Due giovani italiani a capo dell’espansione europea della start up americana ribattezzata l’“Amazon per gli anziani”.
Sono Domenico Oliveto, 45 anni e Patrizio Ambrosetti, 31 anni, i due giovani italiani scelti da Because Market, rinominata nella Silicon Valley “l’Amazon per gli anziani”, perché ha come obiettivo quello di aiutare le vite delle persone anziane attraverso prodotti e servizi interamente pensati sulla base dei loro bisogni, garantendogli sempre il miglior rapporto qualità/prezzo ed evitandogli di dover andare al supermercato per comprare prodotti che possono ricevere comodamente e discretamente a casa loro. Un’idea innovativa e socialmente utile, che ha subito catturato l’attenzione di importanti fondi d’investimento tra cui Eric Schmidt (Presidente di Google), Index e Khosla Ventures, e dal fondo italiano Exor (FCA), che hanno scelto di puntare in Because Market, apportando investimenti per un totale di 30 milioni di dollari.
La società ha venduto oltre 50 milioni di prodotti ad oltre 100.000 clienti negli Stati Uniti ed ora è pronta per la sua missione europea. Come affermano Domenico (CEO) e Patrizio (CGO), le esperienze lavorative e personali sono state fondamentali per portare Because Market a scegliere loro davanti a decine e decine di altri candidati provenienti da tutte le parti del mondo. Tra i fattori di questa scelta c’è anche quello familiare: Domenico sa bene cosa vuol dire prendersi cura delle persone anziane, provenendo da un’esperienza personale in cui ha dovuto aiutare il padre malato per molto tempo. Patrizio, dal suo, ha una nonna che conta ben 104 primavere. La sensibilità verso l’argomento, quindi, ha facilitato la candidatura dei due italiani che, oltre al background familiare e personale, ne vantano uno lavorativo a vocazione internazionale.
Patrizio, nato e cresciuto a Roma, ha studiato a New York ed ha vissuto in diverse città del globo. È un ex Manager di WeWork, per la quale ha curato e guidato l’espansione internazionale, creandosi un nome a livello globale nel mondo delle start up, e contribuendo alla crescita della società, che ora vale ben 47 miliardi di dollari. Domenico, originario di Milano, è un ex Manager di alcune tra le più importanti aziende italiane nel mondo, quali Ferrari e FCA, ed ha contribuito allo startup ed alla crescita di importanti società facenti capo a queste aziende come responsabile globale del Marketing e delle Vendite e inoltre, da sempre interessato alla crescita del paese, è oggi titolare di un innovativo brevetto italiano.
La strategia, come affermano i due, partirà da una città italiana tra le più in crescita al momento nel panorama europeo: Milano. Dopodiché, si espanderanno in Portogallo, Germania, Finlandia, Svezia e Grecia, non sottovalutando il Giappone che, insieme all’Italia, rappresenta il paese con il più alto numero di anziani.
E sul mondo delle start up italiane i due, in questa intervista doppia, dicono che “l’Italia è un paese che ha grandissime opportunità di crescita ed è ricco di talenti. Per questo abbiamo deciso di aprire la nostra succursale Europea a Milano. Il gap più evidente quando si pensa all’italia è rappresentato dalle difficoltà di accesso ai capitali ed alla burocrazia che rallenta il tutto”.
Because Market nasce negli Stati Uniti dalle idee e dal talento di due giovani italiani. In che modo la società ha conquistato il mercato americano e come vi preparate a quello europeo?
“Because Market viene fondata nella Silicon Valley nel 2016 da Alexi Suvacioglu e Luca Gualco. Nata per migliorare la vita di milioni di Anziani, risolvendo per primo il problema dell’incontinenza. Il modello di business è pensato per l’anziano e si basa sulla semplicità ed il rapporto umano. Le persone interessate ottengono un campione gratuito di prodotti e dopo aver scelto quello più adatto alle loro esigenze, possono riceverlo tutti i mesi comodamente a casa loro, in un pacco discreto, senza bisogno di doversi recare al supermercato. Grazie a questo modello di business, la compagnia è cresciuta rapidamente nel mercato americano vendendo oltre 50 milioni di prodotti a circa 100 mila clienti. Forti dell’esperienza maturata negli Stati Uniti, si è deciso quindi di puntare anche all’Europa dove oggi ci sono circa 100 milioni di persone anziane e per questo che siamo stati incaricati stati incaricati di aprire la succursale europea della compagnia, partendo da Milano, con i rispettivi ruoli di Chief Executive office (Domenico Oliveto) e Chief Growth Officer (Patrizio Ambrosetti)”.
Quali sono gli elementi che traghettano una start up in un’azienda di successo?
“Il successo non si misura solo in termini di fatturato ma anche nella capacità di creare qualcosa che non c’era prima. Nel nostro caso sviluppando una cultura del lavoro basata sul rispetto per le fasce più deboli della popolazione trasformandole anche in opportunita’ di business. Tutto questo deve naturalmente concretizzarsi con la capacità di scalare verso l’alto passando da una compagnia nazionale ad una compagnia mondiale per numero di clienti ed estensione geografica”.
Lo stato delle start up in America vive ancora un momento d’oro? Possiamo dire la stessa cosa dell’Europa e dell’Asia? Quali sono i mercati da tenere sotto controllo?
“Assolutamente si, la Silicon Valley rappresenta ancora oggi il punto di riferimento per persone che vogliono realizzare idee che in altri paesi non sarebbero mai sostenute. L’Europa però è in grande crescita, vantando circa 32 unicorns (aziende private con valore di oltre 1 miliardo di Euro)”.
Formazione italiana, la vostra, specializzazione ed esperienza americana. In che modo l’incontro di questi due continenti può risultare vincente dal punto di vista professionale?
“Entrambi abbiamo lavorato per importanti multinazionali e startup Americane ed Europee quali WeWork, Ferrari ed FCA. Per queste aziende abbiamo curato la crescita e l’espansione globale. Vivendo e lavorando all’estero ci siamo confrontati con le esigenze di clienti e mercati sempre diversi ed abbiamo imparato a far crescere velocemente il business replicando ed adattando modelli di successo visti in altri mercati. Ma la professionalita’ da sola non basta, quello che ha fatto la differenza sono state le nostre esperienze personali e la passione, visto che entrambi abbiamo dovuto occuparci in prima persona dei nostri cari. Domenico si è occupato per molto tempo del padre anziano e malato e Patrizio è nipote di Nonna Margherita di ben 104 anni. La sensibilità verso l’argomento e la voglia di costruire qualcosa per i nostri genitori e nonni si sposa perfettamente con la vision di Because Market”.
Nella vostra start up hanno investito grossi nomi. Cosa li ha attratti di più del vostro progetto?
“Molti importanti investitori hanno creduto in noi tra cui, il fondo di Erick Smith (Presidente di Google), Index, Koshla Ventures ed Exor (FCA). Ciò che li ha attratti è la nostra vision, legata alla volontà di risolvere una problematica mondiale che affligge il mondo degli anziani: la costante indifferenza della società e dell’industria verso questo target di clienti.
Tutte le aziende si focalizzano sulle fascie più giovani non capendo che l’invecchiamento è un fenomeno naturale a cui tutti prima o poi devono far fronte oltre che un mercato dalle potenzialita’ enormi, che solo in US conta una valore di $8.3 Miliardi”.
In quale settore consigliate ai giovani, che vogliono dare vita ad una start up, di investire?
“Tutto ciò che può essere ancora rivoluzionato. Guardate ad oggi proiettandovi nel futuro. Ogni idea può essere una buona idea e non abbiate paura di rischiare. Come si dice in Silicon Valley: sometimes you win sometimes you learn. Non abbiate paura di fallire, sarà comunque una vittoria nell’averci provato”.
In Italia qual è il gap più evidente, rispetto ad altri paesi, quando si parla di start up?
“L’Italia è un paese che ha grandissime opportunità di crescita ed è ricco di talenti. Per questo abbiamo deciso di aprire la nostra succursale Europea a Milano. Il gap più evidente quando si pensa all’Italia è rappresentato dalle difficoltà di accesso ai capitali ed alla burocrazia che rallenta il tutto”.