Nel mio intervento per dichiarazione di voto a nome del mio Gruppo parlamentare ho sottolineato come sia “importante analizzare la storia non secondo i nostri gusti o secondo le nostre ideologie, ma secondo i criteri di una ricerca scientifica rigorosa, perché diversamente si cadrebbe nel relativismo culturale dove ciascuno racconta la sua ragione”.
Ho fatto notare che “la “cancel culture” si pone l’obiettivo di difendere tutte le diversità e tutte le minoranze, ed anzi definisce una ricchezza la biodiversità e le diversità culturali come il “gender”, ma poi è totalmente intollerante delle diversità di persone o popoli che sono “diversi” dai loro principi ideologici.
Ho detto che “i diversi popoli, le diverse storie, le diverse identità sono valori da rispettare e da difendere e non da cancellare”, sottolineando che “l’Italia e gli italiani chiedono di non essere discriminati attraverso l’espulsione della loro cultura e storia dalla vita degli USA, come nessuna cultura deve essere criminalizzata, perché allora ci sarebbero motivi per criminalizzarle tutte”.
Ho chiesto che “il Parlamento italiano difenda la nostra patria e la nostra dignità e quella degli italiani all’estero” ringraziando “le organizzazioni degli italiani in America che si sono battute per difendere il nostro cultural heritage, un attaccamento alla Madrepatria di cui le Istituzioni nazionali devono tenere debitamente conto: un esempio di Amore verso l’Italia che tutti dovremmo riscoprire!”
Infine, ringraziando tutti i Colleghi, ho rivolgo al Parlamento italiano un appassionato appello ad approvare la Mozione, frutto di un lavoro ampiamente condiviso, ed ho chiesto che “una delegazione ufficiale del Parlamento si rechi negli USA alla celebrazione del Columbus day, e che si vada oltre le diversità politiche per poter essere una sola voce a sostegno dell’italianità e di quanti hanno scelto di vivere in un grande Paese come gli USA, baluardo di pluralismo, di democrazia e di libertà”.”