Chiara: Nella Carolina del Sud, un bianco ha ucciso nove neri.
Benito: Siamo nel Sud. Succede spesso e, lo hai notato, non ci sono rivolte e distruzioni, come a Baltimora.
Chiara: È su tutti i giornali, fortunatamente.
Benito: Difficile ignorarlo. E stanno facendo casino sulla bandiera del Sud che è ancora sugli spazi capitali – State House Grounds – in Columbia.
Chiara: È un simbolo che ricorda massacri di neri. Un insulto a quaranta milioni di afro-americani.
Benito: Dimentichiamo il passato. Ora le cose vanno meglio per loro, dappertutto. Gli lascino almeno la bandiera dei sudisti.
Chiara: Stanno discutendo dove, come e quando. La permetteranno al cimitero una volta all’anno, per onorare i loro caduti.
Benito: E se uno vuol metterla ogni giorno sulla tomba dell’amato soldato defunto?
Chiara: Ci saranno eccezioni. Tollerate. Accettate, al solito, nel Sud. Ci vuol sempre un compromesso.
Benito: Da compromesso a compromesso stiamo perdendo terreno. Stiamo diventando come il Brasile.
Chiara: Cioè?
Benito: Razza mista. Sempre di più. Addio al sogno di un mondo tutto bianco.