Questa è la casa del popolo e qui sarete sempre benvenuti”. Ha esordito con queste parole, pronunciate in Italiano, la padrona di casa Chirlane McCray al ricevimento per gli italiani in occasione del Columbus Day e in apertura dell’Italian Heritage and Culture Month, ospitato a Gracie Mansion giovedì sera. La residenza del sindaco nell’Upper East Side risuonava di discorsi in italiano, in un’atmosfera molto familiare in cui la first lady e Bill de Blasio hanno accolto e salutato i tanti ospiti riuniti intorno al desiderio di rendere omaggio al contributo italiano alla società americana e newyorchese.

Chirlane McCray fa gli onori di casa
“So che il mio acccento non è perfetto – ha proseguito poi in inglese la first lady – ma chi può resistere a usare parole con così tante vocali”. La signora de Blasio ha ricordato il viaggio di questa estate in Italia e ha detto di esserne tornata arricchita, non soltanto per i tanti bei posti visitati e le importanti esperienze fatte, ma soprattutto per le relazioni costruite con le persone. “La cosa bella di vivere a New York – ha detto – è che quelle connessioni non sono finite quando è finito il viaggio: sono il miglior souvenir che ci siamo portati dietro. Perché New York è piena di Italia e le relazioni tra l’Italia e la città sono più forti che mai”.

il sindaco di New York si intrattiene con gli ospiti durante il ricevimento
A conclusione del suo breve intervento, nel presentare il trailer di The Italian Americans, la serie di quattro documentari PBS che raccontano la storia degli immigrati italiani dalla metà del ‘800 ad oggi, Chirlane McCray ha detto che è importante, soprattutto per sconfiggere gli stereotipi, conoscere la storia dell’immigrazione italiana a New York e dei tanti lavoratori che hanno dato il proprio contributo per creare questa città.
Dopo la proiezione del trailer, è salita sul palco Maria Bartiromo, pluripremiata giornalista economica di Fox News, che ha presentato il sindaco. De Blasio ha aperto con i consueti saluti in italiano e facendo notare agli ospiti il bell’accento della moglie. Il sindaco di New York ha poi ricordato che il successo degli italiani in America oggi lo si deve ai sacrifici fatti nel passato dai tanti immigrati che arrivarono in cerca di una vita migliore. “Se mio nonno Giovanni fosse qui saprebbe che tutto questo è possibile grazie a quello che ha fatto lui. È lui che mi ha insegnato i miei valori”. Nel raccontare che il nonno incoraggiò e sostenne sua madre a seguire un’istruzione universitaria per cui lei era molto portata, de Blasio ha sottolineato i grandi risultati che tanti italiani sono riusciti a raggiungere da questa parte dell’oceano. “È ciò che ha reso possibili tante cose: sono i valori che ci hanno reso quello che siamo oggi”.

Il sindaco de Blasio parla agli ospiti a Gracie Mansion
De Blasio ha poi proseguito con i ringraziamenti ai suoi collaboratori (“Non tutti sono italiani – ha detto – ma alcuni sono talemente bravi che dovrebbero essere italiani”) e alle istituzioni italiane presenti con un particolare grazie al console generale, Natalia Quintavalle, per aver organizzato le tappe del suo viaggio in Italia con la famiglia. Un viaggio che anche il sindaco ha ricordato con piacere, raccontando di essere stato in molti luoghi che la gente in passato ha lasciato per emigrare e dove è quindi importante tornare per dire grazie: “La gente apprezza quando qualcuno torna in quei loghi per ringraziare il popolo italiano per quello che ha saputo significare nel mondo. Quindi dobbiamo continuare a dire grazie, continuare ad andare a visitare l’Italia, continuare a comprare più vino possibile”, ha scherzato il sindaco.

Il forno a legna per le pizze nel viale d’accesso a Gracie Mansion
Sull’importanza di mantenere la connessione con le proprie radici de Blasio non ha dubbi, avendo visto su se stesso quanto quelle radici possano renderti più forte: “Sono le fondazioni che hanno fatto di noi quello che siamo. E se vedi la verità di quello che siamo, è facile demolire gli stereotipi”. E quelle radici le sentono anche i figli di de Blasio: “Dante in particolare è molto colpito dalle sue origini italiane: è appassionato di storia romana e se lo si interpella sugli imperatori romani, inizia a sciorinarli uno per uno e a sentirlo sembra che siano tutti vivi al giorno d’oggi. Dobbiamo essere orgogliosi di questa nostra storia perché così tanto della democrazia, della filosofia e della cultura moderna viene da lì”.
A conclusione del suo intervento de Blasio ha ripreso le parole della moglie: “Come ha detto Chirlane, questa è la casa del popolo, ma ora che è in mani italiane, è degli italiani in modo particolare”. E per non lasciare dubbi sul vento di italianità che soffia a Gracie Mansion, de Blasio ha fatto notare: “Il fatto che nel nostro vialetto ci sia un forno a legna per le pizze credo non lasci dubbi”.
Lunedì 13, il sindaco sfilerà alla Columbus Day Parade il cui grand marshal quest’anno è l’imprenditore, CEO della società First Data, Frank Bisignano.
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