Ci risiamo: la destra “in soccorso” dei ricchi. La proposta, a dire il vero, bipartisan, di tassare del 3 percento in sovrappiù i cittadini più abbienti, quelli davvero abbienti che registrano ricavi annui superiori ai 3 o 400mila euro annui, ha sbattuto giovedì scorso la faccia contro la Confindustria e larghi settori del Pdl. Eppure sarebbe questo il modo più efficace per andare incontro agli “esodati”, centinaia di migliaia di italiani rimasti senza occupazione e troppo ‘giovani’ per andare in pensione. In termini morali, umani e sociali, la cifra degli ‘esodati’ va però moltiplicata per 2, se non per 3 o 4: 2 ‘esodati’ su 3 hanno gente da mantenere: moglie, figli, mamme. Il loro è un inferno senza precedenti nella Storia d’Italia. E’ il risultato dell’“efficientismo” di tizi e tizie usciti dalla “Bocconi”, del “pragmatismo” (!) di tipi e tipe che non vengono mai colti da un dubbio, che mai si chiedono se la loro azione sia poi quella giusta, giusta nei confronti di chi poco, o nulla, ormai ha. Post-thatcheriani e che credono (come Silvio Berlusconi) nelle “leggi” del “Mercato”: dev’essere il “Mercato” a determinare la vita, al cammino d’un popolo; solo il “Mercato” dà le indicazioni appropriate, le risposte appropriate; nulla contro il “Mercato”…! A noi, invece, piace uno il quale diceva: “Niente contro lo Stato, niente al di sopra dello Stato, niente al di fuori dello Stato”. Era un personaggio di stampo hegeliano vissuto tantissimo tempo fa.
Lo scenario è davvero kafkiano, o pirandelliano. Pensate: uomini e donne fra i 55 e i 60 o 65 anni che a sera vanno a letto nell’avvilimento, nell’angoscia, nell’umiliazione. E che la mattina dopo si svegliano (se in nottata sono riusciti a prendere sonno…) sotto il peso di preoccupazioni che, forse, schiantebbero anche Bismarck, Churchill, De Gaulle… Cominciano a dubitare di se stessi. In casi di nostra conoscenza maledicono il giorno in cui vennero messi al Mondo… Non sanno da che parte sbatter la testa. Non trovano ascolto, non raccolgono un briciolo di comprensione. Magari a suo tempo hanno commesso errori di calcolo, si sono fidati troppo dell’ipotetico. Hanno dato per scontato ciò che, invece, per scontato non andava dato.
Hanno creduto nell’antico “stellone” che alla fine salva tutti gli Italiani e rimette ogni cosa a posto… Lo “stellone”: morto con la distruzione della Scala Mobile! Morto sotto l’urto dei nuovi ricchi che ancor più ricchi volevano diventare, e molti, in questo, ci sono riusciti.
Ma che vuol dire tutto ciò? Vuol dire che uno Stato, un Governo non possono, non devono permettere che in seno alla Nazione si crei questa Umanità di italiani senza più speranza, senza più giustizia. Uno Stato, un Governo che si rispettino hanno il dovere, imprescindibile, di abbracciare ogni cittadino, di adoperarsi per garantire a ogni cittadino forme di vita almeno decenti, compatibili con le esigenze umane.
L’Italia non è il Salvador, non è il Mali o il Chad… E’ pur sempre un Paese che ha risorse, che ha tuttora un certo tessuto economico; e, bene o male, ancora un certo credito. Questo 3 percento… Basterebbe a risolvere i problemi immediati degli ‘esodati’. Dimostrerebbe che l’Italia non abbandona nessuno dei suoi figli. Ma ci si mette appunto di mezzo la destra, la destra amica, ed espressione, di imprenditori e mercanti della peggior specie. La destra i cui “campioni” alle mense del Senato e della Camera pappano a quattro palmenti per meno di 5 o 6 euro a pasto… Hanno l’aria tronfia, l’aria ‘soddisfatta’. Non fanno che ridere… Vomitano spiritosaggini che spiritosaggini nemmeno sono…
Sono umorismo pacchiano, un po’ da caserma. Umorismo di destra…