La cultura italiana ha tante voci e per farle arrivare oltreoceano servono buone istituzioni culturali. Alla Montclair State University del New Jersey, la cattedra Inserra in Italiano e Studi italo-americani, intitolata a Theresa and Lawrence R. Inserra Endowed Chair, offre un cartellone di eventi dedicati alla cultura italiana a trecentosessanta gradi.

Teresa Fiore, titolare di cattedra dell’Inserra
Titolare di cattedra dal momento dell’istituzione dell’Inserra è Teresa Fiore, Ph.D in letteratura e associate professor di Italiano. Giovane, con un grade spirito di iniziativa e soprattutto una passione autentica per tutto ciò che è cultura delle migrazioni di ieri e di oggi, Teresa Fiore sta lavorando per fare della cattedra Inserra un punto di riferimento per la diffusione e la conoscenza della produzione culturale contemporanea italiana. Il suo è un approccio multidisciplinare che punta a coinvolgere studenti e studiosi interessati a vari ambiti della cultura italiana, dal teatro al cinema, dall’architettura alla gastronomia.
La cattedra Inserra è stata istituita grazie a un lascito di Mr. Lawrence R. Inserra Jr, proprietario di una catena di supermercati nel New Jersey, con il supporto di UNICO National, associazione di servizi italo-americana. L’obiettivo della cattedra è di sviluppare la ricerca e l’istruzione per far crescere gli studi italiani e italo-americani in un territorio in cui la presenza di cittadini di origini italiane è fortissima. Il New Jersey è infatti uno degli stati americani con un più alto numero di italo-americani (rappresentano più del 17 per cento della popolazione), ma non sempre questa presenza si traduce in un’offerta culturale altrettanto forte. Ed è soprattutto l’Italia dei nostri giorni a non trovare spazi adeguati. La cattedra Inserra vuole quindi riempire un vuoto e raccontare la ricchezza della cultura italiana, con particolare attenzione al contemporaneo e ovviamente un occhio alla produzione italo-americana. Con questo obiettivo, oltre alle attività didattiche, la cattedra promuove un programma di eventi culturali aperti al pubblico e ad accesso gratuito, rivolti non soltanto agli studenti ma all’intera popolazione residente nell’area del New Jersey e di New York. Spettacoli, mostre, conferenze, proiezioni su vari temi collegati alla cultura italiana, si alternano in un cartellone che si sviluppa lungo l’intero corso dell’anno accademico.
La stagione di eventi 2013-14 si apre con una tavola rotonda dal titolo The Humanistic Legacy in Renzo Piano’s Architecture, in programma per giovedì 26 settembre, dalle 6 alle 8, all’University Hall Conference Center della Montclair State University. Teresa Fiore, titolare di cattedra dal 2010-11, ci spiega il titolo della conferenza: “L’opera di Renzo Piano è ricca di tratti legati all’umanesimo. Nelle sue architetture l’essere umano è al centro delle scelte urbanistiche ed è evidente la consapevolezza storica. Anche in articoli e interviste emerge spesso questa visione: Piano mette l’uomo al centro, unisce saperi diversi ed enfatizza il rapporto con la natura. Da qui la scelta del titolo della tavola rotonda durante la quale prevediamo che si aprirà un dibattito: alcuni ritengono infatti che, per via del suo grande successo, in anni recenti il lavoro di Piano stia perdendo quel carattere umanistico e stia diventando più corporativo. L’obiettivo della conferenza è proprio quello di capire come continuare a rintracciare questi elementi umanistici nel suo lavoro attraverso il tempo”.

La Morgan Library
Alla discussione parteciperanno Martin Filler, critico d’architettura della New York Review of Books e autore di due saggi su Piano nei suoi due volumi intitolati The Makers of Modern Architecture, e Kenneth Frampton, professore della Columbia University, moderati da Giovanni Santamaria, architetto e docente al New York Institute of Technology. La conferenza, ci promette Teresa Fiore, pur mantendendo un taglio accademico, sarà arricchita da storie ed aneddoti attinti dalla biografia di Piano. A completare il programma ci sarà una visita guidata per vedere dal vivo alcune delle architetture realizzate dall’archistar italiana a Manhattan. Il tour (a numero chiuso) toccherà la Morgan Library, il palazzo del New York Times e il cantiere del nuovo Whitney Museum.

La versione inglese del libro di Simone Cinotto
La stagione di eventi dell’Inserra proseguirà poi il 18 novembre con un evento dedicato alla cucina italo-americana: Simone Cinotto, autore del libro La famiglia che mangia insieme e professore alla Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), terrà una conferenza dal titolo The Italian American Table: a Lecture on Food. La lecture sarà concentrata soprattutto sull’importanza del cibo come collante sociale e come mezzo per preservare le tradizioni e allo stesso tempo costruire una nuova identità italo-americana, nelle comunità italiane di East Harlem tra gli anni ’20 e ’40 del ‘900. “L’approfondito lavoro di ricerca di Cinotto è molto interessante – ci dice Teresa Fiore – perché traccia la storia del cibo italiano in America cercando l’anello di congiunzione tra gli immigrati che arrivavano con le proprie abitudini e quella cucina reinventata sulla base di cicli di produzione e distribuzione diversi. Nel suo lavoro Cinotto spiega come il cibo abbia aiutato gli italiani ad emanciparsi dagli stereotipi negativi e a costruirsi un’immagine nella società americana. Nel suo libro cerca di rintracciare le radici dei piatti della cucina italiana oltreoceano e di smontare i miti sulla presunta non-italianità di alcune famose pietanze. Ed è sorprendente scoprire, per esempio, che spaghetti and meatballs non sono un’invenzione degli italiani in America, ma era un piatto che prima si cucinava in alcune regioni italiane. E questi piatti, oltre a contribuire all’invenzione di una nuova identità, hanno segnato la fase antesignana di quella cucina italiana che oggi spopola negli Stati Uniti”.
A febbraio, l’Inserra proporrà poi una serie di eventi tra teatro e musica, riuniti sotto il titolo Theater and Music from the Mediterranean. Il Teatro delle Albe di Ravenna, una delle prima compagnie teatrali a occuparsi di immigrazione, proporrà il monologo, Rumore di acque, in cui l’attore Alessandro Renda racconta il Mediterraneo di oggi, trasformato in cimitero di migranti in arrivo dal Nord Africa, con gli occhi di un generale che ha il compito di contare i morti. Lo spettacolo sarà accompagnato dalle composizioni di Enzo e Lorenzo Mancuso che nel loro lavoro recuperano la musica tradizionale siciliana. Gli stessi fratelli Mancuso condurranno poi un workshop etnomusicologico applicando le le loro particolari tecniche vocali. Un altro workshop sull’uso della voce sarà tenuto dagli attori Marco Martinelli e Ermanna Montanari, cofondatori del Teatro delle Albe.
Se siete in New Jersey, quindi, non perdete l’occasione di immergervi nella cultura italiana contemporanea in tutte le sue sfumature. E per alcuni di questi eventi, potrebbe di certo valere la pena di fare una scappata alla Montclair State University, anche per chi è a New York.
Sul sito dell’Inserra chair tutte le indicazioni per raggiungere l’università.