Si chiama Edward Coffrini Dell’Orto, nome in codice James Bond, ed è l’amministratore dello 007 Admiral Club, unico club italiano dedicato all’agente con licenza di uccidere.
Sua è anche la più grande collezione europea (e tra le maggiori al mondo) di oggetti “bondiani”: poster, oggetti, libri, gadget, modellini, autografi, fotografie, pupazzi, maschere, cimeli e migliaia di altre cose, il tutto stipato in decine di bacheche sparse per diversi locali dell’albergo di sua proprietà (appunto l’Admiral Hotel), situato in centro a Milano.

Autore di sette saggi sul personaggio, Edward Coffrini Dell’Orto confeziona reportage dalle location bondiane per vari fan club europei, fornisce consulenze alle case cinematografiche stesse e in Casinò Royale appare perfino come comparsa nel ruolo del dottore sul set di Villa del Balbianello.
Ha incontrato una lunga serie di personaggi del mondo Bond, da Pierce Brosnan a Sean Connery, da Roger Moore a Daniel Craig, da Giancarlo Giannini a Ursula Andress, da Halle Berry a Caterina Murino, per citarne solo alcuni.
Come nasce questa sua passione per 007?
Quando compii sette anni mi regalò una Aston Martin DB5 della Corgi. La “270” per gli appassionati. Da allora divenne per me come la prima moneta per Paperone. Inoltre giocavo ventiquattro no stop con quella macchinina di James Bond che è così rimasto il mio mito.

La sua Bond girl preferita?
Pussy Galore, per il suo personaggio ambiguo che Bond riesce a sedurre e poi Monica Bellucci che aspettavo da tempo.
Attore preferito che interpreta Bond e perché?
Roger Moore perché il primo amore non si scorda mai. L’attore più bravo resta Sean Connery, ma a Moore bisogna riconoscere l’intelligenza, la classe e l’ironia con cui ha saputo reinventare la figura di James Bond senza imitare l’inimitabile originale.
Cattivo preferito e perché?
Adolfo Celi, un genio totale, anche a livello internazionale. Un mito, un personaggio elegante che nei miei ricordi rimane sempre il professor Sassaroli di Amici Miei.
La battuta di Bond preferita?
“Lei perde con la stessa classe con cui vince? Non saprei non ho mai perso”. Oppure la risposta che Roger Moore diede al giornalista della BBC che gli chiese: “Chi è stato il migliore attore della serie? Perché ce ne sono stati altri?”

Un attore italiano del passato o del presente che avrebbe potuto interpretare Bond?
Avrei visto molto bene uno dei più grandi attori italiani, Marcello Mastroianni.
Dicono che dopo Daniel Craig potrebbe essere l’attore Idris Elba il futuro Bond. Può esserci quindi in futuro uno 007 di colore?
Ian Fleming è sempre stato uno snob, per lui la razza inglese era superiore alle altre, dunque… certo, mai dire mai, in fondo se ne parla da anni, ma credo che alla fine siano solo rumors. Per me James Bond è e resterà sempre bianco e inglese.
Qual è l’attore che le piacerebbe interpretasse Bond?
Rupert Everett sarebbe stato perfetto, ha la faccia e il ciuffo ribelle di come Bond veniva descritto da Fleming e disegnato da John McLusky, suo primo fumettista. Prima di Daniel Craig avrei visto bene anche Hugh Jackman.

Daniel Craig ha spesso dichiarato che il suo 007 è meglio perché i precedenti erano misogini e sessisti. E’ d’accordo?
Bond lo puoi dipingere come ti pare, può essere visto come un uomo in scacco alle donne o un misogino sessista. Ha avuto una infanzia difficile, orfano di padre e di madre, i suoi grandi amori sono finiti tragicamente: delle due donne amate una è stata uccisa, l’altra si è suicidata. E’ un uomo che si è indurito molto, e forse è a causa dei suoi dolori profondi che si copre di questo suo sessismo.
Secondo lei qual è stato il miglior film bondiano finora?
Mendes ha fatto il miglior film che io abbia mai visto al cinema su 007, Skyfall..
Il pezzo che vorrebbe nella sua collezione?
La Lotus Esprit subacquea del 1977, ma quella vera, che era equipaggiata dai carburatori Lotus da mio zio.
Cioè?
La mia famiglia fa carburatori dal 1933. Mio zio attraverso un’operazione di spionaggio alla James Bond, riuscì a far montare i nostri carburatori sulla mitica Lotus guidata da Roger Moore nel film “La spia che mi amava”.
Ma quanti pezzi ha in questa collezione dedicata a 007?
Non li ho mai contati, sono un “accumulatore”, magari ho anche tre o quattro oggetti identici, li trovo sui mercatini, in giro per il mondo, li cerco anche sul web e li prendo. Credo di avere migliaia di pezzi. Diciamo tra i sei e i settemila, ad occhio….
Con tutti questi oggetti attorno… lei un po’ si sente James Bond?
Certamente. E come non potrei?

Domanda difficile… lei sa quanti anni ha esattamente il personaggio di James Bond?
Facile. Grazie al suo creatore, lo scrittore Ian Fleming, si sa quando è nato: nel penultimo romanzo firmato dall’autore inglese, intitolato Si vive solo due volte, viene riportato il necrologio scritto da Sir Miles Messervy, ovvero M il direttore del Secret Intelligence Service (SIS), dal quale si evince che il Comandante Bond è nato l’11 novembre 1924. Quest’anno dunque il nostro Agente Segreto con Licenza di Uccidere compirà la bellezza di 94 anni. E non li dimostra affatto!