Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Spettacolo
October 7, 2020
in
Spettacolo
October 7, 2020
0

In Italia lo spettacolo deve continuare nonostante il virus; e in America?

Al Teatro alla Scala l'opera incanta gli spettatori, mentre il Metropolitan di New York con ben 3800 posti, resterà vuoto sino al settembre 2021

Marinella GuatterinibyMarinella Guatterini
In Italia lo spettacolo deve continuare nonostante il virus; e in America?

"Bianchisentieri" (by Francesco Spagnuolo)

Time: 5 mins read
Roberto Bolle, “Bolero” (di Brescia e Amisano – Teatro alla Scala)

New York è la città che non dorme mai? E l’America la mecca dello spettacolo? Forse lo erano. Da tempo osservo i cartelloni italiani delle grandi città e ho seguito quasi tutti i festival per lo più multidisciplinari o solo di danza dell’estate. Grande stupore: mentre “la Grande Mela” e l’immenso Paese che gli ruota attorno,  dormono sonni non certo beati ma inquieti, e privi di quell’ossigeno refrigerante e necessario alla salute dello spirito e della psiche che può offrire solo l’attività performativa, qui tutto scorre, si affastella come non mai. Mi soffermo sul Teatro alla Scala: ha programmato tra settembre e ottobre un Aida in forma di concerto, come una Traviata, ancora in corso, ma con i costumi di Dolce e Gabbana, e un Gala con star come Roberto Bolle, Svetlana Zakharova e Alessandra Ferri che ha mandato in visibilio il pubblico che ora attende una Giselle. La prossima opera sarà una Bohème completa di scene e costumi e con una storica regia di Franco Zeffirelli. Quanto ai concerti sinfonici sono stati moltissimi e lo saranno sino a novembre, con eventi speciali siglati da Maurizio Pollini, Anna Netrebko, Jonas Kaufmann, Placido Domingo, Daniel Barenboim.

“Graces” Silvia Gribaudi (foto di Matteo Maffesanti)

Importa a qualcuno, da questa parte del pianeta, se il Metropolitan di New York vanta 3800 posti ma questi resteranno vuoti sino al settembre 2021, mentre i 700 nella platea del Piermarini per non contare i palchi (in tutto 2030), per quanto “contingentati” sono colmi e da un bel po’? Certo dispiace per i lavoratori americani dello spettacolo con le braccia incrociate e le enormi perdite economiche del settore. Ma anche noi non siamo il Paese del Bengodi, anzi. Tuttavia godiamo di un sistema di avallo economico alle attività culturali, diminuito per l’emergenza Covid-19, che l’America non ha, come non ha un servizio sanitario interamente pubblico, affiancato a quello privato. Inoltre, questo piccolo Paese è il cuore della vecchia Europa – dobbiamo ricordare l’Impero Romano? – e nei momenti di difficoltà sfodera il meglio di sé, badando più alle sue passioni che al dio denaro. Vogliamo ricordare che l’amatissimo Riccardo Chailly, direttore musicale della Scala, ha donato all’inizio di settembre un Requiem nel Duomo di Milano in onore ai defunti del coronavirus e lo ha replicato a Bergamo e a Brescia, due città molto colpite da questa pandemia? E se il nuovo Sovrintendente Dominique Meyer si è dato da fare durante il lockdown grazie a collegamenti online con artisti scaligeri e non, ora non rinuncia alle presentazioni pubbliche (e contingentate) di ogni evento scaligero, e ha riaperto pure il Museo Teatrale alla Scala il più frequentato della città, con incontri, presentazioni di libri e un ennesimo ciclo di concerti “Il salotto musicale”; mentre dal 5 novembre apre una nuova mostra a cura di Pier Luigi Pizzi.

Svetlana al Teatro alla Scala (foto di Brescia e Amisano)

Ma tornando agli spettacoli: per Pollini il pubblico ha fatto a botte per entrare. Eppure il Teatro alla Scala, come tutti i teatri italiani, era ed è cosparso di cartelli che mettono a distanza di 2 poltrone gli spettatori singoli, e vicini solo i congiunti. Nessuno entra senza aver provato la febbre, che commessi gentili provano a tutti gli spettatori e nessuno si sogna di levare la mascherina durante le recite di qualsiasi tipo, pena l’immediato allontanamento dalla sala. Questo significa che il terribile virus, che ha chiuso in lockdown ogni attività spettacolare da marzo a giugno, continua a circolare, tra alti e bassi, anche tra noi. Ma diverse sono state e sono le misure per fronteggiarlo e la disciplina con cui il popolo di questo piccolo Paese – di solito considerato senza rigore e snobbato dai politici esteri con il naso all’insù e i capelli color polenta (l’Inghilterra non ha ombra di attività teatrali)- ha ubbidito ai decreti ministeriali – una quantità – sino a che la morsa non si è allentata consentendo i festival estivi, e da ottobre la riapertura di scuole, cinematografi e i citati musei. Come il Mart di Rovereto, ospite già in settembre della riuscita installazione Over the Rainbowdel coreografo Matteo Levaggi ed inserita nella 40esima edizione di un festival – “Oriente Occidente” – che stringendo i denti non ha rinunciato a se stesso e ha ottenuto picchi di consenso con il protestatario e tutto femminile Sonoma di Marcos Morau, a capo del gruppo spagnolo La Veronal, un omaggio inglese a Merce Cunningham e Hyenas-Forme di minotauri contemporanei della Compagnia Abbondanza/Bertoni, storia di animali mitologici per lo più impotenti e addolciti.

Tra luglio ed agosto – mesi di solito riservati alla danza – nessun festival, in realtà, ha rinunciato alla propria esistenza, avvalendosi di spazi all’aperto, sempre “contingentati” ma più ampi e ariosi, desueti e anche teatrali. Citiamo il multiforme “Kilowatt Festival”, nato nel 2003 a Sansepolcro, cittadina nota per aver dato i natali a Piero della Francesca, quest’anno dal beneaugurante titolo “Viaggio al termine della notte”e lo storico festival romagnolo di Santarcangelo che ha scelto di coinvolgere abitanti, tecnici, volontari, puntando a sottolineare le discriminazioni di genere e razziali e le difficili condizioni in cui versano molti artisti italiani non commerciali e le fughe neofasciste del momento. Nei fine settimana, un altro longevo festival dedito alla ricerca, dapprima noto con il nome di “Drodesera”, dall’ospitante cittadina trentina di Dro e poi “Centrale di Fies” si è autocelebrato chiamando a raccolta in “Hyperlocal – life e onlife” alcuni suoi  artisti eletti come Michele Di Stefano, Chiara Bersani, Alessandro Sciarroni, Jacopo Jenna e Marco D’Agostin.

Dimitris Papaioannou (di Julian Mommert)

In agosto chi aveva cominciato questa partita a scacchi teatrale contro il terribile virus attendendo simbolicamente lo scoccare della mezzanotte e un minuto del 15 giugno per dar vita al primo spettacolo notturno dal vivo in Italia nella prima fase di ripresa dalla pandemia, al Teatro Sperimentale di Pesaro con 100 spettatori (su 500) ben distanziati, e un unico performer in scena, Ascanio Clestini, celebre attore-narratore, si è ancora dato da fare. Amat il circuito delle Marche, ha predisposto per il suo festival estivo, “Civitanova Danza”,  un “Quartetto in rosa” : quattro spettacoli di altrettante coreografe diversissime tra loro che ora sono in scena ovunque. Da Silvia Gribaudi a Claudia Castellucci – imminente Leone d’argento alla Biennale Danza 2020; da Carolyn Carlson, a Monica Casadei con il felliniano I Bislacchi, una pièce che vive con inesausta giovialità dal 1997.

Spettacolo “Eden of Carolyn” (di Iovino)

Due aspetti sono ancora da sottolineare: il primo è l’afflato politico – attenzione non partitico – di queste vetrine estive ben consapevoli delle difficoltà in cui versano soprattutto le piccole e medie imprese teatrali e coreutiche, in attesa di sapere come saranno ripartiti i fondi del “Recovery Fund” e che ruolo avrà la cultura nella fase di ripresa numero due. In altri termini, secondo molti lavoratori dello spettacolo i festival non bastano, anche se sino ad ora hanno integrato eventi di grandi nomi internazionali come quello del greco Dimitris Papaioannou, con il suo sognante Ink investito da una pioggia torrenziale (a “TorinoDanza” e poi ad “Aperto” di Reggio Emilia) a nomi di casa. Una conferma giunge dalla coreografa tedesca Sasha Waltz: ha inaugurato con Dialogue/Roma 2020-Terra Sacra il mastodontico “Romaeuropa Festival” (377 artisti provenienti da 27 Paesi, 126 eventi in scena in 20 spazi della capitale tra danza, teatro, musica arti digitali e kids) insieme a molti artisti italiani ospiti sino a fine novembre. Il secondo aspetto riguarda l’originalità delle scelte.

Spettacolo “Dialogue” 2020 (foto di Piero Tauro)

A metà luglio “BolzanoDanza”, intitolato per l’occasione “Eden-Danza per uno spettatore”, ha offerto un “tu per tu” tra scena e platea nel Teatro Comunale altoatesino. Grazie ad  Eden of Carolyn con due interpreti della celebre Carlson, a Eden secondo Michele (il già citato Di Stefano) con sei performers e infine a Eden selon Rachid , altro duetto per Rachid Ouramdane, coreografo francese di origini algerine. Con i loro frammenti di coreografie, della durata massima di 10 minuti, ha fatto scorrere trenta recite al giorno (dalle 11 del mattino alle 22.30 di sera) per un solo spettatore a rotazione. Tutto gratis, tutto accolto da festoso successo e meraviglia. Impressionante trovarsi in un’enorme teatro vuoto, a tu per tu con danzatori che si muovono ed esprimono solo per te. Originale nella sua brevità (solo tre giorni a fine agosto) anche “Orizzonti Verticali” nel magnifico borgo di San Gimignano, la cittadina delle torri (nel Medioevo 72, oggi 14). L’evento si è sottotitolato “Sentieri di carta” ma anche “Mi sono felicemente dimenticato tutto”, in omaggio a letteratura e teatro. Con la performance di danza Bianchisentieri di Patrizia De Bari, ora richiesta ovunque, ha però fatto centro. Una magnifica ballerina si muove entro un abito fatto di rotoli di carta scritta o intonsi: starebbe bene a passeggio per la 5th Avenue newyorkese o nel Gran Canyon.

Share on FacebookShare on Twitter
Marinella Guatterini

Marinella Guatterini

Saggista e critico di danza e balletto dagli anni Ottanta, è docente di Estetica e Teoria della danza alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano e responsabile delle attività del Corso Danzatori. Ha scritto e scrive saggi e libri. Ospite, dal 1999, come maître de conference all’Université Paris III – La Sorbonne, dal 2004 ha tenuto corsi di “Metodologia della critica di danza” al Dams dell’Università “Alma Mater” di Bologna per sette anni e di “Scrittura critica” presso l’Università Cattolica di Milano per due anni. Tiene conferenze e ha allestito mostre sulla danza, elaborando altresì progetti speciali. An essayist, dance and ballet critic since the 1980s, she teaches aesthetics and dance theory at the university 'Paolo Grassi' Civic Theater School in Milan, and is responsible for the activities of the Dancers’ Course for Dancers. She has written essays and books on all aspects of dance, and on its leading protagonists. Beginning in 1999, she became a maître de conference at the Université Paris III - La Sorbonne; from 2004, she has held courses in 'Methodology of dance criticism' at Dams of the Alma Mater Studiorum in Bologna, the oldest University in the world. She also created a course in ‘Critical Writing’ at the Catholic University of Milan. Currently, she holds conferences and organizes exhibitions on dance, while also developing special projects related to performance and research of the Italian dance scene.

DELLO STESSO AUTORE

Il talento senza età di Twyla Tharp torna a New York

Il talento senza età di Twyla Tharp torna a New York

byMarinella Guatterini
Mara Galeazzi in “Portrait of Silvana Cenni” by Felice Casorati, one of the reinterpretations of “Through the Frame - When the Journey Begins” by Marco Pelle

Marco Pelle and “Through The Frame,” Dancing Paintings at IIC New York

byMarinella Guatterini

A PROPOSITO DI...

Tags: Bohèmedanza classicaDolce e GabbanaFranco ZeffirelliMetropolitan di New Yorkoperateatri e virusTeatro alla Scalateatro alla scala di Milano
Previous Post

In Italia +3.678 casi di Covid19. Prorogato lo stato di emergenza al 31 gennaio

Next Post

Sip Trip, Italy: una serie tv americana alla scoperta delle migliori cantine italiane

DELLO STESSO AUTORE

Marco Pelle e “Through The Frame”,  i quadri danzanti all’IIC di New York

Marco Pelle e “Through The Frame”, i quadri danzanti all’IIC di New York

byMarinella Guatterini
Danza italiana a Manhattan: Roberto Zappalà con il suo “Fauno”

Danza italiana a Manhattan: Roberto Zappalà con il suo “Fauno”

byMarinella Guatterini

Latest News

Romania at a Crossroads: Pro-European Forces Rally Behind Nicușor Dan in Pivotal Presidential Runoff

Romania at a Crossroads: Pro-European Forces Rally Behind Nicușor Dan in Pivotal Presidential Runoff

byEuropean Democratic Party
Sinner torna a Roma dopo tre mesi di silenzio

Sinner torna a Roma dopo tre mesi di silenzio

byMassimo Cutò

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
2_Indigomedia_Sip_Trip

Sip Trip, Italy: una serie tv americana alla scoperta delle migliori cantine italiane

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?