Se cercate un angolo di paradiso dove poter conciliare giornate di mare tra calette e spiagge in parte incontaminate e passeggiate tra storia e natura selvaggia, l’Argentario è il posto che fa per voi. Una “piccola” perla sul mar Tirreno, elegante e raffinata, circondata dal promontorio dell’Argentario che grazie al suo clima mite è un luogo perfetto da visitare tutto l’anno, anche se la primavera e l’estate sono le stagioni in cui è possibile godere al meglio delle bellezze di questa zona.
La Laguna di Orbetello Prima di arrivare al promontorio dell’Argentario si passa per Orbetello, cittadina di origine etrusca famosa per la sua splendida Laguna, oasi protetta dal WWF. Separata dal mare da due strisce di terra lunghe circa 6 chilometri, i Tomboli della Giannella e della Feniglia, caratterizzati da lunghe spiagge sabbiose, pinete e macchia mediterranea, l’oasi naturale di Orbetello accoglie oltre 200 specie di uccelli. Qui infatti è possibile vedere da vicino il maestoso fenicottero rosa, l’airone bianco e il cavaliere d’Italia che si possono osservare grazie a diverse postazioni e ad un centro di educazione ambientale. Per ammirare tutta la bellezza di Orbetello e della sua Laguna è consigliato salire al Convento dei Passionisti o a Punta Telegrafo, il punto più panoramico del Monte Argentario, da cui si ha una vista davvero mozzafiato. Da qui si possono vedere l’isola d’Elba, le isole del Giglio e di Giannutri e Montecristo e in giornate particolarmente serene si può ammirare persino la Corsica.

Porto Santo Stefano e Porto Ercole I due principali centri abitativi di Monte Argentario sono Porto Santo Stefano e Porto Ercole, due antichi borghi di pescatori affacciati sul mare. Il primo, che è anche il capoluogo, ha un aspetto più moderno con le case colorate sul porto e il meraviglioso lungomare progettato dal designer Giorgetto Giugiaro. A dominare il paese la Fortezza Spagnola, costruita tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento a difesa del porto dagli attacchi dei pirati. Inoltre da Porto Santo Stefano partono i traghetti per raggiungere le isole del Giglio e di Giannutri. Sempre al porto nel tardo pomeriggio è possibile assistere al rito del rientro dei pescatori con lo sbarco del pesce che è possibile assaggiare in uno dei tanti ristorantini del posto. Se si è in zona vale la pena fermarsi a mangiare alla trattoria Lo Sfizio 2.0 che offre una cucina tipica e ricercata e una terrazza panoramica sul mare.

Porto Ercole mantiene invece ancora intatto l’aspetto di un vecchio porticciolo e forse per questo è stato insignito del titolo “Uno dei borghi più belli d’Italia”. Il paese vecchio, a cui si accede tramite Porta Pisana, è ancora racchiuso dalla cinta muraria ed è un susseguirsi di vicoli e piccole stradine che conducono a piazza Santa Barbara che affaccia proprio sul porto. Anche qui, come a Porto Santo Stefano, spiccano poi le imponenti fortificazione spagnole costruite per difendere lo Stato dei Presidi: Forte Filippo, Forte Stella e la Rocca che offrono una meravigliosa vista sul mare. A Porto Ercole è legata infine la leggenda che narra la morte di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, dopo un naufragio davanti alle coste del Monte Argentario.
Un angolo di Toscana unico per un viaggio ricco di storia, mare e natura in uno dei promontori più belli d’Italia.