
Flavio Campagna, in arte Kampah o anche F CK, è un regista, pittore, designer, illustratore, fotografo e stencil artist di fama internazionale. Nel corso della sua lunga carriera professionale è riuscito a piantare i semi dell’arte e della comunicazione visiva in ogni parte del mondo: da Roma a Los Angeles, da Londra ad Amsterdam, da Bali a Sydney, senza mai fermarsi. La sua arte ma soprattutto la sua vita, sono sempre stati incentrati sull’importanza del viaggio ai fini della scoperta di mondi sconfinati, lontanissimi e al contempo stimolanti, che aprono nuove frontiere per lo spirito e che lasciano impronte indelebili per la creazione di nuove forme espressive.
Durante il mese di agosto la città di Parma tende a svuotarsi; molti negozi chiudono e vanno in ferie; alcuni preferiscono il mare, altri la montagna. I residenti vanno via, mentre i turisti arrivano in città con lo zainetto in spalla, berrettino e tanta voglia di conoscere e scoprire il territorio.

Flavio è nato proprio lì, tra Piazzale Inzani e l’Oltretorrente e quindi conosce bene la sua città e quelle dinamiche. Anche quest’anno ha deciso di partire per esplorare nuovi territori. Quest’anno, però, a differenza degli altri anni, ha optato per lo stivale; vuole esplorare l’Italia e le sue bellezze. Saluta l’amico Emilio Restoni, proprietario del ristorante OPERAVIVA; divenuto ormai un vero e proprio circolo culturale nel cuore della città, da un bacio a mamma Pina, e infine carica di valigie il suo scooter Suzuki Burgman400 e parte alla volte di un viaggio esplorativo lungo lo stivale all’insegna dell’arte e dell’amicizia che da Parma ha toccato città come Sarzana, Pontremoli, Roma, Maratea, Ortigia, Marsala, Petrosino, Mazara del Vallo, Favara, Marsala, Palermo, Livorno, per concludersi nuovamente a Parma.
Un percorso di quasi 2000 km a bordo di uno scooter che ha portato all’incontro di nuove e vecchie amicizie e alla riscoperta di opere che hanno lasciato un solco indelebile nel suo percorso professionale; Steve Reeves “Cinecittà” a Roma, Battiato “Povera Patria” a Petrosino, Putin “Put In The Trash” a Favara alla FARM Cultural Park.
Il suo viaggio comincia dagli Appennini con i tornanti del Passo della Cisa. Dopo aver trascorso una giornata in piscina con gli amici di sempre e una cena deliziosa alla Locanda dell’Angelo dell’amico Chef stellato Mauro Ricciardi. La mattina seguente si mette subito in marcia e riparte alla volta di Roma; “percorrendo la mitica Aurelia del film ‘Il Sorpasso’”, ricorda Flavio. Saluta alcuni amici del suo giro pubblicitario televisivo romano che lo accolgono a braccia aperte e brindano allegramente alla nuova avventura. “Partenza serale per una cena “privilegiata” nella terrazza romana del grande genio e Artista Riccardo Mannelli e di sua moglie Diana, di cui mi pregio di godere della stima e amicizia, che mi coccolano con una tartare di carne fatta dal Maestro in persona e delle prelibatezze argentine di Diana, il tutto coronato da ottimo vino e tante tantissime chiacchiere leggendarie storico artistiche sui nostri miti di sempre tra cui Pazienza e Schifano” –precisa Flavio che aggiunge inoltre- “Con Riccardo discutiamo e mi mostra anche i disegni e dipinti che sta preparando da portare a Parma il 28 Settembre, in occasione di una sua piccola ma prestigiosa Mostra, per la prima volta nella città Ducale, presso gli spazi del suddetto Ristorante Opera Viva, di cui vado molto fiero”.

Terminata la colazione a San Giovanni a Roma, decide di lasciarsi alle spalle le imponenti statue che sovrastano la città in odor di santità, si rimette lo zaino in spalla e riparte. Lungo la strada si trova di fronte ai suoi occhi il cartello che indica la Costa Amalfitana, meta turistica per eccellenza. Flavio ricorda che era “la meta turistica italiana più ambita dagli Americani conosciuti negli anni della mia permanenza in California e purtroppo mai visitata da me prima… come dire di no ad una così pittoresca deviazione in questo mio viaggio verso la bellezza?”. Decide quindi di girare con la moto e ammirare i suggestivi panorami, gli scorci, gli strapiombi che gli riportano alla mente l’ormai desueta Dolce Vita Italiana.

Arrivato a Matera, Flavio arriva nel suo modesto BnB in mezzo alla natura a strapiombo sul mare; “mi tuffo nell’acqua per un bagno di mezzanotte, solo e nudo sotto una luna triste e solitaria e nuotando con piacere circondato dai suoi riflessi purpurei. Sono in pace col mondo ed il suo universo, e contento di farne sempre parte”.

Si sveglia all’alba e riparte a bordo del suo scooter per imbarcarsi a bordo del traghetto che lo porterà in Sicilia. Giunto a Messina, si dirige alla volta di Ortigia per raggiungere l’amico Marco Zuccarello e la neo moglie Lorena D’Ercole, proprietari di un locale e organizzatori dell’Ortigia Sound Music Festival. “Mi perdo per qualche giorno tra quei vicoletti e quei sapori così tradizionali e pittoreschi, coccolato da Marco e Lorena che fanno a gara per rendermi il soggiorno il più piacevole possibile. La cucina e il bar del loro locale sono impeccabili e di livello internazionale, e mi trattano tutti come la “star” di turno, grazie all’introduzione dell’amico Riccardo Mannelli incontro anche il giornalista locale Carmelo Maiorca fondatore del giornale satirico siciliano “L’Isola dei Cani”.

Dopo una giornata trascorsa in spiaggia, Flavio decide di visitare Pachino; città ben nota per il pomodoro che delizia il palato e le tavole di molti italiani. Strade deserte, aride, sterili di nuvole e contornate da piccoli arbusti spinosi che prepotentemente si nascondono tra le sterpaglie. Una ripida discesa si rivela fatale; Flavio tira il freno per cercare in tutti i modi di rallentare la sua corsa ma lo scooter si piega su se stesso e scivola rovinosamente sull’asfalto. La caduta è inevitabile. Il piede si schiaccia e il ginocchio si graffia vistosamente.

I pensieri che balenano nella mente di Flavio sono tanti e lui ricorda quel momento così: “i pensieri che mi vorticano nella testa mentre cado…tra cui…”vacanza finita”…”scooter da buttare”…”e ora cosa faccio?”, ma soprattutto, “cosa dico a chi mi diceva di viaggiare più…riparato?” Sono infatti rimasto in infradito e costume da bagno, ancora bagnato dal mio recente relax sulla spiaggia vicina, e mi trovo improvvisamente coricato a terra con lo scooter sul piede e il sole che picchia sulla mia faccia”.

Alcuni passanti lo soccorrono e gli prestano le prime cure. Il viaggio in Sicilia prosegue in direzione Marsala; “quella che passa da Catania e arriva a Palermo, sono paesaggi infiniti e mozzafiato, spettacolari quasi quanto quelli dei vecchi classici film western americani, mi ricordano il Messico e la bassa California, è un vero piacere poterli ammirare sfrecciando sul mio scooter ai 120km all’ora, 360 gradi di vista all’ aria aperta, padrone del mio piccolo mezzo e della mia strada”, racconta Flavio.


Giunto a Marsala, si incontra con una squadra di lavoro con la quale inizia a gettare le basi per un libro sulla sua vita che servirà ad implementare la sua mostra presso la città di Parma nel 2020 quando sarà Capitale della Cultura Italiana. Marsala è una città florida sotto il profilo artistico e culturale per Flavio Kampah Campagna; un piccolo paradiso che si affaccia sul mare, filtrato dalle carezze del tempo e dal profumo dei fiori trasportati dal vento. Flavio racconta così il suo secondo soggiorno a Marsala dopo aver trascorso un breve periodo a Favara: “Questa volta al mio ritorno vengo ospitato proprio nella dependance della villa con piscina di Mariapia Culicchia, la gentile e generosa proprietaria della villa, che si prodiga nel portarmi e mostrarmi la “sua” bellissima Mazara del Vallo e in visita ad una sua proprietà di famiglia, dove mi annuncia voler fondare un Atelier d’Artista dedicato alle mie opere e miei lavori, da completare nel più breve tempo possibile e trasformarlo in un luogo di ritrovo per Artisti mondiali, nonchè una mia galleria e residenza artistica da cui poter creare e vendere mie opere, in un futuro prossimo a venir”.

Dopo aver realizzato a Marsala la video-intervista per il suo progetto, si dirige a Favara dall’architetto Michele Vitello, tra i fondatori insieme ad Andrea Bartoli e Florinda Saieva della FARM; luogo artistico di ritrovo che attira Artisti da tutto il mondo e ricava i propri spazi all’interno di sette cortili antichi completamente ristrutturati. “Tra queste, unico rimasto da 5 anni intoccato, svetta il mio PUT IN THE TRASH …due muri uno di fronte all’altro, dove nel primo ho dipinto un enorme cassonetto della spazzatura verde con tanto di cartello di divieto di sosta, e dietro, nell’altro muro, la faccia enorme di Putin che per effetto prospettico sembra uscire dal cassonetto, PUT IN THE TRASH, appunto” – racconta Flavio, che aggiunge- “sono stato invitato da Farm cinque anni fa per fare una delle mie creazioni ma nessuno forse si aspettava quanto potente attrazione sarebbe diventata”.
Vengono rinvenuti, in perfetto stato di conservazione, gli stencil di Bukowski che Flavio Kampah aveva utilizzato anni prima. Decidono allora che è arrivato il momento di realizzare una nuova opera nel poco tempo di cui dispongono; Flavio si arma di pazienza, matita, taglierino e sulla parete di quella camera da letto raffigura il volto di Bukowski e per completare l’opera aggiunge il volto di Claudia Cardinale nella parte opposta. Gli è stato inoltre offerto di tornare a Favara per la realizzazione di una nuova parete nel prestigioso Alba Palace Hotel.

Terminato il lavoro a Favara, ritorna a Marsala per ultimare i lavori del progetto a cui sta lavorando, salutare gli amici e infine rimettersi in marcia alla volta di Parma: “un’ultima corsa in scooter fino a Palermo mi porterà dopo 17 ore di traversata a Livorno e da qui a Parma, di nuovo sul mio fedele scooter a ritrovare gli amici che mi aspettano nel mio mitico Piazzale Inzani e al nostro ristorante Opera Viva. Posso finalmente considerarmi soddisfatto del mio viaggio/vacanza, ripartire e tornare in…patria, ho fatto già tantissimo in pochissimo tempo e tanti impegni preparativi per la mia mostra mi aspettano, quanto Parma sarà la Capitale della Cultura Italiana e già carica di aspettative ma anche di recensioni internazionali favorevoli”.