E’ finita la pacchia? Non per tutti. Il presidente del Senato, Renato Schifani insieme a Pierferdinando Casini, Stefania Craxi, Francesco Rutelli, è andato a spendere i soldi dei contribuenti italiani alle Maldive, nell’esclusivo Palm Beach Resort sull’atollo di Lhaviyani. Hanno occupato le suite da 2550 dollari a notte, compresa quella presidenziale a 5700 dollari. Rutelli ha spiegato che festeggiava la luna di miele del suo matrimonio celebrato 17 anni fa. Ha aspettato proprio il momento giusto. Il resort è di proprietà dell’editore del Corriere dello Sport, Roberto Amodei, che probabilmente ha investito all’estero per diversificare… chissà se ha diversificato anche la dichiarazione dei redditi.
Ma per lo Stato italiano ora gli evasori stanno tra i monti (da non confondersi con il premier Monti). A Capodanno, infatti, l’Agenzia dell’Entrate perpetrava a Cortina un blitz ai danni di 133 poveretti che dichiarano 30 mila euro lordi l’anno, ma che si trovavano alla guida di auto di lusso senza neanche potersi permettere l’autista. Uno di loro ha obiettato che è la sua società di capitali a pagare le tasse e pure l’auto.
Il cui costo è scaricabile come strumento di lavoro; si vede che a certi livelli lavorare è divertimento.
Certo non occorreva che 80 ispettori delle tasse si recassero nella Perla delle Dolomiti per scovare gli evasori fiscali. Bastava fare dei controlli incrociati tra dichiarazione dei redditi e proprietà mobiliari e immobiliari. E noi intanto paghiamo… Sono andati a scoprire quello che sappiamo tutti: che i negozi, bar e ristoranti non battono gli scontrini fiscali, che i ricchi veri sono abbarbicati come il vischio a società per azioni che sono loro ma non sono loro o addirittura a società off shore. La comparsata degli ispettori ha fatto sì che l’ultimo giorno dell’anno a Cortina si incassasse il 400 per cento di più che nel 2010. Ovviamente gli scontrini hanno cominciato a fluire come fiumi. In tv i turisti sorridevano: “Ma quale crisi?” C’erano perfino due bellimbusti greci… per loro di certo il 2011 non è stato un anno di M…erkel.
Il capogruppo del Popolo della libertà alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha dichiarato che i controlli a tappeto a Cortina sono inaccettabili.
E Daniela Santanchè, ex sottoministro berlusconiano, gli ha dato manforte sostenendo che trovava sbagliato colpire la ricchezza. Dunque i ricchi sono ricchi perché evadono?
Ma l’Agenzia delle Entrate, che stima un’evasione da 120 miliardi di euro l’anno, ha voluto dimostrare che è finita la pacchia. Tuttavia sembra sia finita solo per i comuni mortali. Il Fatto Quotidiano infatti ha raccontato come i grandi evasori non siano toccati più di tanto da Equitalia, che riscuote le tasse per conto dell’Agenzia delle Entrate. Lo Stato incassa appena l’11 per cento delle imposte evase accertate e soltanto l’1 per cento se l’evasore non patteggia con il fisco. Ovvio l’odio per questo sistema, che vessa chi invece non riesce a pagare in tempo una rateizzazione, ma poi fa sconti ai grandi evasori che hanno i loro tesoretti all’estero, come Valentino Rossi. Inoltre, i funzionari dell’Agenzia delle Entrate percepiscono degli incentivi quindi come possono essere equi se sono mossi da scopo di lucro?
Tutti ipocritamente si sono scagliati contro Beppe Grillo (il comico che ha capito che non c’è niente di più lucroso che fare il politico serio) il quale ha detto che bisogna comprendere le ragioni delle bombe alle sedi di Equitalia. La quale applica esosi interessi e sferra ipoteche a destra e a manca.
Intervistato lungo il corso di Cortina, Maurizio Corona, fotografo pluri indagato, dentro e fuori dal carcere e idolo delle ragazzine, ha commentato: “Mi devono spiegare perché dovrei pagare le tasse? Per mantenere i politici?”
Da dove cominciare a far pulizia?