La cosa migliore per noi tapini, che apprendiamo impotenti delle appropriazioni indebite dei tesorieri della Margherita, di An e dei Ds, è giocarci le cifre da capogiro al lotto. Dunque, non mi resta che consigliarvi il 13 come i 13 milioni di euro di cui si è impossessato Luigi Lusi (Margherita), 26 come i 26 milioni investiti senza pezze d’appoggio giustificative dai colonnelli di An per posizionarsi nel Pdl, mentre per conoscere esattamente le cifre che avrebbe percepito illegalmente il ds Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano, beh dovete appassionarvi al tema, che è complicatissimo, ma forse ne vale la pena per vincere al lotto, appunto.
Deve esser stato un buon affare erigere il Pd e il Pdl e buttarci sotto il tappeto i conti di Margherita, Alleanza Nazionale e Democratici di Sinistra…
Ma vi rendete conto? Francesco Rutelli, che come leader della Margherita aveva la delega sul conto corrente del partito di cui era tesoriere Lusi, è caduto dalle nuvole. Se vogliamo pensar bene, dobbiamo dire che è perlomeno incompetente a governarci. Eppure è stato ministro, vicepresidente del Consiglio, sindaco di Roma…
Mentre se fosse stato un imprenditore sarebbe già fallito per bancarotta fraudolenta. Perché un imprenditore non può scusarsi con un “non sapevo, i conti me li teneva il commercialista… “ Già radicale all’epoca dei figli dei fiori, ha fondato i Verdi Arcobaleno, poi è entrato nella Margherita, quindi nel Partito Democratico, infine nell’ApI (Alleanza per l’Italia), passando dalla flora alla fauna del Belpaese circa ogni 7 anni, senza mai preoccuparsi dei conti della spesa, insomma di come mangiava. Oppure si è preoccupato di mangiare anche troppo? Ai giudici l’ardua sentenza.
Nel 2008 l’ex fascista e plurindagato Gianni Alemanno gli ha soffiato la città eterna, messa in questi giorni a dura prova dalle nevicate perché Babbo Natale non ha voluto prestargli le renne. Parole di Pier Ferdinando Casini su Twitter. Insomma Alemanno si è perso in un bicchier d’acqua, anzi di neve, non avendo pronto un piano neve per Roma, benché possa vantare una laurea in ingegneria per l’ambiente e il territorio e la risalita del K 2, come capo spedizione. Dopo essersi fatto fotografare a spalar di buona lena la neve con la pala, si è arreso chiudendo uffici e scuole e dichiarando: “Navighiamo a vista…” Ahinoi, come Schettino? E dove porterà Roma? Calma. Non sarà preparato per la straordinaria amministrazione, ma ha dimostrato di esser preparatissimo nella gestione familista degli incarichi pubblici.
Mi meraviglio anche dei romani, talmente amanti della neve da essere i più assidui sciatori delle piste di Cortina, che non riescano a raggiungere il posto di lavoro né i loro pargoli le scuole. Stanno trascorrendo la seconda settimana bianca nella capitale lamentandosi dei disagi.
Per quanto riguarda il vento, che a Trieste si chiama bora e in questi giorni ha raggiunto anche i 160 chilometri l’ora, non è una novità per i triestini come me. A parte il freddo cane da cui non ti difendi perché entra dappertutto, la bora fa volare solo i cani a quattro zampe, poverini, ma non quelli a 2 che lasciano la polis in balia del vento politico.
Almeno sono queste le tragiche notizie che ci trasmettono i telegiornali, che quasi non parlano d’altro, come se la coltre bianca gli impedisse di raggiungere i luoghi della politica e della giustizia. O forse è soltanto imbarazzo dei giornalisti televisivi ad indagare su certi politici che gli hanno procurato un posto fisso in tv?
Lo hanno sempre saputo tutti che la Rai era lottizzata dai partiti e per essere assunti bisognava prendersi una tessera, alla faccia della libertà dei giornalisti, come a Mediaset si entrava dopo esser passati per la Casa della Libertà di Berlusconi. Meno male che ci sono ancora i giornali a raccontarci con dovizia di particolari delle ruberie di cui sopra.
Ho appreso pure che il nuovo governo mi ha dato ragione sdoganando il mio modo di pensare e di vivere: il posto fisso è noioso (Monti), per chi vuole lavorare il posto fisso non conta (Fornero)…. Il problema è che ora mi ritrovo, come tantissimi cinquantenni, vecchia per essere assunta da qualsiasi datore di lavoro. E navigo a vista… meno male che, se mi areno, sono sola: non ho figli a carico.
Largo ai giovani, impone il governo. E butta a mare i cinquantenni. Stiamo leggendo dei primi suicidi…