Da qualche anno a questa parte la tendenza Wedding per riti e cerimonie è orientata verso location speciali in cui festeggiare il giorno del sì.
Un fenomeno in crescita sia per gli italiani che scelgono una meta estera per sposarsi, sia per gli stranieri che preferiscono il Bel Paese con le sue località amene. Se infatti, fino a qualche anno fa, in mancanza di norme e accordi internazionali, sposarsi all’estero era una“mission impossible”, oggi è un desiderio realizzabile, anche grazie a chi queste cerimonie le organizza di mestiere : li chiamano “destination weddings”. Il primo motivo per cui si sceglie di sposarsi all’estero è sicuramente scenografico, il modo migliore per incorniciare la cerimonia in una ambientazione unica. Ne abbiamo parlato con due professioniste wedding planner: Anna Forlesi, originaria di Cesenatico che con la sua Oggi Sposi A New York lavora con le coppie che scelgono la Grande Mela per scambiarsi la promessa e Grace Deagazio, fondatrice della Grace Italian Weddings, nata a New York ma di origini calabro-liguri che invece ci spiega perché molti suoi connazionali preferiscono sposarsi in Italia.

Cominciamo con Anna.
Qual è stato il momento in cui ti sei resa conto che organizzare matrimoni poteva diventare il tuo lavoro a Nyc?
“Vivo qui dal 2009 e appena arrivata a Manhattan, ho conseguito un certificato in Events Planning al Fashion Institute of Technology. A mio marito era stata offerta la possibilità di fare un dottorato di ricerca alla Columbia University e così siamo partiti. Lui era sempre impegnato con i suoi studi e io mi sono dovuta inventare un lavoro. Dal 2010 a oggi ho organizzato personalmente più di 200 matrimoni. Sono coinvolta al 100% in tutti i miei eventi, fino all’ultimo passaggio burocratico attraverso il Consolato”.
Perché le coppie decidono di sposarsi a New York?

“Chi decide di sposarsi a New York lo fa per diversi motivi: c’è chi vuole evitare i festeggiamenti tradizionali con troppi invitati e preferisce invece celebrare nozze intime con gli amici più cari e i familiari. C’è poi chi lo fa perché ama la città , magari c’è già stato in vacanza e se ne è innamorato (capita spesso!). Oppure, per una questione economica, si preferisce investire in un matrimonio all’estero e abbinare allo stesso tempo la luna di miele. La bellezza di un matrimonio a New York è proprio questa: si può decidere con chi condividere il giorno più bello della propria vita, senza obblighi formali e inviti per dovere. Inoltre, i prezzi sono più bassi rispetto a un evento in Italia. Gioca anche il fatto che molti di loro preferiscono una cerimonia intima, al massimo con qualche invitato tra amici e parenti stretti. Spesso mi è capitato di essere io la testimone ed essere l’unica a condividere con loro, insieme al mio staff, il momento magico”.
Un matrimonio a New York è legale e valido anche in Italia?
“Si, seguendo le adeguate procedure burocratiche e presentando le traduzioni necessarie il matrimonio può essere registrato in Italia, e di questo ce ne occupiamo noi, la procedura è inclusa in tutti i nostri pacchetti. Da quest’anno, anche i matrimoni di coppie omosessuali possono essere registrati nei comuni di residenza in Italia”.

Quali sono le location più belle e di tendenza che consigli ai tuoi clienti per sposarsi a New York?
“A New York ci si può sposare ovunque ed io ho curato una selezione di locations diverse per le diverse richieste dei miei clienti! I matrimoni più classici e caratteristici sono quelli al City Clerk di Manhattan ma la location più richiesta dai miei sposi è Central Park. Il parco è fantastico in tutte le stagioni dell’anno, riservato e romantico: ci sono diversi gazebo che le coppie possono scegliere, i più belli con la vista dei grattacieli sullo sfondo. Molte coppie decidono anche di rinnovare i voti matrimoniali a New York, con cerimonie personalizzate a seconda delle loro storie. In termini economici si parte da 1.300 dollari per chi vuole sposarsi al comune (il City Clerk) a prezzi più alti (intorno ai 2.300 dollari) per chi sceglie location particolari, come il Central Park. Il periodo di maggiore richiesta va da aprile a ottobre.”
Dal canto suo, Grace ha costruito la sua esperienza in materia di ricevimenti con un filo rosso che la lega all’ Italia: “I miei genitori erano calabresi ed io ho imparato da mia nonna, che era stata, ad appassionarmi alla moda, a ciò che era fatto a mano con pazienza e passione. Ho lavorato e vissuto a Palm Beach per molti anni, nel settore marketing , per una azienda che si occupava della ristrutturazione di yatch di industriali ed armatori…poi nel 1990 ho avuto l occasione di organizzare un evento per un cliente russo a Portofino. Da lì è stato un colpo di fulmine e l italia mi ha richiamato a sè ! In questi anni mi sono mossa facendo tantissima ricerca sulle location, tra ville, relais, parchi, chiese…ed ho costruito una rete di contatti fondamentali per la realizzazione di una cerimonia. Ora la sede della mia agenzia è a Genova, dove lavoro con la mia socia Eleonora Vallerino e uffici anche a New York e in Florida”.

Perché le coppie di americani scelgono l italia per pronunciare il fatidico sì ?
“Per me l Italia è da sempre il simbolo della amore della poesia e del romanticismo. La sua eleganza senza tempo e la sua cultura sono il simbolo della poesia e del romanticismo ma in particolare ho ritrovato tutto questo in un luogo preciso : il Golfo dei poeti sulla riviera ligure , location perfetta per celebrare un matrimonio! Come diceva Lord Byron “la poesia e fonte di emozione “ e questo è ciò ne dovrebbe essere la base di una storia d amore. Ogni città e Regione ha le sue caratteristiche affascinanti oltre ad un clima piacevole. Diciamo che qui non c’è alcun bisogno di una scenografia, il posto stesso lo e ..meglio di un set di Hollywood!”.
Altra attrattiva dell’ Italia è sicuramente la buona cucina…
“Certamente, gli americani adorano i sapori mediterranei. In più la cucina italiana è una delle più sane al mondo e assicura longevità e benessere, un aspetto che gli americani stanno cominciando a valutare. A tutto questo si unisce l unicità di tradizione e sapore. Molti miei clienti sono rimasti impressionati dal film “mangia prega ama “.
con Julia Roberts che ben illustra ai miei compaesani quanta bellezza ci sia qui…insieme alla leggerezza e alla solarità dell’ italiana way of life”.
Chi sono in tuoi clienti?
“Si rivolgono a me persone di età e situazioni differenti. Chi vuole rinnovare i voti dopo decenni di matrimonio, chi giovanissimo ha potuto visitare l italia e ne e rimasto folgorato, chi invece vuole riallacciare i rapporti con le proprie origini. E soprattutto per chi desidera essere seguito passo passo nella preparazione del grande giorno. Si crea immediata empatia con i clienti e a volte mi è capitato di fare io da cerimoniere…emozionandomi sempre!”.

Di cosa hanno bisogno gli americani che vogliono sposarsi in Italia?
“Vogliono essere seguiti in tutto, si deve creare un feeling per meglio soddisfare i loro desideri. E ogni volta un conoscersi e misurarsi, come creare un vestito su misura. Di solito mi occupo di tutto insieme ai miei collaboratori, dalla burocrazia, quindi permessi comunali, deleghe per la cerimonia, documenti per io matrimonio alla logistica per il trasporto degli ospiti, all’ accoglienza nelle strutture ricettive e a tutto io che è necessario per realizzare una festa ad hoc. Anche il budget non è mai lo stesso, io mi muovo in base alla disponibilità delle coppie senza escludere nessuno e tengo conto anche del tempo che mi danno per organizzare ogni cosa”.
Come si compone il team del tipo collaboratori e quali sono i punti forti e quelli deboli del lavoro?
“Ci ho messo tre anni a selezionare i professionisti per la mia agenzia. Dai fotografi, ai videomaker, dalle sarte ai male up artista, fiorista, musicisti, addetti alle luci e ovviamente alla ristorazione e al catering. Il Lato positivo e che hanno tutti una grande preparazione nelle ,loro mansioni e conoscono il territorio alla perfezione. Rispetto al lavoro in Usa ho più difficoltà seguire la time line che mi imponga prima di cominciare l’incarico. Devo sempre prestare attenzione che tutti rispettino alle scadenze perché se qualcosa ritarda si rischia di compromettere il funzionamento dell’ intero evento”.

Insomma, che sia New York, Los Angeles o la costa ligure, dalle testimonianze di due professioniste del settore si può dire che un matrimonio ben riuscito non ha bisogno di eccessi né di ostentazione, ma unicamente di una buona organizzazione per concretizzare idee e fantasie, tenendo ovviamente sempre un occhio al portafogli.