Dunnington Bartholow & Miller LLP, lo studio legale con sede a New York che la settimana scorsa ha festeggiato cento anni di attività, ha da poco un nuovo collaboratore: lo studio legale Ghia.
Con oltre mezzo secolo di esperienza sulle spalle, Lucio Ghia, fondatore della law firm partito da Roma grazie alle grandi competenze in diritto commerciale e societario, è poi arrivato anche a Milano, dove ha aperto una sede che si occupa di diritto bancario e fallimentare.
Oggi, lo studio da lui ancora diretto è fra i più quotati in Italia nei settori di cui si occupa e lavora al fianco di imprese, banche, associazioni e università rappresentando, per gli elevati standard dei servizi, una realtà di assoluto prestigio.
La famiglia Ghia era al completo nello studio Dunnington al 230 di Park Avenue, per presenziare all’evento “Proving Italian Law in U.S.” e celebrare ufficialmente il rapporto di collaborazione professionale con Dunnington.
Una collaborazione, quella tra i due studi, utile a creare un ponte tra Italia e Stati Uniti: lo stesso che da anni condiziona in positivo le relazioni diplomatiche e commerciali tra i due paesi. A introdurre l’evento è stato il Presidente de La Voce di New York Giampaolo Pioli.
L’avvocato Nicola Tegoni, co-chair dell’Italy Desk a Dunnington, ha poi ricordato l’importanza degli scambi da un lato all’altro dell’Atlantico, sottolineando il valore del lavoro svolto in Italia da Ghia, che nella persona dell’avvocato Lucio Ghia partecipa anche ai lavori della United Nations Commission on Trade Law nei settori del commercio elettronico, dei nuovi strumenti finanziari e delle procedure concorsuali presso le sedi di New York e Vienna.
Davanti a lui un pubblico di avvocati, giornalisti, membri delle istituzioni, professionisti e studenti di legge, che hanno avuto la possibilità di incontrare e confrontarsi con chi, la professione dei loro sogni, la esercita da anni con grande successo.
“È impossibile resistere all’attrazione degli avvocati di Dunnington – ha ricordato scherzando Ghia – quando siamo entrati in contatto e abbiamo deciso di lavorare insieme non abbiamo esitato”.
Due realtà, Dunnington e Ghia, che metteranno a reciproca disposizione le conoscenze e le competenze acquisite in anni di servizio. Una fusione di diritti, italiano e americano, che trova un’esplicazione diretta nella guida presentata dall’Italy Desk di Dunnington attraverso le parole del partner Raymond J. Dowd. Un piccolo volume in cui sono raccolte sentenze di tribunali americani che fanno riferimento al diritto italiano.
Nessuno, fino ad ora, aveva mai realizzato un’indagine empirica su come i tribunali statunitensi avessero applicato il diritto italiano nel corso degli anni. Alcune decisioni sono curiosità storiche, altre possono avere un significato pratico. Il manuale descrive e racconta l’evoluzione dell’approccio al diritto straniero, con l’obiettivo, perché no, di rappresentare anche una guida pratica per chi fosse interessato.
Una contaminazione del diritto che in molti non conoscono e che sta alla base del connubio tra Dunnington e Ghia. L’unione fa la forza, anche a 6.000 chilometri di distanza.