Sono tornata. Sono stati mesi pieni di teatro, da fare, organizzare, presentare. La seconda edizione del Festival In Scena! Italian Theater Festival NY è stata ancora una volta una bella festa ed ha portato il teatro italiano in tutti i cinque distretti. Comunità che mai avrebbero visto il nostro teatro, che associano la cultura e la lingua italiana a quello che viene raccontato dai giornali e dalle televisioni locali, hanno scoperto un’altra Italia, la nostra, priva di stereotipi e piena di artisti che è un piacere vedere all’opera e che hanno moltissimo da offrire per creatività e bravura. Ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, abbiamo avuto la conferma che il teatro in altra lingua, interessa, appassiona e piace quanto quello in lingua inglese.
A proposito di festival, luglio e agosto sono mesi in cui molti festival fioriscono portando un vento d’internazionalità nel panorama teatrale molto americano di questa città. Iniziamo dall’Undergroundzero Festival creato e gestito da Paul Bargetto, artista che vive fra New York e la Polonia, e dedicato al teatro di ricerca proveniente da tutto il mondo. Quest’anno il Festival che si è appena concluso, ha avuto luogo al Clemente Soto Velez, una vera e propria fucina artistica a Suffolk Street. Io ho assistito alla performance Duchamp Duchamp, un tour dedicato appunto alla figura e alle opere di Duchamp Duchamp, fratello del più famoso Marcel. Artisti francesi hanno illustrato la vita di Duchamp Duchamp attraverso opere sparse nella zona del teatro. Un modo di portare l’arte dentro i negozi, i parrucchieri e addirittura le lavanderie!
Lunedì 21, invece, ha aperto i battenti il Between the Seas Festival, creato da Aktina Stathaki, una ragazza greca molto intraprendente che da quattro anni rende omaggio alle civiltà che si affacciano sul Mediterraneo. Il suo Festival dura fino al 27 luglio e presenta spettacoli di teatro, di teatro-danza, di danza, letture, concerti e incontri fra artisti. I paesi coinvolti sono molti: Grecia, Spagna, Israele, Turchia, Bosnia, America, Croazia, Kosovo, Siria e Italia. La nostra penisola è rappresentata da un’isola: la Sardegna. Il 22 e il 24 luglio, l’ASMED-Balletto Teatro di Sardegna ha presentato la prima assoluta di ARAGOSTA (Lobster). Si tratta di un lavoro ispirato a Elsa Schiaparelli e dalla sua voltà di creare e esprimersi anche contro ogni convenzione sociale. Vede la partecipazione dell’Italia anche The Sacred Way: Protagonist and Hero? di UNGUARDED. Il pezzo si concentra sul viaggio della sopravvivenza degli immigrati, un tema ahimè molto attuale. Gli spettacoli hanno tutti luogo sul palcoscenico del Wild Project, 195 E 3rd Street.
Infine, almeno per il momento, cito una presenza italiana nel mare degli spettacoli del Midtown International Theater Festival, un festival giunto alla quindicesima edizione. Per circa un mese, spettacoli da New York, dall’America e da tutto il mondo inondano i palcoscenici del complesso teatrale al 312 West 36th street. Il 26 luglio, in questo mare di teatro di tutti i tipi, dal cabaret agli atti unici, alle produzioni complete, debutterà per la sua prima americana Clan Macbeth, prodotto dal Teatro delle Ombre. Si tratta di un nuovissimo e particolare adattamento della famosa tragedia di Shakespeare. I personaggi sono solo tre: Macbeth, Lady Macbeth e il Joker. Il risultato potete vederlo il 26 luglio oppure il 1, 2, 3 agosto.