E’ scomparso Eugenio Magnani che per anni, a cavallo tra il XX e XXI secolo, era stato il direttore a New York e per tutti gli USA dell’ENIT, l’Ente Nazionale del Turismo. Sconfitto da una lunga malattia, negli ultimi mesi era tornato in Liguria. Negli ultimi anni aveva continuato ad operare nella promozione del turismo con un’azienda privata, e infatti continuava a frequentare spesso New York per lavoro. Magnani era membro del GEI, il Gruppo esponenti italiani di New York.
Magnani era nato a Ventimiglia e la sua Liguria era spesso stata al centro delle sue attività organizzate con celebri conferenze-promozionali negli uffici dell’ENIT al Rockefeller Center, in cui partecipavano molti giornalisti di settore delle maggiori testate americane. Praticamente sotto la sua guida l’ufficio ENIT degli USA-Canada aveva conosciuto il massimo sviluppo e moltissime Regioni e province italiane ebbero l’opportunità durante la sua dirigenza di poter stabilire contatti operativi con i maggiori esponenti del settore turistico USA per poter attirare il turismo americano in Italia. Tutti gli italiani da anni a New York si ricordano le grandi feste di Natale in cui molti connazionali si ritrovavano all’ENIT i cui uffici sovrastavano dal grattacielo la tradizionale accensione dell’albero di Natale al Rockefeller Center.
Prima di dirigere l’ENIT dagli uffici di Manhattan e quindi per tutto il Nord America, era stato Direttore dell’Agenzia del Turismo Italiana a Londra. Aveva anche ricoperto l’incarico di Capo Staff presso il Ministero del Turismo.
La sua città, Ventimiglia, lo aveva celebrato nel 2009 assegnandogli il prestigioso premio “San Segundin d’Argentu”.
Eugenio Magnani lascia la moglie Grazia e tre figli: Lorenzo, Giulia e Alex.
Qui sotto un ricordo di chi lavorò affianco di Eugenio Magnani quando era la vice console d’Italia a New York.
Il sorriso dell’accoglienza
Tra i ricordi più vividi che conservo della mia esperienza newyorkese c’è sicuramente una serata da San Domenico dell’amico Tony May per presentare la nuova campagna promozionale dell’Italia ideata dall’Enit. Era la prima volta che incontravo Eugenio Magnani, che era in quel periodo direttore generale dell’ENIT a Roma. Ricordo ancora il suo sorriso e la sua affabilità. Era difficile non diventargli subito amica.
Quella sera a cena aveva riunito giornalisti e addetti ai lavori nel settore turismo. Io ero in rappresentanza del Consolato. Eugenio prende il microfono e inizia la sua presentazione. Una presentazione effervescente, dinamica e che metteva immediatamente di buon umore. E lancia il video dal titolo “Il sorriso dell’accoglienza”, tante immagini di posti bellissimi, ma soprattutto di tanti italiani allegri, sorridenti ed accoglienti. Questa era l’Italia che amava Eugenio e che secondo lui era il punto forte del nostro Paese.
Il sorriso ha una forza straordinaria e contagiosa: i turisti non vengono in Italia solo per i luoghi meravigliosi e il cibo prelibato. Il sorriso dell’accoglienza è il segreto del successo dell’Italia come destinazione turistica. E poi, come un presentatore super esperto, un Pippo Baudo del turismo, mi diede la parola. And now Ladies and Gentlemen, the most beautiful smile in New York, the Vice Consul Lucia Pasqualini. Da quella sera ogni volta che partecipavo ad un evento con lui, Eugenio mi presentava così, the most beautiful smile in New York. Prima di allora non avevo mai compreso la forza di un sorriso e del mio sorriso in particolare. Eugenio mi ha aperto un mondo su me stessa e sugli altri. Di questo gli sarò sempre grata.
Ogni evento con lui era pura gioia. Da quel momento ho iniziato a riflettere sul potere del sorriso e ad usarlo in tante situazioni spiacevoli che capitano frequentemente mentre si fa la fila supermercato o in un ufficio. Ricordo una volta in una stazione della metropolitana a downtown. Chiedo alla signora al desk dove dovessi uscire e lei mi rispose in maniera svogliata. Ringraziai per l’inutile e sgraziata risposta con un sorriso smagliante e incredibilmente la signora diventò immediatamente più gentile e mi aiutò. Ebbi la prova che Eugenio aveva ragione e che un sorriso risolve tante situazioni. New York senza Eugenio non avrebbe avuto lo stesso impatto su me stessa.
Avrei dovuto scriverti queste cose prima, caro Eugenio. Lo faccio ora ringraziandoti per quanto mi hai donato e per Grazia, donna straordinaria che ti è stata sempre accanto. Eravate meravigliosi insieme. Voglio ricordarti con questa foto con la cara Lisa. Ci mancherai caro Eugenio, mancherai a tante persone.
Lucia Pasqualini, Console d’Italia a Guangzhou, Cina