Sei italiani su dieci (il 60%) in viaggio all’estero per lavoro o vacanza si sono imbattuti almeno una volta in un piatto o una specialità made in Italy taroccati.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Notosondaggi divulgata in occasione del Summer Fancy Food 2023 di New York, il più importante evento fieristico mondiale dedicato alle specialità alimentari presso il Javits Center dove Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia mettono a confronto per la prima volta le autentiche specialità nazionali con le brutte copie di imitazione.
Mentre i cuochi contadini dimostreranno la differenza tra i veri piatti della tradizione gastronomica tricolore e quelli storpiati all’estero con ricette improponibili. «È un’occasione per sostenere la candidatura della cucina italiana all’Unesco che – ricordano Coldiretti e Filiera Italia – si svolge dopo l’approvazione da parte del governo del disegno di legge che prevede l’istituzione di un ente per la certificazione di qualità a favore della ristorazione italiana all’estero».
E non è un caso, sottolineano ancora, «che la ricetta più popolare negli Usa sia ‘macaroni and cheesè, ossia pasta con una salsa a base di formaggio, molto spesso cheddar di produzione statunitense. Un esempio illuminante della trasformazione che subiscono i piatti della tradizione tricolore nel nuovo continente». E «un vero sacrilegio – continuano Coldiretti e Filiera Italia – è considerata in Italia la pizza all’ananas che invece in America è apprezzatissima».
«La mancanza di chiarezza sulle ricette made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani, ed per questo è importante fare chiarezza sulla cucina italiana nel mondo con il riconoscimento come patrimonio Unesco», conclude il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, precisando «che al valore culturale si aggiunge quello economico ed occupazionale per il Paese».