Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
March 3, 2015
in
Onu
March 3, 2015
0

La mediorientalizzazione di Israele dietro la visita di Netanyahu al Congresso USA

Manlio GrazianobyManlio Graziano
Time: 4 mins read

Cosa vuole Bibi? Questo l’interrogativo che circola in questi giorni, in occasione della visita del primo ministro israeliano Benjamin (“Bibi”) Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti, martedì 3 marzo. La risposta non è semplice, ma si possono azzardare alcune ipotesi. 

Di sicuro, Netanyahu vuole vincere le elezioni del 17 marzo, e la sua visita ha certamente un pesante sottinteso elettorale. Ma questa spiegazione, seppur vera, è largamente insufficiente. Infatti, le cose che Bibi è venuto a dire a deputati e senatori americani sono le stesse su cui ha battuto con instancabile determinazione durante tutto il suo mandato (e, in verità, anche prima): impedire a tutti i costi che l’Iran si doti della bomba atomica. Anche a costo di guastare forse irrimediabilmente i rapporti col suo più fedele alleato e protettore – gli Stati Uniti d’America, appunto.

Tuttavia, il vero problema di Israele non è e non può essere l’atomica iraniana. Il perché lo ha spiegato alcuni anni orsono l’allora presidente francese Jacques Chirac: se l’Iran lanciasse un attacco nucleare contro Israele, Teheran sarebbe rasa al suolo prima ancora che i missili iraniani fossero alle viste della frontiera israeliana. Chirac fu redarguito per aver pubblicamente menzionato uno dei segreti di Pulcinella più noti di tutto il pianeta: quello riguardante l’atomica israeliana. Ma i fatti sono lì: Tel Aviv dispone di tutto il necessario per dissuadere ogni potenziale attacco e, comunque, per distruggere in volo eventuali missili nemici (il famoso Iron Dome).

C’è, poi, un’altra ragione che porta a dubitare delle reali intenzioni di Bibi. Il raggio d’azione dei missili pakistani Shaheen-II è di 2.500 chilometri: non sufficienti ancora per raggiungere Israele, ma poco ci manca (un migliaio di chilometri o poco più). È più facile che il Pakistan si doti della tecnologia necessaria per aumentare la portata dei suoi missili intermedi – tanto più che dietro la tecnologia nucleare pakistana c’è notoriamente la Cina – piuttosto che l’Iran si doti di una sua bomba atomica. Tanto più che lo stesso Mossad, il potente servizio segreto israeliano, ha seri dubbi che l’Iran possa disporne entro breve. Ma allora, cosa vuole Bibi?

Le ipotesi che si possono azzardare partono dalla constatazione che gli Stati Uniti non sono più in grado di influenzare la politica mediorientale come lo erano fino a pochi anni fa. Le cause sono molteplici, e vanno dalla defezione dell’Iran nel 1979 fino all’attuale declino relativo della potenza americana. Quel declino che, fin dal 1987, aveva fatto dire a Paul Kennedy che "the sum total of the United States’ global interests and obligations is nowadays far larger than the country’s power to defend them all simultaneously" (la somma totale degli interessi e degli obblighi internazionali degli Stati Uniti è oggi di gran lunga più ampia della capacità del paese di proteggerli tutti contemporaneamente). Se questo era già vero nel 1987, lo è a maggior ragione oggi, quando il peso relativo degli Stati Uniti nel mondo si è drasticamente ridotto in ragione direttamente proporzionale all’aumento del peso relativo di Cina, India, Brasile e altri nuovi e vecchi concorrenti. 

La nascita di Israele fu voluta dall’Unione Sovietica con l’avallo degli Stati Uniti. Dal 1948, ha sempre goduto della protezione internazionale di grandi potenze, passando con disinvoltura dall’URSS alla Gran Bretagna e alla Francia, fino di nuovo agli Stati Uniti. Oggi, quella protezione non è più quello che era, né si vede dell’appoggio di quale altra grande potenza potrebbe godere oggi Israele. La sola alternativa di cui dispone Tel Aviv, dunque, è smetterla di giocare la finzione “occidentale” (come in passato ha tranquillamente dismesso la finzione “socialista”), e cominciare invece a giocare come un attore mediorientale tra gli altri.

Va da sé che, in parte, Israele lo ha sempre fatto. Ha sempre tenuto aperti i canali con tutti i paesi della regione, anche i più rumorosamente ostili; qualche volta ufficialmente, ma assai più spesso con grande discrezione. Conosce, quindi, la grammatica e la sintassi geopolitiche del Medio Oriente, e vi si sa adattare.

La possibilità che l’Iran sviluppi una tecnologia nucleare militare è una minaccia che pesa assai più sull’Arabia Saudita e sui paesi del Golfo che non su Israele. Ma solo Israele (a parte, naturalmente, gli Stati Uniti) ha la possibilità di difendere quei paesi. Molto probabilmente è proprio in questa direzione che occorre guardare per cercare di capire che cosa abbia davvero in mente Bibi.

La politica sempre più nitida dell’amministrazione Obama di rapprochement nei confronti dell’Iran prepara uno scombussolamento generalizzato delle alleanze in Medio Oriente. Israele, che conosce la grammatica e la sintassi della regione, ha tutti i mezzi per potersi rivolgere agli uni e agli altri proponendosi di arbitrare questa colossale partita geopolitica. Oppure di gettare (o minacciare di farlo) le sue forze su uno dei due piatti della bilancia: sul piatto sunnita contro l’Iran, o sul piatto sciita contro i sauditi e i loro raccapriccianti sgherri in azione dalla Libia al Pakistan passando per la Siria.

Se c’è un calcolo dietro alle mosse di Bibi, il più plausibile è forse proprio quello di fare di Israele una potenza mediorientale.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Manlio Graziano

Manlio Graziano

Insegno geopolitica e geopolitica delle religioni alla Sorbona e all’American Graduate School in Paris. Ho scritto In Rome we Trust. Cattolici e vita politica americana (Il Mulino, 2016), Guerra santa e santa alleanza. Religioni e disordine internazionale nel XXI secolo (Il Mulino, 2015; ed. inglese Columbia University Press, 2016); The Failure of Italian Nationhood (Palgrave-MacMillan 2010, anche in francese e italiano); Identité catholique et identité italienne (L’Harmattan, Parigi, 2007); Il secolo cattolico. La strategia geopolitica della Chiesa (Laterza, Roma, 2010) e Essential Geopolitics: A Handbook (eBook Amazon, 2011). Collaboro con Limes, rivista italiana di geopolitica.

DELLO STESSO AUTORE

Manifestazioni no stop a New York: ucraini e russi uniti contro la guerra di Putin

La guerra della Russia in Ucraina e il disastro annunciato non solo per Putin

byManlio Graziano
Manifestazioni no stop a New York: ucraini e russi uniti contro la guerra di Putin

The Russian War in Ukraine is a Disaster Not Only for Putin

byManlio Graziano

A PROPOSITO DI...

Tags: atomica IranBenjamin NetanyahuBibi NetanyahuCongresso USAIranIsraeleMediorienteNetanyahu
Previous Post

Uno spazio nuovo per una cultura antica. Inaugura la biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di New York

Next Post

Obiettivo: fermare le trivelle dei ‘neo-petrolieri’ Renzi & Crocetta

DELLO STESSO AUTORE

Perché Trump, sull’immigrazione, ha ragione (con buona pace degli hipster)

Great Again? The United States Between Reckless Ambitions and Relative Decline

byManlio Graziano
Trump cavallo di Troia di Putin? No, patologico narciso specchio della crisi USA

Trump cavallo di Troia di Putin? No, patologico narciso specchio della crisi USA

byManlio Graziano

Latest News

Il vicepresidente Usa JD Vance è arrivato a Roma

JD Vance sul conflitto tra India e Pakistan: “Non sono affari nostri”

byEmanuele La Prova
I militari si schierano sulla Piazza Rossa per la parata

I militari si schierano sulla Piazza Rossa per la parata

byAskanews-LaVocediNewYork

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

“La mafia? Una montagna di merda!”

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?