Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in Homepage
March 18, 2016
in Homepage
March 18, 2016
0

La distruzione di Albany firmata Rockefeller

In programma al Socially Relevant Film Festival NY venerdì 18 marzo il documentario The Neighborhood that Disappeared

Chiara BarbobyChiara Barbo
The Neighborhood that Disappeared,
Time: 4 mins read

Il quartiere scomparso è il South End di Albany. È accaduto nel 1962, e non è semplicemente accaduto bensì è stato voluto e attuato dall’allora governatore dello Stato di New York, Nelson A. Rockefeller, in seguito appoggiato anche dallo storico sindaco di Albany Erastus Corning (in cambio pare di una qualche, chiamiamola così, agevolazione economica…). Questa la storia raccontata in The Neighborhood that Disappeared, documentario di Mary Paley.

Il governatore Rockefeller ha messo in atto una delle più atroci catastrofi architettoniche e soprattutto sociali nella storia dello stato. In un attimo ha raso al suolo un intero quartiere: case, negozi, ristoranti, chiese, scuole, strade, tutto. Un quartiere di immigrati, in gran parte italiani ma anche irlandesi, tedeschi, libanesi, ebrei, un melting pot molto simile, seppur in scala diversa, a quello che era il Lower East Side di New York. Sono stati demoliti oltre 1.000 edifici, chiusi e distrutti oltre 350 esercizi commerciali, sfrattate 3.600 famiglie, quasi l’8 per cento della popolazione di Albany: nello specifico una popolazione multietnica che quelle strade e quei palazzi li aveva costruiti con le proprie mani, così come quei negozi e quei caffè dove la gente lavorava, andava a fare la spesa, si trovava a chiacchierare. Quasi da un giorno all’altro quell’8% della popolazione è stato mandato via dalle proprie case e disperso altrove, pochi soldi in cambio. Un piano messo in atto senza chiedere alcuna consulenza, senza avviare alcuno studio, senza chiedere alcun permesso. Chi non accettava il denaro e se ne andava, poteva restare e vedere la propria casa abbattuta dalle ruspe, è successo. L’eminent domain procedure law lo permetteva. Mary Paley e John Romeo, attraverso bellissime immagini d’archivio e numerose interviste, ci raccontano un mondo che non esiste più: “Nel mio documentario voglio rievocare quel mondo – spiega Mary Paley – perché le voci di tutte quelle persone sono rimaste inascoltate”. Oltre 9.500 persone. Racconta uno dei tanti italoamericani intervistati, quelli arrivati veramente ad Albany con la valigia di cartone, o quelli nati da padri arrivati a loro volta con la valigia di cartone: “All the little people, contadini, negozianti, sono stati completamente obliterati”. L’espressione che usa effucacemente descrive quel che è successo, come ben raccontano le immagini del documentario, per far spazio al’imponente Empire State Plaza, una gelida mostruosità di marmo, piani di uffici, corridoi, sale riunioni, uffici del governo dove la gente oggi si avvicina solo se deve, o se ci deve andare a lavorare. Un enorme complesso che non ha senso, non ha cuore, non ha niente a che vedere con la città e tanto meno con la sua storia e con la gente che qui ci viveva.

Tante le storie raccolte da Mary Paley e John Romeo, storie di muratori che costruivano strade e case a regola d’arte, non solo e non tanto perché era il loro quartiere ma per l’orgoglio di un lavoro fatto bene, storie di pane fatto in casa e regalato ai vicini che quel mese facevano fatica a tirare avanti, storie di bottegai che facevano credito senza chiedere nulla, storie di profumo di salsa di pomodoro che si spargeva nell’aria la domenica mattina dopo la messa, chiacchiere sulle scale davanti casa nelle sere d’estate, la “stoop culture”, la stessa che c’era a New York, la stessa che c’era da noi in Italia (pur senza stoop), che allora significava amicizia, intrattenimento, educazione controllo sociale anche, su quelle scale davanti casa si viveva.

Case di fine Ottocento, d’inizio Novecento, non è rimasto più nulla. Niente di nuovo forse, in un paese abituato a distruggere e ricostruire, e che riflette poco sul passato perché il suo passato è troppo breve, questo si intravede da queste immagini. Forse ora sul passato ci si riflette di più, forse. Ma è sempre troppo tardi, per questo quartiere di Albany sicuramente non c’è stato scampo. Nelson Rockefeller è andato avanti a suon di bugie, mentiva sapendo di mentire (vi ricorda qualcuno?), arrivò ad affermare in diverse occasioni che il quartiere era uno slum degradato, dove la gente viveva tra sporcizia e malattie, il quartiere con la più alta mortalità infantile d’America. Questo diceva, il governatore Rockefeller, alle convention politiche, ai suoi amici costruttori, persino alle teste coronate europee in visita.

Tutto falso, gente comune e studiosi si sono messi a fare ricerche, statistiche, non era vero, ma non aveva importanza, il piano era in atto e sarebbe stato attuato a qualunque costo. E così è stato. “Nell’aria in quei giorni, in quei mesi, non si sentiva più il profumo della salsa di pomodoro – ricordano alcuni degli intervistati – ma l’odore dei mattoni frantumati dalle ruspe”. E insieme agli edifici scomparirono anche le persone, “sparse ovunque, un intero quartiere disintegrato”. The Neighborhood that Disappeared si chiude con un’interminabile lista di negozi, ristoranti, bar, associazioni, esercizi commerciali di ogni genere persi per sempre, suddivisi strada per strada, nomi di strade che non esistono più, e con loro “i nonni, le madri e i padri, i figli che non potranno mai più tornare a casa.”

Il documentario The Neighborhood that Disappeared, in programma al Socially Relevant Film Festival NY, viene presentato al Bow Tie Chelsea Cinemas venerdì 18 marzo 2016 alle 6pm.

Guarda il trailer di The Neighborhood that Disappeared:

Share on FacebookShare on Twitter
Chiara Barbo

Chiara Barbo

Scrivere di cinema o scrivere il cinema? Possibilmente tutti e due. Dalla critica cinematografica alla sceneggiatura passando per la produzione, al di qua e al di là dell'oceano, collaboro con La VOCE di New York e con Vivilcinema, con la Pilgrim Film e con Plan 9 Projects. E anche con altri. Ma per lo più penso, immagino, ricerco, scrivo, organizzo in modalità freelance. Insieme a tanti altri, faccio parte della giuria del David di Donatello. New York è stata una scelta. New York è intensa, vitale, profonda e leggera, pacchiana e intellettuale, libera, creativa, è difficile, è bellissima, ed è la città più cinematografica del mondo.

DELLO STESSO AUTORE

I premiati “a distanza” del Tribeca Film Festival e pensieri sul futuro del cinema

I premiati “a distanza” del Tribeca Film Festival e pensieri sul futuro del cinema

byChiara Barbo
Il cinema al tempo del coronavirus: ora New York ci può emozionare dai film

Il cinema al tempo del coronavirus: ora New York ci può emozionare dai film

byChiara Barbo

A PROPOSITO DI...

Tags: Albanycinema documentariodocumentarioriqualificazione urbanaurbanistica
Previous Post

MUNA, tre ragazze dark pop da Los Angeles

Next Post

Migranti, accordo tra Europa e Turchia ma l’ONU…

DELLO STESSO AUTORE

Trent’anni fa Harry incontrò Sally e New York celebra quel magnifico film

Trent’anni fa Harry incontrò Sally e New York celebra quel magnifico film

byChiara Barbo
Happy Thanksgiving! I classici film da vedere a casa in cui si celebra la festa

Happy Thanksgiving! I classici film da vedere a casa in cui si celebra la festa

byChiara Barbo

Latest News

Inviato di Trump, tregua in Ucraina e poi le trattative

Inviato di Trump, tregua in Ucraina e poi le trattative

byAnsa
Fonti Usa, colloqui incoraggianti con Iran, proseguiranno

Fonti Usa, colloqui incoraggianti con Iran, proseguiranno

byAnsa

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
migranti turchia europa

Migranti, accordo tra Europa e Turchia ma l'ONU...

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?