Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Spettacolo
November 6, 2014
in
Spettacolo
November 6, 2014
0

“Torneranno i prati” nel mondo per ricordare l’inutilità della brutta bestia guerra

Chiara TrebaiocchibyChiara Trebaiocchi
Time: 4 mins read

Ci sono eventi per cui alle volte le parole non bastano e bisogna rivolgersi alle immagini per dare memoria al passato. La prima guerra mondiale, momento storico tra i più significativi e devastanti della storia dell’uomo, è senza dubbio uno di questi. Il centenario spinge a interrogarsi ancora sulla portata, l’impatto e il significato della Grande Guerra, anche attraverso nuove riflessioni critiche, storiche e culturali. Tra queste va certamente segnalata la testimonianza offerta da Ermanno Olmi nel suo ultimo film Torneranno i prati, proiettato in anteprima il 4 novembre (esce nelle sale il 6) in 100 paesi in tutto il mondo, per celebrare la firma dell’Armistizio di Villa Giusti che sancì la fine degli scontri tra Italia e Austria-Ungheria.

Olmi ha reso omaggio ai soldati italiani, e non solo, caduti in quello che ha definito senza mezzi termini “un inutile conflitto”, un giudizio netto che emerge chiaramente anche nelle parole del pastore Toni Lunardi cui il regista affida la frase conclusiva del film: «La guerra è una brutta bestia che gira il mondo e non si ferma mai». Una materia “umanissima”, quanto mai cara e vicina alla poetica di Olmi che ha voluto così ricordare anche il padre, chiamato alle armi a 19 anni, alla cui memoria il film è dedicato. Ambientato nei luoghi storici dei combattimenti, a Dosso di Sopra nell’Altopiano d’Asiago (per le scene esterne a quota 1800 metri) e a Valgiardini (per la trincea ricostruita a 1100 metri), il film è stato girato in sette settimane, in cui i fatti realmente accaduti sono stati rielaborati da Olmi per divenire una testimonianza universale del massacro cui furono condannati i soldati italiani (pur senza espliciti riferimenti, è chiaro che l’immensa tragedia descritta va riferita alla terribile disfatta di Caporetto). 

Nell’arco di una sola notte, illuminata da una luna ingombrante e nemica (sulla neve lucente spiccano le divise dei soldati che cadono silenziosi sotto il fuoco dei cecchini austriaci), si seguono le vicende di un gruppo di uomini, lasciati – o meglio condannati – a morire dai generali italiani e dai loro «ordini criminali», come esclama il capitano Emilio rifiutandosi di adempiere tali ordini e di «tenere alto lo spirito combattivo della truppa e non lasciare poltrire gli uomini nell’ozio» (queste le direttive del Maggiore). In una delle scene più dure del film, è proprio la consapevolezza di essere solamente delle pedine nelle mani di questi “generaloni” (forse inconsapevoli, ma di certo incuranti) è ciò che spinge un soldato semplice a togliersi la vita nel “caldo” della trincea, piuttosto che nella neve sotto il fuoco nemico nel tentativo folle di raggiungere il nuovo avamposto da cui spiare le mosse dei nemici. 

La ricostruzione di Olmi deve molto ai diari dei soldati e alle testimonianze letterarie del tempo, da Emilio Lussu (Un anno sull’Altipiano) a Carlo Emilo Gadda, che nel suo Giornale di guerra e prigionia ha registrato la sua esperienza di volontario nelle truppe alpine: «Così Salandra, così il re, così tutti: fanno le visite al fronte, guardano le cose con gli occhi dei cortigiani: ma non le guardano col proprio occhio, acuto, sospettoso, rabbioso. Il generale Cavaciocchi, che deve essere un perfetto asino, non ha mai fatto una visita al quartiere, non s’è mai curato di girare per gli alloggiamenti dei soldati. Asini, asini, buoi grassi, pezzi da grand hotel, avana, bagni; ma non guerrieri, non pensatori, non ideatori, non costruttori; incapaci d’osservazione e d’analisi, ignoranti di cose psicologiche, inabili alla sintesi; scrivono nei loro manuali che il morale delle truppe è la prima cosa, e poi dimenticano le proprie conclusioni».

Non c’è eroismo nei loro volti, non c’è bellezza nello scoppio luminoso dei mortai austriaci, non c’è la guerra eroica nel film di Olmi perché non c’è stata nella realtà. L’inserimento di video d’epoca celebrativi sul finire della pellicola – gli unici momenti in cui intravediamo la vuota magniloquenza nazionalistica – è funzionale a produrre un contrasto significativo con l’ultima scena del film dove un soldato guarda in camera rompendo la parete scenica e rivelando il senso ultimo della guerra (e del titolo del film): finirà la guerra e torneranno i prati, non si vedrà più nulla, non i cadaveri dei soldati nei cimiteri improvvisati né la neve, e tutto sarà dimenticato. 

Olmi non ha voluto e permesso che si dimenticasse. Il suo appello è stato raccolto, grazie all’iniziativa della Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio, con il supporto di Ambasciate, Consolati e Istituti di Cultura italiani all’estero, da Roma – dove è stata organizzata una proiezione alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cui Ermanno Olmi non ha potuto all’ultimo momento prendere parte per motivi di salute – ai contingenti di pace italiani in Afghanistan, Kosovo e Libano, da Mosca a New York, quindi al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite dove è stato presentato dall'ambasciatore d'Italia Sebastiano Cardi. Anche a Boston è stata organizzata una proiezione del film, promossa dal consolato con l’ausilio della Dante Alighieri Society of Massachusetts, che ha invitato a introdurre il film, facilitandone una visione e discussione critica, lo storico Spencer Di Scala, professore della University of Massachusetts a Boston.

Share on FacebookShare on Twitter
Chiara Trebaiocchi

Chiara Trebaiocchi

DELLO STESSO AUTORE

Enrico-Testa

Alla ricerca dell’italiano nascosto con Enrico Testa

byChiara Trebaiocchi
istruzioni per rendersi felici

Istruzioni per rendersi felici: prendetela con filosofia

byChiara Trebaiocchi

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Perché Obama e i democratici hanno strameritato di perdere

Next Post

Caso Stefano Cucchi: perchè, in ogni caso, lo Stato è colpevole

DELLO STESSO AUTORE

destination italy

In search of Destination Italy

byChiara Trebaiocchi

Alla ricerca delle radici in un paese fantasma della Calabria ferma nel tempo

byChiara Trebaiocchi

Latest News

Elena Mazzon in una scena di “The Popess: Instructions for Freedom”.

The Popess: Elena Mazzon porta in scena l’eresia al femminile

byMonica Straniero
Il piccolo protagonista di The Legend of Ochi Courtesy of A24/Universal Pictures

Isaiah Saxon e “The Legend of Ochi”: il fantasy più strano dell’anno

byMonica Straniero

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Rapporto Svimez: il Sud abbandonato dalle scelte del governo al sottosviluppo permanente

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?