A venti chilometri da Noto, la culla del barocco siciliano, stretta fra due delle spiagge più belle della Sicilia si trova l’Oasi di Vendicari, una sorta di gigantesco hub di transito per le più rare specie di uccelli provenienti da tutto il mondo.
Percorrere a piedi la riserva è una vera e propria esperienza estetica. Non si tratta solo di “fare una passeggiata”, bensì di percepire i colori del paesaggio e il profumo del vento che raccoglie e trasporta l’odore di piante e fiori diversi in tutte le stagioni. Un’esperienza immersiva nella natura incontaminata in cui poter osservare non solo la splendida varietà di esemplari dell’avifauna, ma anche le complesse e affascinanti dinamiche naturali del flusso migratorio.
Questo fenomeno – che si potrebbe definire come una “programmazione della natura” – ha un valore speciale e unico nel suo genere, per il luogo in cui accade. Tutto l’anno uccelli di specie differenti, in base ai periodi e alle stagioni, sostano nell’Oasi – dove trovano l’ambiente salmastro che serve loro per vivere e riprodursi.
Da Oriente, in autunno, migrano dal Mar Nero i gabbiani corallini. Ma la presenza più affascinante sono i fenicotteri rosa, che sostano nel grande stagno dopo il lungo viaggio dalla Francia del Nord per poi raggiungere il luogo di riproduzione in Tunisia. Con le loro lunghe zampe e il portamento aggraziato si possono osservare mentre si cibano di alghe e spiccano il volo in piccoli stormi dispiegando le ali rosa e nere, come per sgranchirsi, per poi ritornare a bagnarsi nei grandi stagni dell’Oasi. Con un po’ di fortuna si possono avvistare le anatre, i trampolieri e qualche raro esemplare di gru.
L’inverno è invece il periodo ideale per osservare l’upupa, il pettazzurro e il gabbiano zafferano.

Con l’inizio della primavera arrivano i primi stormi che si fermano per nidificare. È questo il momento dell’anno in cui la riserva è maggiormente popolata e le specie di uccelli diventano davvero tantissime! Si incontrano ancora i fenicotteri, ma anche gli affascinanti falchi di palude, i gambecchi , i voltapietre, gli aironi rossi e tante altre specie protette.
Quando arriva l’estate il grande stagno si popola di diversi uccelli acquatici come le pettegole, i chiurli, le avocette pantane, i totani mori, gli aironi cenerini. Ma una delle presenze più affascinanti di questo periodo sono le rarissime spatole insieme ad alcuni esemplari di cicogna nera e bianca.
Il verde lussureggiante della riserva è ricco di piante autoctone come i ginepri e le salicornie, che prediligono zone salmastre e paludose, mentre sulle zone più rocciose crescono finocchi di mare, cicorie spinose e lentischi.
Merita attenzione anche l’affascinante luogo della Tonnara, ormai in disuso, i siti archeologici e gli antichi resti della Torre Sveva. E continuando a percorrere i sentieri ci si può imbattere in due delle spiagge più belle della Sicilia come quella di Calamosche e di Eloro, che abbracciano la riserva a cui si accede pagando un ingresso di 3,50 euro (prezzo intero) e 1,50 (ridotto).
A pochi metri dall’ingresso si trova un ampio parcheggio immerso nel verde, gestito dal Comune al costo di 5 euro, l’Oasi della Frutta che propone ottime granite artigianali all’ombra di un giardino di limoni, e il ristorante Dalla Terra Bistrot dove gustare cibo della cucina siciliana.
A pochi chilometri si arriva all’Agriturismo Vendicari Il Baglietto, contattabile al numero 327 012 4519 e all’Agriturismo Pantanelli di Vendicari, dove si può prenotare chiamando al 338 352 2127.
In soli dieci minuti di macchina si arriva nella vicina città barocca di Noto e nello splendido paesino marittimo di Marzamemi, luoghi d’arte e di cultura tra i più affascinanti del mediterraneo.