Lunedi 9 dicembre si é inaugurata l'esposizione di manifesti pubblicitari italiani dai primi del '900 agli anni '60 presentata dall'ENIT in collaborazione con Eataly di New York. Vintage Posters Exhibition è stata aperta al pubblico alla presenza del console generale, Natalia Quintavalle, Eugenio Magnani, direttore ENIT New York e Pier Paolo Celeste, direttore dell'Istituto Nazionale per il commercio Estero.
Attraverso la cartellonistica esposta, la rassegna promuove un ideale viaggio in Italia. I manifesti presenti nelle sale di Eataly son databili dai primi del Novecento, fino agli anni '60 e queste preziose réclames di noti autori dell'arte della cartellonistica italiana son state riprodotte ed esposte per attrarre l'attenzione del viaggiatore. Le opere testimoniano l'evolversi delle abitudini di vita, gusti e costumi della società italiana, che si sviluppa parallelamente al modificarsi del linguaggio pubblicitario dell'epoca.
La mostra vuole stimolare e accendere il desiderio di visitare il Bel Paese nei possibili viaggiatori che da Eataly cercano un'esperienza italiana a New York. Tra gli altri, sono esposti i lavori di Ruggero Alfredo Michahelles, in arte RAM, nato a Firenze nel 1898 e discendente dello scultore neoclassico americano Hiram Powers, un artista futurista che collaborò con varie riviste dell'epoca realizzando copertine ed illustrazioni. Lavorò anche per il Ministero del Turismo facendo cartelloni e pubblicità. Fu autore di uno dei manifesti per la FIAT. E poi i lavori di Carlo Dradi che negli anni Trenta fondò il periodico di settore Campo Grafico e collaborò al contempo con alcune delle più importanti riviste dell'epoca come L'Ufficio Moderno. In seguito fondò la propria agenzia pubblicitaria con Attilio Rossi con cui ideò marchi industriali come quello di Edizioni il Milione. Negli anni Cinquanta proseguì l'attività pubblicitaria creando serie di manifesti per le Ferrovie Nord di Milano. Nello stesso periodo fondò il Centro studi grafici e il periodico Linea Grafica, curando con Bruno Munari l'impaginazione del noto settimanale Tempo. Attraverso le immagini di questi artisti della pubblicità, la mostra ricostruisce l'evoluzione sociale e culturale del nostro paese ed evoca ricchezze e bellezze di un territorio che da sempre è in cima alla lista delle mete più sognate dai viaggiatori di tutto il mondo.
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