Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Spettacolo
May 24, 2015
in
Spettacolo
May 24, 2015
0

Le Palme di Cannes: la sorpresa di Jacques Audiard e la delusione dell’Italia

Simone SpoladoribySimone Spoladori
Jacques Audiard vincitore della Palma d'oro per Dheepan.Foto: Ansa

Jacques Audiard vincitore della Palma d'oro per Dheepan.Foto: Ansa

Time: 5 mins read

 

È infine arrivata la serata della grande delusione. Dopo dieci giorni di consensi e celebrazioni, il cinema italiano torna sulla terra, anzi, sotto terra, e sparisce dal palmares della sessantottesima edizione del festival del cinema di Cannes. La giuria presieduta da Joel e Ethan Coen ha voltato le spalle a Mia Madre di Nanni Moretti, amato da critica e pubblico francese, a Youth, il bel film di Sorrentino che ha diviso ma che sembrava poter soddisfare il gusto dei due fratelli presidenti di giuria, e il coraggio Tale of Tales di Matteo Garrone.

Clamorosamente a bocca asciutta anche Mountains May Depart di Jia Zhang-ke, forse insieme a Son of Saul l’unico vero sussulto di intensa originalità del concorso, e quasi a secco Carol di Todd Haynes, che a sorpresa vede premiata soltanto Rooney Mara come miglior attrice. Niente premi nemmeno per il Sicario di Villeneuve. 

cannesMentre alcuni dei premi principali (Lindon come miglior attore, il Gran Premio speciale della giuria a Son of Saul, Hou Hsiao-Hsien miglior regista) erano largamente nell’aria, la Palma d’oro a Dheepan di Jacques Audiard ha spiazzato tutti un po’ tutti. Vediamo rapidamente i premi assegnati domenica sera al Grand Theatre Lumiere.

Premio per la miglior sceneggiatura: consegnato da Valeria Bruni Tedeschi, il premio va al regista e sceneggiatore messicano Michel Franco per Chronic, con Tim Roth. Film gelido e non totalmente riuscito, è la prima sorpresa della serata.

Premio per la migliore attrice: consegnato da Tahar Rahim, è la seconda sorpresa consecutiva. Tutti si aspettavano la Cate Blanchett di Carol, invece il riconoscimento va alla sua partner nel film di Todd Haynes, Rononey Mara. Non è finita qui: il premio è un ex aequo e a condividerlo con la bella attrice americana è Emmanuelle Bercot (tra l’altro regista del film che ha aperto il festival) per il discutibile Mon Roidi Maiwenn

lobster

Yorgos Lanthimos, regista di Lobster

Vincent Lindon per La loi du March├®

Vincent Lindon riceve il premio per La loi du March├®

Premio della giuria: a consegnarlo è una splendida Laetitia Casta, che sfoggia una nuova e sorprendente acconciatura. Va a The Lobster di Yorgos Lanthimos, film intelligente e rigoroso, in effetti molto vicino alla sensibilità dei fratelli Coen. 

Premio per il miglior attore: Michelle Rodriguez assegna il premio a Vincent Lindon per La loi du Marché. Meritato e nelle previsioni, porta alla Francia il primo riconoscimento di questa edizione. A sorpresa, non sarà l’ultimo. Lindon aveva dei competitor importanti, ma va riconosciuto che è assolutamente eccezionale nei panni di Thierry, un disoccupato di mezza età che sperimenta sulla sua pelle le dure leggi del nuovo mondo del lavoro ed è costretto ad accettare lo sgradevole compito di sorvegliante (dell’altrui disperazione) in un supermercato.

Premio per la miglior regia: lo consegna Valeria Golino, emozionata ed elegante. Anche qui, poco da dire: Hou Hsiao-Hsien, maestro taiwanese, vince meritatamente per lo straordinario The Assassin, unwuxiapian (film di cappa e spada) strepitoso, intenso e raffinatissimo.

Grand Prix speciale della giuria: Max Michelsen consegna il premio ad un film straordinario come Son of Saul di Laszlo Nemes. Opera prima, forse l’unico vero film innovativo, originale, “nuovo” anche sul piano teorico che si sia visto in concorso. Lo ricordiamo, film sull’olocausto che fa una scelta di sguardo unica: tiene, in un 4:3 claustrofobico, la sua camera puntata sul volto del suo protagonista, amplifica l’orrore tenendolo fuori campo, sullo sfondo o fuori fuoco e lo recupera attraverso il “corpo” del suo straordinario attore principale, Géza Röhrig.

Palma d’oro: è la giuria, direttamente, a consegnare a Dheepan di Jacques Audiard, ed è una sorpresa assoluta. Il film è, a nostro giudizio, bellissimo, ma sicuramente non è il miglior film che Audiard abbia girato e probabilmente non è il miglior film del concorso. Storia di immigrazione e di banlieue vista attraverso lo sguardo di Dheepan, un guerrigliero cingalese che scopre, suo malgrado che alle periferie di Parigi la vita non è poi tanto diversa dalle zone di guerra del suo paese.

A caldo, rimane un pizzico di rammarico per gli italiani e una profonda sorpresa. Ma ora che la giuria ha fatto il suo compito, e ha emesso il suo verdetto sui film in concorso, quale verdetto è giusto emettere su questa Sessantottesima edizione del Festival cinema di Cannes e sulla selezione approntata da Thierry Fremaux e il suo staff?

cannes -Sul concorso, purtroppo, la valutazione non può essere totalmente positiva. Ciò che è sembrato mancare è, in una parola, il coraggio. Ci è sembrato un festival sospeso, in bilico, senza la volontà di assumere un’identità precisa e senza una chiara linea nelle scelte che hanno ispirato la selezione. Meno nomi roboanti del solito, ma nel complesso un gusto molto pop e molto più orientato al mercato che al cinema d’autore, nel tentativo di assecondare un calcolo molto mainstream e meno cinefilo. Pochi rischi, insomma, e niente scelte davvero originali e innovative. Anzi, per la verità anche alcuni flop clamorosi a cui Cannes non è solitamente abituata, come The Sea of Trees di Van Sant oMarguerite et Julien di Valerie Donzelli o ancora il discutibile Macbeth di Justin Kurzel, titoli decisamente fuori contesto in un concorso internazionale con un blasone enorme come quello della croisette. 

Il “luogo” della sperimentazione è stato Un Certain Regard, come se le due sezioni fossero sempre più distanti e deputate ad assolvere funzioni diverse. Anche qui il livello non è stato altissimo, o meglio, basso è stato, per la verità, il tasso di originalità e provocazione che solitamente contraddistingue la sezione “altra” del festival di Cannes. Il premio di Un Certain Regard, assegnato dalla giuria presieduta da Isabella Rossellini, è andato a Hrutar dell’islandese Hakonarson, un commovente racconto familiare ambientato nelle lande desolate dell’isola dei ghiacci e dei fuochi, cha vede due anziani fratelli ritrovare il loro profondo affetto dopo anni di conflitti. 

Il festival più importante al mondo sta forse attraversando una fase di transizione. Mentre l'edizione 2015 si chiude – a sorpresa – all’insegna del cinema francese (ben cinque film in concorso, era parso a tutti il contingente qualitativamente più debole), Il 2016 ci saprà dare indicazioni più precise su quale direzione Fremaux avrà deciso di intraprendere, qui sulla Croisette.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Simone Spoladori

Simone Spoladori

Nato a Milano, laureato in lettere e laureando in psicologia, di segno pesci ma non praticante, soffro di inveterato horror vacui. Autore per radio e TV, critico cinematografico, insegnante, direttore di un'agenzia creativa di Milano. Oltre ai film, amo i libri e credo che la letteratura americana del '900 una delle prime tre cose per cui valga la pena vivere. Meglio omettere le altre due. Drogato di serie TV, vorrei assomigliare a Don Draper, a Walter White o a Jimmy McNulty. Quando trovo il tempo, mi diverte a scalare montagne, fare foto, giocare a tennis, cucinare e soprattutto mangiare ciò che cucino. Sono malato di calcio, tifo Manchester United e Milan, ma la mia vera guida spirituale è Roger Federer.

DELLO STESSO AUTORE

Mostra del cinema di Venezia: gli ultimi film in concorso

Mostra del cinema di Venezia: gli ultimi film in concorso

bySimone Spoladori
Io, capitano di Matteo Garrone è un film sgonfio e in ritardo sui tempi

Io, capitano di Matteo Garrone è un film sgonfio e in ritardo sui tempi

bySimone Spoladori

A PROPOSITO DI...

Tags: CannesCannes 2015cinemafestival del cinemaFestival di CannesJacques AudiardPalma d'Oro
Previous Post

Fatti e misfatti italiani ad Open Roads 2015

Next Post

Perché milioni di persone provano a raggiungere l’Europa con i barconi? Oltre alle guerre c’è anche il Land grabbing…

DELLO STESSO AUTORE

Primi colpi di fulmine a Venezia: The Killer, La Bete e il nuovo film di Hamaguchi

Primi colpi di fulmine a Venezia: The Killer, La Bete e il nuovo film di Hamaguchi

bySimone Spoladori
Un “western” danese e il nuovo lavoro di Wes Anderson alla Mostra del cinema di Venezia

Un “western” danese e il nuovo lavoro di Wes Anderson alla Mostra del cinema di Venezia

bySimone Spoladori

Latest News

Porto e container in Cina / Ansa

Calo nei traffici tra Cina e USA, dazi e tensioni rallentano gli scambi

byGrazia Abbate
Elena Mazzon in una scena di “The Popess: Instructions for Freedom”.

The Popess: Elena Mazzon porta in scena l’eresia al femminile

byMonica Straniero

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

“Sindacato unico”: ma a chi si ispira Renzi? A Mussolini? A Stalin? A Pinochet?

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?