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Leroli, a New York l’abbigliamento femminile italiano attento all’ambiente

Il marchio è stato fondato dall'italiano Roberto Stefan e dalla compagna Liang Shi, ispirati dai colori, dalle immagini e dai profumi di Positano

Liliana RosanobyLiliana Rosano
Leroli, a New York l’abbigliamento femminile italiano attento all’ambiente

I fondatori di Leroli, Roberto Stefan e Liang Shi.

Time: 6 mins read
Alexa Top White Jacquard Dots Gabriella Skirt Sunset.

Sono i colori e la bellezza di Positano ad aver ispirato la prima collezione di Leroli, il nuovo brand di abiti femminili realizzati con tessuti sostenibili, eco-friendly,  fondato a Manhattan dall’italiano Roberto Stefan e dalla compagna Liang Shi. Coppia professionale  e nella vita, i due si sono conosciuti a Firenze e dopo una relazione a distanza, Roberto ha deciso di trasferirsi a New York due anni fa e cominciare questa nuova avventura con la creazione di un brand giovane, dinamico, particolarmente sensibile a tematiche come la sostenibilità.

Roberto Stefan, trentenne di Pescara ha un passato in aziende blasonate come Gucci e Fendi. Dopo aver lavorato come designer anche per Crosby&Howard, insieme alla moglie decide di tentare oltreoceano questa nuova avventura imprenditoriale. Liang, americana di Houston, vive a New York da sette anni ed è stata direttore creativo e web designer di aziende come Soma, Mind Body Green e Square.

Qualità e ricerca di timbro italiano, lusso sostenibile per una donna che non rinuncia alla sua femminilità ma neanche al rispetto per l’ambiente.

Coniugare moda e sostenibilità non è più solo un’esigenza ma un dovere per ogni nuova azienda che sta nascendo adesso. Per noi creare un brand sostenibile era ed è ogni giorno una condizione imprendiscibile. Essere sostenibili per noi significa, fare scelte responsabili per l’ambiente e la comunità, ridurre il più possibile i nostri sprechi ed utilizzare materiali eco friendly.

Avete appena debuttato sul mercato con la vostra prima collezione. Come nasce e cosa vi ha ispirato?
“L’ispirazione per la nostra prima collezione è arrivata nello stesso momento in cui io e mia moglie abbiamo deciso di creare Leroli. Liang ed io eravamo a Positano per il nostro viaggio di nozze ed eravamo totalmente affascinati dai colori, le immagini ed i profumi della città.

Abbiamo così deciso di tradurre tutto questo in una collezione di abbigliamento  che potesse raccontare di quei posti nei colori, modelli, tessuti e stampe personalizzate (da noi personalmente disegnate).

Liang ed io amiamo viaggiare e scoprire nuove città, per questo ogni futura collezione di Leroli sara’ inspirata ad una diversa citta’ o paese in cuoi ci recheremo per le nostre vacanze”.

Celene Dress Maiolica.

Come coniugare la moda con la sostenibilità?
“Coniugare moda e sostenibilità non è più solo un’esigenza ma un dovere per ogni nuova azienda che sta nascendo adesso. Per noi creare un brand sostenibile era ed è ogni giorno una condizione imprendiscibile. Essere sostenibili per noi significa, fare scelte responsabili per l’ambiente e la comunità, ridurre il più possibile i nostri sprechi ed utilizzare materiali eco friendly.

I tessuti che utilizziamo sono composti da fibre naturali (cotone organico, lino) o fibre innovative a base naturale come il Tencel ed il Cupro (no viscosa, no polyestere, no nylon od altre fibre sintetiche che danneggiano l’ambiente). Scegliamo i nostri fornitori selezionando quelli che promuovono pratiche con ridotto impatto ambientale o che hanno ufficiali certificazioni a riguardo. I nostri tessuti provengono dall’ Italia, Germania e Giappone, paesi sviluppati e noti per le loro restrittive regolazioni in tema ambientale e di diritto del lavoro.

Produciamo la nostra collezione a New York City presso una fabrica che visitiamo quotidianamente ed in cui possiamo sincerarci personalmente delle condizioni dei lavoratori ed essere sicuri che tutti i dipendenti percepiscano uno stipendio che rispetti i minimi salariali.

Il nostro packaging è interamente prodotto con materiali di carta riciclati e che possono essere riciclati a loro volta. Non utilizziamo buste o confezioni di plastica. I nostri documenti, le targhette degli indumenti e business cards sono tutti stampati su carta riciclata. Ci occupiamo personalmente di riciclare e smaltire i nostri materiali in modo corretto. Chiediamo al nostro fornitore del taglio di riconsegnarci i ritagli di tessuti per poterli riutilizzare come nastrini nel nostro packaging e per riciclarli propriamente servendoci di aziende che si occupano di smaltimento di tessuti”.

Chi è la donna che veste Leroli?
“La donna che veste Leroli è una donna che ama la qualità dei tessuti, i colori e le stampe uniche. La maggioranza dei brand sostenibili offrono prodotti molto sobri nei modelli e nei colori. Il nostro cliente non vuole sacrificare la sua femminilità e vuole giocare con colori e stampe divertenti. Il nostro cliente di riferimento vuole, inoltre, fare scelte responsabili e sostenibili per l’ambiente e la società, sentendosi fiero dei vestiti che indossa”.

Quanta italianità c’è nelle vostre collezioni? E quanta America?
“La nostra italianità è sicuramente rappresentata dal nostro sforzo nel creare un prodotto di gusto ed alta qualità. Questo si traduce nella ricerca di materiali pregiati e nell’intento di disegnare vestiti che siano rilevanti e portabili per diversi anni (no fast fashion).

La nostra americanità è rappresentata dalla nostra moderna comunicazione e sensibilità per l’ambiente, per l’inclusività di donne di diverse culture e taglie nelle nostre immagini e per le nostre stampe forti e vivaci nei colori”.

Cosa ti ha insegnato la precedente esperienza presso Gucci e quanto di quella esperienza hai portato in questa nuova avventura?
“L’esperienza in Gucci mi ha dato modo di approfondire la mia passione e le mie conoscenze del mondo della moda a 360 gradi. Ho avuto la possibilita’ di capire il precesso e le fasi di creazione del prodotto dal disegno alla produzione. Inoltre, mi ha dato modo di conoscere quali sono le esigenze della filiera ed insegnato come relazionarmi con tutti gli attori coinvolti”.

Sachi Dress Midnight Blue.

Come svolgete il vostro ruolo di coppia professionale e nella vita?
“Io e mia moglie cerchiamo di combinare le nostre competenze e ci confrontiamo vicendevolmente su tutte le scelte da prendere. Io mi occupo principalmente di disegnare la collezione, modelli, stampe e scelta dei colori. Ricerco i tessuti  e seguo lo sviluppo dei nostri modelli e la produzione.

Liang si oppupa della direzione creativa del brand, della strategia di marketing e della comunicazione. Lei si occupa, inoltre, della creazione ed aggiornamento del sito, social media e della fotografia (il servizio fotografico per per il nostro sito e’ stato interamente diretto e prodotto da lei).

Liang ed io amiamo lavorare insieme e fare le cose inseme. In questi mesi abbiamo imparato come gestire discussioni lavorative e tenerle separate dalla nostra vita personale. Di certo non mancano periodi intensi in cui la nostra vita persoanle coincide con quella lavorativa ma cerchiamo sempre di mantenere un equilibrio, ritagliarci del tempo per noi, viaggiare, curare le nostre piante e realizzare ceramiche”.

Cosa significa in America fare impresa nel campo della moda e quali sono le vostre strategie per far conoscere il marchio?
“Per emergere come brand nel mercato americano ritengo sia fondamentale essere moderni ed al passo con i tempi. Il mercato americano è molto vasto geograficamente e con una grande varietà di consumatori. Oggi la comunicazione a mezzo social media gioca sicuralmente un ruolo molto importante per noi che crediamo fortemente nei mezzi di collegamento diretto ed immediato con i nostri clienti a fans del brand”.

In quale direzione sta andando oggi la moda?
“Penso che il mercato della moda stia provando a riflettere su temi di sostenibilità ed impatto ambientale. In un epoca in cui il fast fashion è ancora ed inevitabilmente il meccanismo dal quale sembra difficile tornare indietro, è comunque un segno incoraggiante che alcune grandi aziende comincino responsabilmente a porsi più domande sui loro consumi e considerare souzioni eco-friendly. Nonostante questo, la quantità di spreco e consumo globale nel fashion è ancora enorme e raccapricciante. Per questo motivo, penso sia un dovere delle nuove generazioni e di nuove aziende come noi optare per metodi di produzione più responsabili e contribuire all’educazione dei consumatori per scelte e pratiche più sotenibili”.

È il viaggio ad ispirare le vostre collezioni, a quale paese o città sarà dedicata la prossima collezione?
“Non abbiamo definito quale sara’ il tema della prossima collezione. Sicuramente ci lasceremo inspirare da una delle località delle nostre prossime vacanze”.

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Liliana Rosano

Liliana Rosano

Sono nata a Catania, dove sono sempre tornata dalle mie peregrinazioni che mi hanno portato prima in Grecia, poi a Parigi. Con la mia laurea in Scienze Politiche, sognavo di lavorare nella cooperazione internazionale, ma sono finita a fare la giornalista, prima nella redazione di Telecolor poi del Quotidiano di Sicilia. ll mio ponte con l’America è iniziato grazie a un tirocinio per le Nazioni Unite a New York. Sono una freelance e collaboro con diverse testate e magazine nazionali. Vivo a Fairfield, nelle praterie sperdute dell’Iowa, in una comunità alternativa ed eco friendly e sono sempre alla ricerca di storie di italiani all’estero da raccontare.

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