È triste, ma non sorprendente, vedere che per distogliere l’attenzione dal vuoto assoluto nelle politiche per gli italiani all’estero e dai gravi passi indietro che si stanno facendo in tema di rappresentanza e di lingua e cultura, si usi sistematicamente il metodo della falsificazione delle posizioni degli altri creando casi mediatici destinati ad esplodere come bolle di sapone.
Il sottosegretario Ricardo Merlo con il ministro degli Esteri Enzo Moavero.
L’ultimo in ordine di tempo di “Italiachiamaitalia”, la nota gazzetta di propaganda al servizio del MAIE e del senatore Merlo (sottosegretario agli Esteri, ndr) , riguarda la cittadinanza e l’accusa fatta al PD di essere favorevole alla limitazione del riconoscimento a due generazioni. La bolla d’aria sarebbe poggiata su una mia dichiarazione, fatta durante l’assemblea del CGIE, in cui, come risulta dai resoconti delle agenzie e da un mio comunicato, mi sono soffermata su una serie di questioni, tra le quali la cittadinanza.
A titolo strettamente personale e come stimolo alla discussione, ho detto e penso che sia arrivato il momento di una riflessione organica relativa alla normativa sulla cittadinanza in vista di una riforma del sistema. Anche per evitare che la questione sia dilaniata e peggiorata a piacimento, come è accaduto di recente con il decreto Sicurezza per coloro che la richiedono per matrimonio. Una discussione da fare senza tabù e partendo dai diritti, come sono quelli di chi è nato in Italia e l’ha perduta solo perché emigrato. Ma, ripeto, si tratta di stimoli alla discussione e al confronto, di idee personali che riguardano me e non altri, che dunque non possono essere attribuite ufficialmente al partito nel quale milito.
Capisco come le idee possano dare inquietudine e spavento a chi, in mancanza di fatti, è costretto a costruire una linea politica sulle falsificazioni. Non sorprende quando la politica diventa caciara e propagandismo, ma è triste per la democrazia e per la dignità delle istituzioni.
Nata a Toronto, in Canada, da genitori italiani, ha conseguito la laurea in lingue (italiano e francese) e filosofia, master e PhD in letteratura francese presso l’Università di Toronto. Nel 2013 è stata eletta nelle liste del PD alla Camera dei Deputati nella ripartizione Nord-Centro America, poi riconfermata nel 2018. Nel 2022 è stata eletta, sempre con il PD, al Senato.
Discussion about this post