È solo quando la strada improvvisamente discende, dopo aver oltrepassato Malgrate, che lo scenario appare in tutta la sua bellezza e i ricordi, come delle madeleine, tornano alla memoria. Il lago di Lecco in tutto il suo splendore sulla destra e, di fronte, il Monte Resegone, dal celebre profilo a nove punte.
È allora che mi tornano mente immagini di corse in motorino per raggiungere il lago e… via, a veleggiare verso l’alto lago, dove la Breva e il Tivano soffiano forte e fanno beccheggiare le vele spiegate. Chissà se anche il Manzoni aveva le sue madeleine. Fatto certo è che Lecco, città in cui trascorse parte della sua giovinezza, gli rimase talmente tanto impressa nel cuore da sceglierla per ambientare il suo celeberrimo capolavoro I promessi sposi.

Villa Manzoni. Foto: Elena Barassi
Tutto ha inizio a Villa Manzoni, residenza estiva della famiglia, a lui tanto cara ma che fu costretto a vendere nel 1818. Oggi la villa, in una elegante struttura neoclassica, contornata da uno splendido giardino, nel quartiere Caleotto, è sede del Museo Manzoniano in cui accanto a cimeli, dipinti, stampe e le prime edizioni delle opere manzoniane, si ritrova parte degli arredi originali.
Una breve passeggiata, costeggiando la riva sinistra dell’Adda, porta direttamente al piccolo rione di Pescarenico, il villaggio di pescatori citato nel romanzo, dove poco resta del convento di Fra Cristoforo ma dove è d’obbligo una sosta nella chiesa dei santi Materno e Lucia per ammirare le rarissime composizioni plastiche in cera e cartapesta del Seicento e la Trinità del Cerano.

Uno scorcio dell’Adda da Pescarenico. Foto: Elena Barassi
Il borgo è teatro della celeberrima fuga di Renzo e Lucia con l’ausilio di Fra Cristoforo. E come non ricordare, allora, lo struggente passaggio “Addio monti sorgenti dall'acque ed elevati al cielo [….] Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!”. Sono le parole di Lucia e l’ accomiatarsi del Manzoni da luoghi a lui carissimi. Dalla riva si ammira in tutta la sua bellezza il “ponte che ivi congiunge le due rive […] par che […] segni il punto in cui il lago cessa e l’Adda ricomincia”. È il ponte Azzone Visconti, edificato tra il 1336 e 1338, unico accesso a Lecco a quei tempi.

Il Ponte Azzoni Visconti da Pescarenico. Foto: Elena Barassi
Se alcuni luoghi descritti dal Manzoni sono realmente esistiti e facilmente ritrovabili anche oggi, molti altri sono frutto della sua fervida immaginazione o da questa sono stati rimodellati. Una manciata di chilometri ed ecco che si arriva alla Rocca di Vercurago dove vi sono i resti del presunto Castello dell’Innominato, a cui Don Rodrigo chiese aiuto per rapire Lucia. Oggi dell’inespugnabile fortezza rimane ben poco, ma sicuramente interessante da percorrere è la lunga scalinata scavata nella roccia.
Due sono invece i rioni che si contendono la casa di Lucia: quello di Olate ed Acquate, entrambi sulle pendici del Resegone. La presunta casa di Lucia nella frazione di Olate è designata da vari studiosi come il paese degli sposi. Attraverso un portale, decorato da un'Annunciazione cinquecentesca, si passa nel rustico cortiletto, dominato da una vecchia torre "colombera". La tradizione, però, ricorda un'altra casa di Lucia in via Resegone, nella frazione di Acquate, dove oggi si trova un'antica trattoria e dal cui cortile si osserva chiaramente la collina del Palazzotto di Don Rodrigo, sul promontorio dello Zucco a cui si arriva imboccando una "viuzza a chiocciola" che porta fino alla piccola spianata antistante. Non sapremo mai la verità, semmai ne esistesse una…
Non solo Promessi sposi

Il lungolago di Lecco. Foto: Elena Barassi
Immancabile, prima di scoprire le piccole perle del Lario, una passeggiata nel centro storico di Lecco e sul lungolago dove il San Martino, la Grigna e il Resegone si specchiano nelle acque spesso increspate dai venti. Un caffè veloce alla Cannottieri, che dal 1895 arruola generazioni di campioni di canotaggio e canoa, per ammirare il lago in un silenzio rotto solo dal tonfo dei remi o delle pagaie e dal fruscio delle imbarcazioni che scivolano leggere sull’acqua. Aguzzate la vista perché può capitare di vedere su una di queste imbarcazioni il pluricampione azzurro, Antonio Rossi che qui è nato. I ritmi del lago sono lenti e con tutta calma si arriva dal lungolago in piazza XX Settembre, dove si erge la trecentesca Torre Viscontea, unica parte delle fortificazioni sopravvissuta integra dagli abbattimenti decretati alla fine del XVIII secolo. Qui si scopre il piccolo museo della montagna dove si rivivono le grandi imprese di Riccardo Cassin e dei celebri Ragni di Lecco, protagonisti di numerose imprese sulle più alte cime del mondo.
La magia dei piccoli borghi

Vista da Villa Monastero. Foto: Elena Barassi
Prima di lasciare questi luoghi, una gita a Varenna, piccolo villaggio arroccato al monte, proprio su nel centro del ramo lecchese del Lario, che fronteggia la celebre Bellagio, incanta per la vista magnifica e la bellezza dei luoghi. La sorpresa sono le splendide ville che dominano il territorio caratterizzate da giardini botanici in cui spiccano varietà tropicali rare e preziose. Un panorama mozzafiato lo si può ammirare da Villa Monastero, eclettico edificio di fine ‘800, antico convento prima e dimora patrizia in seguito, spesso utilizzata come location per servizi di moda. All’interno si alternano sale barocche e arazzi Gobelin, all’esterno un giardino costruito a terrazzamenti che si estende per ben due chilometri.
Da scoprire lentamente anche la romantica Passeggiata degli innamorati che collega il centro del villaggio con Olivedo, punto di partenza ideale per una gita in aliscafo. Di ritorno verso Lecco, gli appassionati biker non possono perdere una visita al Museo Moto Guzzi, il tempio della moto made in italy, che contiene oltre ad interessanti prototipi anche tutte le moto da corsa realizzate.
È ormai giunta l’ora del tramonto. Niente di meglio che ammirarlo dalle rive di Mandello del Lario, comodamente seduti di fianco all’imbarcadero di stile liberty e con alle spalle gli imponenti torrioni della Grigna.
Shopping tra sapori (e non solo..)
Lario
Terrealte, un consorzio che riunisce 32 aziende agricole ed agrituristiche sul territorio. Per concedersi una pausa rigenerante o per acquistare prodotti di eccellenza, dai celebri caprini, sia passati che freschi, ai formaggi della Valsassina, passando per le bollicine del lago al miele di lampone.
Pescarenico
Pescheria da Ceko (Piazza Era 8, Pescarenico) il meglio dei pesci lacustri, dagli agoni ai lavarelli, dal pesce persico ai celebri missoltini, gli agoni essicati, tipici della zona.
Barzio in Valsassina
Pasticceria Passoni a Barzio in Valsassina, per gustare i tipici caviadini, biscotti che vantano una tradizione che ha origini nel ‘600.
Lecco
Se vi state avvicinando al giorno del fatidico sì, vale la pena una visita all'atelier Antonio Riva, lo stilista che ha firmato l'abito da sposa di Michelle Hunziker, in via Aspromonte 2, a Lecco.
Dove dormire
Malgrate
Hotel Griso a Malgrate, subito prima del Ponte Nuovo, una vista spettacolare sul lago, sul Resegone e sul San Martino, da 160 € a camera a notte compresa colazione.
Varenna
Hotel Villa Cipressi, una tra le più belle ville storiche del lago, vista scenografica e splendido giardino botanico con piante di rara bellezza, da 190 € a notte a camera, colazione compresa.
Dove mangiare
Varenna
Ristorante Vecchia Varenna, mura del 1400 e una terrazza pied dans l’eau. Cucina con pesce di lago rivisitato, si cena con 35 € + i vini.
Frazione Maggiana
Osteria Sale e Tabacchi: locali accoglienti per gustrare la tradizione lariana a base di pesce di lago, si cena con 35 € + i vini.
Frazione Maggianico
Osteria Olga, atmosfera moderna per provare i tipici misultitt e i formaggi della Valsassina, si cena con 35 euro + vini.
Un autunno con Renzo e Lucia
Lecco città dei Promessi sposi, 18 ottobre – fine novembre
Vivere il territorio lecchese attraverso le parole di Alessandro Manzoni in modo creativo e sostenibile. Cinquanta eventi tra concerti, conferenze, spettacoli teatrali, mostre, visite guidate, seminari e laboratori didattici.
I weekend dei sapori d'autunno in Alta Valsassina, 8 ottobre – 30 novembre
Fino a fine novembre i ristoranti e gli agriturismi dell'Alta Valsassina invitano a visitare il territorio e ad assaporarne i gusti autunnali, in una rassegna gastronomica che copre tutti i weekend di ottobre e novembre. Menù a partire da 20 euro. Agenzia di Sviluppo Turistico Alta Valsassina.
Ad accogliere gli ospiti e Renzo in persona che vi giuiderà in un viaggio per rivivere insieme gli aneddoti del romanzo, attraverso profumi, canti e balli di quell'epoca così lontana eppure dalle tematiche così attuali. Un menù manzoniano studiato nei minimi dettagli al ristorante Antico Borgo della Madonnina in Via Lecco, Annone Brianza.
Info : Provincia di Lecco Ufficio Informazioni Turistiche Tel. 0341295720, ti.occel.aicnivorp @omsirut.ofni – www.lakecomo.com.