Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
May 18, 2015
in
Primo Piano
May 18, 2015
0

“Mia madre”: la delicata cognizione del dolore di Nanni Moretti

Simone SpoladoribySimone Spoladori
Nanni Moretti: A Generational Director
Time: 3 mins read

I film di Nanni Moretti sono sempre stati improntati ad un autobiografismo spinto, croce e delizia del suo cinema: nella maggior parte dei casi questa vena intima è stata in grado di assurgere ad un livello superiore e di “parlare” con efficacia di temi universali e della società, qualche volta ha invece determinato una chiusura, un avvitamento del racconto su se stesso con conseguente e inevitabile perdita di efficacia e di forza espressiva.

Cinema, quindi, per sua natura psicoanalitico data la sua stessa struttura di “discorso dell’altro”; negli ultimi tre film, Il caimano, Habemus Papam e quest’ultimo Mia madre, Moretti sembra aver indirizzato il suo cinema verso un nuovo meccanismo di costruzione di senso che garantisce un equilibrio emotivo più stabile. In questi ultimi lavori, il regista romano affida il personaggio principale ad un “altro" attore, ritagliando per se stesso un ruolo di secondo piano. Non è uno scarto da poco, in quanto questo passaggio permette un decentramento del discorso, una presa di distanza dall’autobiografismo e anche una maggiore capacità di ascolto di sé: le nevrosi e la materia psichica vengono distribuite su almeno due figure diverse, una delle quali alienata e quindi letteralmente inquadrata da una distanza meno incandescente.

In Mia Madre succede esattamente questo: Moretti ci racconta una dimensione intima come quella che riguarda la sfera dell’elaborazione del lutto e lo fa proiettando se stesso nella figura di una regista donna, Margherita (Margherita Buy) che, mentre gira il suo nuovo film, affronta gli ultimi giorni di vita di sua madre, il cui cuore sta progressivamente cedendo, e deve prepararsi per elaborare il distacco. Nel frattempo, mentre i ricordi riemergono, si sovrappongono e si intrecciano, un’altra parte della sua vita va avanti, con essa e “dentro” di essa il lavoro e soprattutto le responsabilità di madre verso la figlia adolescente Livia, che in un ideale passaggio di consegne il congedo dall’anziana genitrice sembra rivestire di una consapevolezza adulta parzialmente nuova. Moretti interpreta la parte del fratello di Margherita, quello razionale dei due, probabilmente la “proiezione” di una parte (superegoica) dell’io di Margherita, il personaggio che probabilmente il regista, un po’ come tutti, vorrebbe essere, nell’affrontare questo genere di avvenimenti con lucidità, autocontrollo, razionalità. 

Il risultato di questa costruzione equilibrata è un film di grande sensibilità, che tratta il dolore con una delicatezza e una leggerezza di tocco molto rare, che evita il patetico, non cerca empatia a buon mercato ma al limite soltanto la comprensione serena di una vicenda tutta umana e per questo comune, in cui rispecchiarsi, commuoversi e di cui anche, in fondo, saper sorridere, come “suggerisce” il personaggio interpretato da un divertentissimo John Turturro. La capacità di Moretti di usare i dettagli materiali, veri e propri correlativi oggettivi in cui si condensano nuclei di significato, è straordinaria: i piccoli ricordi in casa della madre,  le bollette del gas e della luce, le toppe per i gomiti dei maglioni, e soprattutto i dettagli in ospedale, le bende, le garze, le flebo. 

Scriveva Gadda, nelle ultime battute de La cognizione del dolore: “Parve a tutti di leggere la parola terribile della morte e la sovrana coscienza dell’impossibilità di dire : Io. L’ausilio dell’arte medica, lenimento, pezzuole, dissimulò in parte l’orrore. Si udiva il residuo d’acqua e alcool dalle pezzuole strizzate ricadere gocciolando in una bacinella”. La “cognizione del dolore” di Moretti è questa, un film incredibilmente sottovalutato in Italia, che potrebbe essere giustamente valorizzato nella roccaforte del regista romano, alla settima partecipazione qui sulla Croisette.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Simone Spoladori

Simone Spoladori

Nato a Milano, laureato in lettere e laureando in psicologia, di segno pesci ma non praticante, soffro di inveterato horror vacui. Autore per radio e TV, critico cinematografico, insegnante, direttore di un'agenzia creativa di Milano. Oltre ai film, amo i libri e credo che la letteratura americana del '900 una delle prime tre cose per cui valga la pena vivere. Meglio omettere le altre due. Drogato di serie TV, vorrei assomigliare a Don Draper, a Walter White o a Jimmy McNulty. Quando trovo il tempo, mi diverte a scalare montagne, fare foto, giocare a tennis, cucinare e soprattutto mangiare ciò che cucino. Sono malato di calcio, tifo Manchester United e Milan, ma la mia vera guida spirituale è Roger Federer.

DELLO STESSO AUTORE

Venezia 79: la maternità senza ipocrisie in Saint Omer di Alice Diopp

Venezia 79: la maternità senza ipocrisie in Saint Omer di Alice Diopp

bySimone Spoladori
La grandezza del nuovo cinema iraniano a Venezia 79 con “Beyond the Wall”

La grandezza del nuovo cinema iraniano a Venezia 79 con “Beyond the Wall”

bySimone Spoladori

A PROPOSITO DI...

Tags: Cannescinemacinema italianoFestival di CannesfilmJohn TurturroNanni Moretti
Previous Post

Prima settimana a Cannes: sorprese, delusioni e conferme dalla Croisette

Next Post

Ricordando Francesco Rosi. John Turturro: mi ha cambiato la vita

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

“Il signore delle formiche” di Amelio, film imperfetto ma autenticamente politico

“Il signore delle formiche” di Amelio, film imperfetto ma autenticamente politico

bySimone Spoladori
La futile stupidità della guerra: “The Banshees of Inisherin” in pole per il Leone d’Oro

La futile stupidità della guerra: “The Banshees of Inisherin” in pole per il Leone d’Oro

bySimone Spoladori

Latest News

Addio ad Alleva Dairy, l’Iconica Bottega Italiana a New York

Addio ad Alleva Dairy, l’Iconica Bottega Italiana a New York

byMaria Sole Campinoti
Biden a New York: dalla Casa Bianca $300 milioni per un tunnel sotto l’Hudson

Biden si rimette in marcia: prima tappa in Wisconsin per lavorare sul futuro

byMassimo Jaus

New York

Addio ad Alleva Dairy, l’Iconica Bottega Italiana a New York

Addio ad Alleva Dairy, l’Iconica Bottega Italiana a New York

byMaria Sole Campinoti
Il sindaco di New York prepara allo scontro col Madison Square Garden

Il sindaco di New York prepara allo scontro col Madison Square Garden

byPaolo Cordova

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post

Justine Project: alla scoperta del mondo su una (super) quattro ruote

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the and the .

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?