Le vacanze newyorchesi sono la più irresistibile occasione per scegliere un Natale (e un Anno Nuovo) LGBT. A Manhattan, il long-running week-end gay può evitare (o evirare) la Mecca finanziaria di The Wolf of Wall Street (Scorsese/Di Caprio) e coincidere con un party iperbolico e colorato, come quello di Hot Rabbit, al The Monster, 80 Grove St – tramite una password in circolazione sui social network, l'ingresso è libero.
Poi ci sono la country-western dance, in allocco acido, del Big Apple Ranch su 39 W 19th St, e l'electro-pop di Steve Redant presso l'XL Nightclub, Cabaret & Lounge, 512 W 42nd St. Il progetto musicale più interessante, anche perché indie, è quello di Le1f + Donchristian + Boody Rahel + House of LaDosha + Lakutis al Brooklyn Bowl, 61 Wythe Ave, per sensazioni rap orgiastiche.
E domenica 29 dicembre, altra incarnazione DJs con Scissor Sundays al Rusty Knot (425 West St) — e Cubhouse Sundays allo Stonewall Inn, 53 Christopher St. Siamo in mezzo a quella che Time Out ha definito "Christmas gluttony" (ghiottoneria di Natale) e "New Year's debauchery" (dissolutezza da Anno Nuovo). Siamo nel tempio vigoroso di Return to Nuke 'Em High Volume 1: un mondo capovolto che somiglia al film di Kaufman, e fa a lotta con le voglie dell'undicesimo Annual Masked Ball di Daniel Nardicio tra corpi nudi, volti mascherati, loft newyorchesi, uomini go-go che vi disidrateranno e vi condurranno nel gorgo. Quando? Il 31 dicembre al numero 30 di Lexington Avenue (info@dworld.us per il regolamento e la registrazione all'evento).
Dimenticate la sfera geodetica di Times Square (diametro di 3,65 metri, di oltre 5 tonnellate, ricoperta da 2668 cristalli Waterford). Assicuratevi una maschera da portare. Svestitevi. E buon anno.