Una vacanza fra mare e monti, in tutto relax, ma con tante cose belle da fare e da vedere? Allora la Cantabria è un’ottima meta. Si trova nella costa nord della Spagna, confina a est coi Paesi Baschi, a sud con Castiglia e León, a ovest con le Asturie e a nord con il mare Cantabrico, dal quale arrivano le famose acciughe che stanno spopolando sulle tavole di mezzo mondo.
Amata da chi pratica sport acquatici, questa regione lo è anche da chi cerca gli aspetti naturalistici. Qui si trova il Parco Nazionale dei Picos de Europa (che condivide con le Asturie e la Provincia di León). Ma è anche la regione più ricca del mondo di siti archeologici del Paleolitico Superiore. Una curiosità: l’etimologia del nome della Cantabria, secondo molti esperti, è di origine celtica, e deriva dalla radice cant – che significa “roccia” o “pietra”, e il suffisso -abr, usato frequentemente nelle regioni celtiche. Quindi si presume che “cántabro” significhi “paese che abita nelle montagne”.
Ma non si pensa ai monti, anche se vicinissimi, quando si arriva alla capitale Santander, una città portuale che si affaccia sul Golfo di Biscaglia, meta prediletta dei surfisti di tutto il mondo.
Merita almeno un paio di giorni, e cominciamo a scoprirne il centro storico: la parte antica fu distrutta da un incendio nel 1941, quindi fu ricostruita. Oggi si ammirano gli edifici signorili, i palazzi e, tappa davvero interessante, il mercato dell’Esperanza, noto per la qualità del pesce fresco che si vende. Poi c’è l’aspetto più legato al mare, con la zona balneare di “El Sardinero” (con le sue spiagge fra le quali quella del cammello, con una roccia che ricorda questo animale, e quella di La Concha), il faro di Cabo Major, e il Palacio de la Magdalena, sull’omonima penisola, un’area naturale in cui nel punto più alto si trova la reggia, antica residenza estiva dei reali spagnoli.

È un’area di circa 25 ettari, se non si vuole camminare ci si può andare con un trenino turistico. Merita poi una visita il Centro Botín, disegnato da Renzo Piano, uno spazio per lo sviluppo della creatività attraverso l’arte e la cultura, con mostre, concerti e passerelle sulla baia.
Santander ha un entroterra tutto da esplorare, preferibilmente in auto (che si può noleggiare). Una gita di una giornata ci porterà alle grotte di “El Soplao”, per fare un salto indietro nel tempo. Le grotte sono una delle grandi meraviglie della geologia che custodiscono un autentico paradiso fatto di stalattiti e stalagmiti, e di “fogli” di calcite che pendono dalla volta creando suggestivi festoni. Il percorso è panoramico – impossibile non fermarsi per scattare foto – lungo la costa di Oyambre e le spiagge di Gerra, in direzione di Comillas (siamo a soli 50 km da Sandersen).
Spiccano “El Capricho”, un edificio progettato da Antoni Gaudi nel 1883, e stupisce per l’architettura eclettica con richiami musicali e alla natura. Nel giardino, una statua raffigura l’artista mentre ammira la sua opera. Vi sono poi il Palazzo di Sobrellano, in stile neo-gotico, e l’Università Pontificia, che domina tutta la località. A Comillas ci sono anche spiagge di sabbia fine, ideali per praticare sport acquatici. Vicino alla spiaggia si trova il Parco Naturale di Oyambre, un’ampia zona costiera con dune, scogliere, lagune e un estuario di enorme importanza dal punto di vista ornitologico.

Arriviamo poi alla “Neocueva de Altamira”, grotta patrimonio Unesco dal 1985. La grotta originale è chiusa al pubblico al fine di preservare i dipinti e quella che si può ammirare è una replica talmente ben fatta che la suggestione è completa. Restando ancora un po’ nel passato visitiamo il borgo medioevale di Santillana del Mar. Da questa località, dichiarata Monumento Nazionale, passa la variante nord del Cammino di Santiago e per raggiungerla i pellegrini dovevano attraversare le ría del Pas e di San Martín de la Arena.
La città è sorta attorno alla Collegiata di Santa María e sui lati delle sue pittoresche rúas (strade) lastricate, sorgono edifici nobiliari costruiti per la maggior parte tra i secoli XIV e XVIII. Impossibile non fermarsi nei piccoli negozi che offrono anche specialità gastronomiche come le famose sardine cantabriche o i formaggi affumicati. Tra gli antichi edifici, è da vedere il palazzo dei Barreda-Bracho, costruito nel XVII secolo e trasformato in Parador de Turismo.
Un’altra giornata sarà dedicata alla scoperta della valle di Liébana (a un’ora e tre quarti dal Sandarsen), con la bella cittadina di Potes, nominata nel 2021 Capitale del turismo rurale e inserita nell’elenco dei borghi più belli della Spagna, con i suoi ponti e le sue torri che ci riportano indietro nel tempo.
Potes fu signoria dell’ infante Tello (XIV secolo), figlio del re Alfonso XI di Castiglia, e dal 1445 divenne proprietà del Marchese di Santillana e dei suoi discendenti, i duchi dell’Infantado. La Torre dell’Infantado, del XV secolo, è uno dei monumento principali.

Lasciamo questo lembo di affascinante passato per andare in montagna! La funivia del Parco nazionale “Picos de Europa” ci porta a 1.823 metri in soli 4 minuti, un vero paradiso per chi ama fare trekking e, d’inverno, per gli sciatori. Proseguendo nella gita, incontriamo un edificio suggestivo, il Monastero francescano di Santo Toribio de Liébana, dove si conserva la reliquia della “Lignum Crucis” e luogo di pellegrinaggio.
Prima di lasciare Santander impossibile non gustare un po’ di specialità locali. Per cena, si possono ordinare le tapas locali nei pressi di Plaza de Cañadío, che d’estate è super affollata fino a tardi, così come lo sono Calle del Medio e Calle Rio de la Pila. E prima di partire un po’ di shopping gastronomico: si acquistano specialità selezionate da Dona Tomasa (come le famose acciughe del Mar Cantabrico), si va al Mercado de la Esperanza dove si vendono carne, pesce, frutta e verdura e si prende un buon caffè al Mercade de l’ Este, la cui struttura risale al 1842.