Giovedì sera si è tenuto presso la Casa Italiana Zerilli Marimò della NYU il seminario dal titolo Il ruolo dello sport nella formazione giovanile, organizzato dalla sezione giovani della Italian American Chamber of Commerce e introdotto dal direttore della Casa Italiana, Stefano Albertini.
Una tavola rotonda sul tema dell’importanza dello sport come quotidiana abitudine nella formazione dei giovani ma non solo. A condurre la conversazione il giornalista italiano, nonché appassionato runner, Vincenzo Pascale che ha intervistato Mary Wittenberg e Cliff Sperber, due leader di New York Road Runner, mastodontica associazione sportiva che fa correre i newyorchesi di tutte le età. Nello specifico Mary Wittenberg ricopre il ruolo di presidente e CEO, mentre Cliff Sperber è vice presidente della sezione giovani e servizi alla comunità.
“Dare ad ognuno una ragione per correre”. Questo lo scopo di New York Road Runner, che attraverso l’organizzazione di eventi e programmi specifici vuole convincere gli americani ad abbandonare il divano e a scendere in strada per fare attività fisica, allenarsi e prendere parte alle sfide sportive.
“La nostra visione è quella di un mondo dove tutti possono godere dei benefici dello sport e rendere la propria vita migliore correndo” dice Mary Wittenberg che sottolinea come, credendo fortemente che uno stile di vita sano sia alla base del benessere fisico e psichico delle persone, New York Road Runner cerca di dare una corretta educazione alimentare e di stimolare le persone a dedicarsi con costanza ad una attività fisica. E lo fa rivolgendosi a tutti, fin dalle più giovani fasce d’età. Infatti l’associazione ha un programma dedicato ai ragazzi e alle ragazze che coinvolge le scuole della città.
“Andiamo direttamente nelle scuole a bussare alla porta del preside per presentare i nostri programmi e i benefici che portano agli studenti” spiega Sperber che spiega come l'associazione cerchi di incentivare i giovani a correre offrendo anche aiuto gratuito nello studio e un pasto sano.
“Vogliamo dimostrare quanto sia importante investire nello sport – continua Sperber – Non si tratta solo di correre, ma di insegnare ai ragazzi a prendersi cura di se stessi, attraverso una corretta educazione alimentare e la pratica di una regolare attività fisica”.
E i benefici non sono solo fisici: “I ragazzi capiscono, provandolo in prima persona, che lavorando duramente con disciplina possono raggiungere i loro obiettivi e realizzare, passo dopo passo, i loro sogni – commenta Mary Wittenberg – Attraverso la corsa si impara una lezione di vita, perché lo sport riflette la vita. I ragazzi imparano a competere lavorando in squadra, perché per vincere bisogna essere anche capaci di collaborare”.
Anche il direttore generale del Coni, Michele Uva, seppur non presente, ha voluto dare un contributo all’evento inviando una lunga dichiarazione, nella quale sottolinea come sia fondamentale in Italia tornare a percepire lo sport come un fattore di sviluppo per poter investire nuovamente in esso. “Lo sport è soprattutto un fattore fortemente educativo – scrive Uva – ma questa inclinazione naturale va coltivata con la formazione, l’educazione, i buoni ordinamenti, la trasparenza e la lealtà della stessa organizzazione sportiva e dei suoi leader. Lo sport non è più solo uno svago, ma è parte integrante di una società viva, civile, rispettata ed evoluta”.
L’evento si è concluso con un piacevole rinfresco offerto da Agriland Italia ed Orchestra Fine Italian Lifestyle Catering (nella foto a lato Giacomo Maggiaro e Odette Fada che hanno accompagnato il rinfresco con birra Collesi e vino bianco Le Velette ), che hanno portato in tavola i genuini prodotti del made in Italy, dando quel tocco di gusto salutare tipicamente italiano.