La settimana scorsa al Per lei restaurant, a Manhattan, si è tenuto l'Aperitivo Toscano, un evento dedicato alla cultura toscana nel mondo. Sotto l’ombrello “I Toscani nel Mondo”, ci sono diverse associazioni che lavorano con passione per diffondere la cultura della loro regione d’origine all’estero: dai prodotti enogastronomici alle bellezze culturali e paesaggistiche. Questi sono stati i temi per il Global Toast sponsorizzato dall'associazione Toscani nel Mondo di New York e dal presidente Joan Marchi Migliori. L'evento ha celebrato con un brindisi globale l’arte, la musica, il teatro, la gastronomia, la storia, la natura e il turismo della regione Toscana, un territorio tra i più apprezzati in tutto il mondo per la sua arte, i suoi paesaggi e la sua gastronomia. Numerosi sono stati gli ospiti d'onore e rappresentanti di diverse associazioni, organizzazioni e sostenitori dei Toscani Nel Mondo. A dare il via al “brindisi globale”, che ha coinvolto tanti paesi in tutto il mondo, è stato il console generale d'Italia a New York, Natalia Quintavalle, anche lei toscana di Pietrasanta, in provincia di Pisa.
I toscani sparsi per il mondo sono una comunità numerosa e molto attiva di professionisti, imprese, associazioni e relazioni economiche. Sono un totale di 110 circoli e associazioni che si riuniscono in tutto il mondo con 12 mila toscani e un totale di 558 famiglie. Questo si rileva dall’ultimo censimento della Regione Toscana. La prima associazione è quella di Avellaneda in Argentina, che risale al 1927, seguita dal circolo dei toscani di Toronto in Canada, fondato nel 1966. Gli ultimi ad essere costituiti, due e tre anni fa sono state l’associazione dei toscani nel mondo di Belo, Horizonte in Brasile, l’associazione toscana di Aragua in Venezuela, e l’associazione culturale toscana a Parigi. Ognuna di queste associazioni contribuisce a promuovere e diffondere la già famosa cultura toscana nel mondo.