Siamo fatti a immagine di Dio, poi c’è John Lewis.
Come può qualcuno in carne e ossa essere così coraggioso, così pieno di speranza e amore di fronte a così tanto odio, violenza e vendetta? Forse è stato lo Spirito a trovare John da ragazzo nel profondo Sud, sognando di predicare il vangelo sociale; l’etica del lavoro che i suoi genitori contadini gli hanno tramandato è rimasta con lui; gli ideali di ribellione civile non-violenta li ha appresi dal dottor King e da innumerevoli leader impavidi nel movimento; o nel costante rapporto con i componenti del 5° distretto della Georgia che ha servito fedelmente per decenni.
O forse era davvero unico nel suo genere, una bussola morale che sapeva sempre indicarci dove andare e quale direzione seguire.
È raro incontrare e legare con i nostri eroi. John era un eroe per così tante persone di diversa razza, di luogo e tempo, inclusi noi. Ha assorbito la forza della crudeltà della natura umana nel corso della sua vita e l’unica cosa che poteva finalmente fermarlo era il cancro. Ma non si era lasciato consumare. Gli abbiamo parlato qualche giorno fa per l’ultima volta. La sua voce ancora importante e la sua risata era ancora piena di gioia. Invece di rispondere alle nostre preoccupazioni, ha chiesto di noi. Ci ha chiesto di rimanere concentrati sul lavoro lasciato incompiuto per curare questa nazione. Era se stesso, un uomo in pace, con dignità, grazia e carattere.
La vita di John ci ricorda che il simbolo di essere americani si caratterizza dall’utilizzo che facciamo del tempo, per rimanere fedeli alla promessa della nostra nazione – che siamo tutti uguali e meritiamo di essere trattati allo stesso modo. Attraverso i colpi, le manifestazioni, gli arresti, i dibattiti su guerra, pace e libertà, le lotte legislative per un buon lavoro e assistenza sanitaria e il diritto fondamentale di voto, ci ha insegnato che il cammino verso l’uguaglianza non è facile, dobbiamo essere impavidi, mai ripiegati e mai, mai arrendervoli.
Questa è l’eredità che un grande uomo di Dio americano e umile ci ha lasciato. Per i genitori che vogliono dare una risposta alle domande dei propri figli su come migliorare il mondo in cui ci troviamo oggi, parlategli di John Lewis. Per i manifestanti pacifici sulla giustizia razziale ed economica di tutto il mondo che si chiedono ora dove andranno, seguite il suo esempio. Per i suoi colleghi legislatori, governate tramite la vostra coscienza come ha fatto lui, non per potere o fazione politica. Era il nostro ponte, per la nostra storia non abbiamo dimenticato il suo dolore, e per il nostro futuro non dobbiamo mai perdere la nostra speranza.
Al figlio di John, John Miles, e alla sua famiglia, amici, personale e componenti, inviamo il nostro affetto e le nostre preghiere. Grazie per averlo condiviso con la nazione e il mondo.
E a John, vai avanti, caro amico. Che Dio ti benedica. Che tu possa riunirti con la tua amata Lillian. E che tu possa continuare a guidarci verso la giusta via dal Paradiso.
Joe Biden
Traduzione dall’inglese a cura di Alessandra Loiero