Chi negli ultimi tre anni si è affezionato all’Osteria Carlina nel West Village potrebbe trovarsi disorientato.
Al numero 11 di Varick Street, poco più di 10 blocchi sotto al locale al 455 di Hudson Street, ha aperto da pochi giorni un secondo Osteria Carlina, il locale di Moreno Cerutti e della moglie Christina. Due ristoranti vicini, ma diversi tra loro.
La nuova location nel cuore di Tribeca (proprio di fronte alla stazione dei vigili del fuoco del film Ghostbuster) è nata con l’intenzione di diversificarsi dal primo ristorante inaugurato subito dopo lo scoppio della pandemia.

Gli spazi, innanzitutto, sono raddoppiati (50 coperti contro 25) e anche il menù, con il passare dei mesi, si staccherà da quello originario. L’Osteria Carlina di Varick Street ha inoltre sulla carta una ricca selezione di liquori e cocktail, mentre ad Hudson Street il cibo può essere accompagnato soltanto da vino e birra.
Ciò che non cambia, però, sono le fondamenta piemontesi alla base della proposta culinaria. Battuta di Fassona, vitello tonnato, agnolotti della tradizione, Barolo e amaretti. Il tutto da gustare tra le mura di un locale ristrutturato con cura. A dominare è il contrasto di colore tra l’azzurro degli interni e il legno degli arredi, mentre il pavimento è un mosaico di tasselli bianchi e color mattone.
Moreno, che gestisce il locale grazie all’aiuto indispensabile di uno staff attento e preparato e del socio Alessandro Bandini (con cui ha aperto Bar Mario a Brooklyn), dopo solo qualche giorno dall’opening guarda già i tavoli della nuova Osteria Carlina riempirsi di clienti. “Nel weekend riusciamo a fare anche 3 giri, mettendo a sedere circa 150 persone”, racconta soddisfatto.
Ben in mostra al centro del ristorante è appesa una riproduzione stilizzata di Piazza Carlina, l’angolo di Torino a cui Cerutti si è ispirato. “In realtà si chiamerebbe piazza Carlo Emanuele II – spiega Moreno – ma tutti da noi la conoscono come Carlina, perché il principe da cui ha preso il nome era famoso per i suoi modi effeminati”.

Lui e la moglie si sono conosciuti a New York nel 2017. “È stato un colpo di fulmine. L’ho vista al tavolo di un ristorante e mi sono innamorato. Mi ricordo perfettamente il giorno: era l’8 dicembre”. Stanno insieme due anni, poi si sposano e iniziano a pensare ad un’attività insieme. Nel 2020 aprono il primo Osteria Carlina e oggi, nonostante il covid e le difficoltà che il mondo della ristorazione sta affrontando, sono riusciti a espandersi.
“Ci sono delle criticità evidenti per chi in questo momento storico decide di entrare in questo settore – sottolinea Moreno – il personale è difficile da trovare e ancor di più da tenere e le materie prime stanno raggiungendo costi spaventosi. Faccio un esempio: siamo stati costretti a togliere la milanese dal menù, perché la carne era troppo cara e non riuscivamo a far tornare i conti”.
Cerutti però è un imprenditore ambizioso: la sua idea è quella di aprire altri due locali, uno a Detroit e l’altro a Torino, la città a cui pensa ogni giorno. “Sono le nostre due case, la mia e quella di mia moglie. È buffo perché nel 1998 c’è stato persino il gemellaggio tra i due centri, che oggi sono uniti da un trattato firmato per rafforzare i rapporti, facilitare la promozione internazionale e promuovere lo scambio tra il Piemonte e il Michigan”.
Intanto, però, Moreno e Christina rimangono a New York. Ci sono due locali da portare avanti e un numero di clienti sempre in crescita. “Le nostre due opzioni sono vicine tra loro, perché l’idea è quella che gli ospiti possano decidere, in base al tipo di esperienza che vogliono fare, di entrare in uno piuttosto che nell’altro. Osteria Carlina è aperta a tutti. Chi vuole immergersi nella cultura piemontese, ora sa dove trovarci”.