Il Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo giovedì sera da Bari, intervenendo sulla spaventosa crisi economica e sociale che attanaglia gran parte dell’Europa e soprattutto l’Italia, ha dichiarato che “al nostro Paese serve una Costituente”. Una Costituente, secondo lui, in grado di sostituire questo Governo Berlusconi – diciamo noi – che dell’Italia ha fatto lo zimbello del mondo intero e scatenato un malessere morale e materiale che non ha precedenti nella Storia della nostra Nazione. “Un movimento trasversale”, ha aggiunto il Presidente della Ferrari, il quale a quel movimento sta lavorando con alacrità “casual”, si pone come indispensabile, data la drammaticità del momento.
Ma l’errore è proprio questo! E’ l’idea di una Costituente. All’infezione propagata da Silvio Berlusconi se ne aggiungerebbe un’altra. A un
caravanserraglio come quello rappresentato con squallore infinito dalle forze di destra, seguirebbe un altro caravanserraglio. Sarebbero diversi certi
modi, diverse certe maniere, questo sì, ma non illudiamoci che nel comportamento dei ‘trasversali’ auspicati da Montezemolo, rivedremmo lo stile dei Pella, dei Merzagora, dei Fanfani, dei Colombo, degli Amendola, degli Anfuso. Quell’Italia è morta. Morta da parecchio tempo.
Pensate alle personalità, tante, che scalpiterebbero per montare sul caravanserraglio della Costituente sognata dal bel Luca, dall’elegante e disinvolto Luca; e a quelle che vi si sarebbero già insediate.
Vi ritroveremmo lo stesso Alfano, lo stesso Tremonti, magarianche
Brunetta… In sostanza, nulla cambierebbe. Rivedremmo le solite facce
che ci infastidiscono, ci irritano: le facce di D’Alema, Franceschini, Fini,
Frattini, Scajola, Sacconi, Bossi, Casini e di altri ancora.
La faccia da suora smonacata della Gelmini… Udiremmo di nuovo le stesse voci, voci insopportabilmente chiocce o impostate “alla settentrionale”, con parole e sillabe staccate, il che farebbe chic…
Darebbe idea di “chiarezza”, di “efficientismo”… Parlamentari di ogni schieramento seguiterebbero a pranzare per 2 euro 2 nelle loro sontuose mense istituzionali. Che sconcio…
Superata una “Bisanzio”, si spalancherebbero le porte a un’altra “Bisanzio”.
Assisteremmo alla ostinata difesa di privilegi vecchi e nuovi. Assisteremmo a nuove e sterili discussioni, al ritorno di lotte intestine, al frantumarsi di alleanze e alla stipula di nuove alleanze, e tutto questo per scopi puramente personali, odiosamente personali.
Non ci sono limiti alla pochezza e alla bassezza della classe politica italiana. La questione si presenta in termini molto semplici: la classe politica italiana come essa si è sviluppata negli ultimi venti o trent’anni ha commesso una duplice bancarotta: bancarotta materiale e bancarotta morale.
Dovrebbe avere il buon gusto di lasciare la scena, ma questo buon gusto con ce l’hanno Berlusconi, Fini, Tremonti, Bossi, Bersani, Franceschini, Bindi
e tanti altri ancora. Loro faranno di tutto per restare ben saldi nelle nicchie del Potere insieme ai loro giannizzeri e palafrenieri.
Repetita iuvant: quello che oggi serve all’Italia è un governo di Salute Pubblica costituito da cittadini che nulla hanno avuto a che fare con l’attuale plètora di illusionisti, opportunisti, mistificatori: piccolo-borghesi vestiti a festa… Un governo guidato da un precario “a vita”, laureato in Biologia, retribuito con 1.100 euro al mese. Un governo di italiani che, disprezzando la ‘politica’, la saprebbero fare la politica, a beneficio del popolo.
Un governo di ministri sotto i trent’anni. Ministri che abitino in decorosi appartamenti quattro stanze, non certo nelle ville che oramai ci stomacano.
Forse sarebbe la sola salvezza. Improbabile, però?? Chissà…