Chiara: Sai chi è Ayelet Shaked?
Benito: No.
Chiara: Nemmeno io lo sapevo, fino a ieri.
Benito: E oggi, che puoi dirmi?
Chiara: Ha trentanove anni. Al potere in Israele come ministro della giustizia, si è presentata in televisione in divisa nazista.
Benito: Impossibile. Accusa incredibile. Dove lo hai letto?
Chiara: Lo sai dove. Un’intera pagina con dettagli.
Benito: Che dettagli?
Chiara: Gli amici la definiscono un “robot”. Suo marito la definisce un “computer”.
Benito: Fredda, quindi. Fatti loro.
Chiara: Ha anche proposto, suggerito un genocidio.
Benito: Che genocidio? Quello dei sei milioni di morti nei campi di sterminio nazisti?
Chiara: Quello no. È stata una vittima, come tante altre famiglie. Suggerisce un altro genocidio.
Benito: Quale? Son proprio curioso.
Chiara: Genocidio dei Palestinesi. Devono essere eliminati. Danno troppi guai a Israele.
Benito: E lo ha detto in televisione? Impossibile!!! No…è possibile. Questa è la prova che c’è libertà di opinione in Israele.
Chiara: Per fortuna molti l’han criticata. Non son tutti d’accordo con lei.
Benito: Vedi? C’è libertà di opinione. In Israele si può dire qualunque cosa in televisione.
Chiara: Anche suggerire un genocidio?
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