inizierà una “video marathon”, mentre alle 13:00 ora di New York (le 19:00 in Italia), si potrà partecipare anche tramite Facebook ad un evento dal vivo: una tavola rotonda, in cui, oltre ai membri della famiglia della Casa Italiana e altri ospiti, ci saranno anche il direttore di La Voce di New York Stefano Vaccara e Letizia Airos, direttrice di I-Italy, che intervisteranno i protagonisti della vita culturale della Casa.

Stefano Albertini ha fatto anche un appello per contribuire al fondo borse di studio del Dipartimento di studi italiani, poiché molti dei loro studenti stanno incontrando difficoltà finanziarie a causa della pandemia. Questi fondi saranno utilizzati per borse di studio agli studenti del loro Dipartimento di studi italiani. “Se potete, per favore, rispondete all’appello”.