CANTON\ aise\ – “Sto qui e mi sento al sicuro e sicura che la Cina conterrà il virus”. È quanto ha affermato Lucia Pasqualini, console generale d’Italia a Guangzhou, in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi (il 6 febbraio) al portale di informazione cinese Newsgd.com.
Nell’intervista, Pasqualini ha espresso la propria solidarietà e il proprio sostegno a tutte le persone che vivono nella provincia di Hubei e a tutti gli operatori sanitari che combattono contro il coronavirus.
“Sono contro ogni tipo di razzismo”
Su Internet è diventato virale un video in cui un italocinese per le strade di Firenze, con indosso una maschera e affianco un cartello che recita “Non sono un virus, sono un essere umano”, riceve abbracci entusiasti dai passanti.
Dallo scoppio dell’epidemia iniziata a Wuhan, sono stati segnalati diversi spiacevoli casi di discriminazione e violenza contro il popolo cinese.
“Le fobie e le paure stesse sono come una malattia diffusa da Internet e dai social media”, ha detto Pasqualini. “Sono contraria a qualsiasi tipo di razzismo. Molte persone, inclusa me, l’allenatore Fabio Cannavaro di Guangzhou Evergrande e il signor Marcello Lippi, ne sono rattristate”.
La console generale è convinta però che non si tratti di una discriminazione generale, bensì di poche persone ignoranti.
“Dovremmo lavorare insieme per creare maggiore comprensione tra i popoli”, ha detto.
Come ha sottolineato Lucia Pasqualini nel corso dell’intervista, non sono mancate attività a sostegno della popolazione cinese in Italia e contro la discriminazione. Il 6 febbraio, ad esempio, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto visita ad una scuola elementare a Roma frequentata da molti studenti cinesi e il primo ministro Giuseppe Conte ha bollato come “sciocche” osservazioni discriminatorie o azioni contro la Cina a causa dell’epidemia. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha lanciato su Twitter l’iniziativa “Abbraccia un cinese”, pubblicando un video in cui è lui stesso a farlo. Iniziativa che si è allargata a Napoli con un vero e proprio flash mob.
Questi episodi dimostrano i sentimenti amichevoli che l’Italia nutre nei confronti del popolo cinese. “Ne siamo molto contenti. Dobbiamo essere tranquilli, calmi, sostenere e non creare panico perché non è utile a nessuno”, ha aggiunto Lucia Pasqualini.
“La Cina supererà questo momento difficile”
Al fine di contenere la diffusione del coronavirus, il 23 gennaio scorso è stato deciso di chiudere la città di Wuhan, centro dell’epidemia. Tutti i trasporti pubblici, compresi autobus urbani, metropolitane, traghetti e autobus a lunga percorrenza, sono stati sospesi, così come i canali in uscita negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. Inoltre, i cittadini non possono lasciare la città senza un motivo specifico.
“Sono estremamente colpita dagli sforzi dell’autorità cinese per contenere il virus”, ha detto Lucia Pasqualini. “Non tutti i Paesi sono in grado di bloccare una città. Altri Paesi non sono in grado di fare una cosa simile”.
Lucia Pasqualini ha sottolineato che non tutti i Paesi sono tenuti a prendere questo tipo di decisioni, ma tutti devono lavorare insieme di fronte ad una minaccia sanitaria globale. Il Consolato italiano a Guangzhou ha collaborato sin dall’inizio con le autorità del Guangdong e ogni giorno riceve le ultime informazioni e istruzioni per i cittadini italiani nella provincia.
“Stiamo affrontando tutti insieme la stessa missione. E sono sicura che la Cina supererà questo momento così difficile”.
Infine, ma non per questo meno importante, Lucia Pasqualini ha espresso il suo sostegno sia alla Cina sia alla città di Wuhan e lo ha fatto in cinese: “Zhongguo jiayou, Wuhan jiayou!”, ovvero “Forza Cina, forza Wuhan!”. (aise)