“Se siete venuti all’Apollo ‘senza energia’, siete nel posto sbagliato” esordisce il presentatore del talent-show più amato di Harlem.
L’evento si chiama “Amateur Night”, “La notte degli amatori” e si tiene ogni mercoledì sera, nel tempio della musica jazz, di New York e del mondo.
“Faremo così: gli diamo il benvenuto sul palco con grandi applausi, come fossero delle star, almeno fino a quando ci dimostrano il contrario. E ricordatevi che non giudichiamo colore della pelle o religione, ma solo il talento” proseguono le istruzioni.
Ed è tutto vero: il talent show è un concorso a più puntate dove ogni settimana un pubblico diverso ma sempre euforico e coinvolto decide chi passerà a semifinali e finali.
Ad esibirsi sono cantanti, ballerini, poeti, attori: qualsiasi tipo di dote è ben accetta, a patto che sia straordinaria altrimenti il pubblico fischia e un aiutante, chiamato non a caso “Executioner”, dovrà fisicamente rimuovere il talento (mancato) dal palco. L’executioner stesso, Mr Lacey, è un veterano della Amateur Night che ha vinto ben sette volte come impersonatore di James Brown e che ricopre questo ruolo da ben 29 anni.
“Where stars are born and legends are made”- “ Il luogo dove nascono le stelle che diventano leggende”, dice lo slogan del concorso. La gara è da sempre un trampolino di lancio per future star ed è emozionante ascoltare voci che cantano “Natural Woman” o “Crazy” senza alcuno sforzo e che fanno tremare il teatro. Ma come in ogni talent show, non tutto fila sempre liscio…e infatti si ride tantissimo quando un’esibizione non è gradita e partono fischi e commenti urlati.
L’host della serata si chiama Mr Capone, scherzosamente soprannominato “il gangster dei comici”, ed è un presentatore divertente e coinvolgente che solca i palchi dal 1992 e qualche volta fa capolino al Caroline’s Comedy Club di Times Square.

Credits: Shahar Azran
La “casa” della gara, al 253 W. della 125esima, ha visto i grandi della musica: ha lanciato la carriera di Jimi Hendrix e James Brown ci ha inciso uno dei suoi più famosi album dal vivo “Live at the Apollo”. Aretha Franklin ne era assidua frequentatrice ed Ella Fitzgerald, 15enne nel 1934, è stata proprio la prima artista a vincere il premio dell’ Amateur Night, circa 25 dollari.
Dall’Apollo sono anche passate icone come Stevie Wonder, Michael Jackson, Lauryn Hill e Billie Holiday (si è esibita li’ almeno trenta volte) e il teatro continua ad essere la vetrina più importante del paese per i talenti emergenti o meno, di origini latine e afroamericane.
La gara ha origini lontane, nasce dall’idea di Ralph Cooper, attore e produttore americano che creò lo spettacolo nel 1933, prima per il teatro Schiffman’s Lafayette, e poi per l’Apollo, dove lo show veniva trasmesso in diretta radio su 21 stazioni nazionali. Siamo nel 1934 e questo è l’unico teatro che ammette pubblico di colore. Visto che gli artisti afroamericani non erano ben accetti in altri locali, la Amateur Night dell’Apollo diventa incubatrice e centro pulsante per la crescita del soul dell’ R&B, del jazz e della musica gospel.
Dopo un periodo d’oro, il teatro va in bancarotta e resta addirittura chiuso per anni, fino a quando nel 1983 viene riconosciuto come “monumento di importanza storica” sia dalla città che dallo stato di New York.
E’ interessante notare che l’Apollo si espanderà presto con due nuovi teatri, tra cui il Vittoria, un cinema che risale al 1917 e la cui ricostruzione era stata abbandonata dopo l’11 settembre.
Nonostante i suoi 85 anni, l’Apollo è ancora un bellissimo teatro che va visitato. Sul sito ci sono informazioni sui tour ma il consiglio è di andarci di mercoledì sera, per l’Amateur Night.