Chiara: Hai letto? Ad Atlanta, in Georgia, hanno giustiziato una donna nonostante Papa Francesco li abbia pregati di non ucciderla. È la sua costante invocazione.
Benito: Chi è questa donna? Che aveva fatto?
Chiara: Kelly Renee Gissendaner. Qualunque delitto abbia commesso è un essere umano. Merita forse il carcere, non la morte.
Benito: Che aveva fatto?
Chiara: Hanno prove che abbia orchestrato la morte del marito nel 1997. Si è poi pentita ed è stata una prigioniera modello. Aiutava tutte le altre.
Benito: Voi donne… Difendete sempre quel che fa una di voi. Se non volete più un marito, divorziatevi; non uccidetelo.
Chiara: A volte il divorzio non è possibile, per varie ragioni. Lei aveva un amante giovane. È stato lui ad aver premuto il grilletto.
Benito: Amante, grilletto, complotto ed il povero marito è ora morto. Oh no! Bisogna dare un esempio.
Chiara: Un esempio? A chi?
Benito: Alla società. A tutti noi: mogli e mariti. Chi uccide non deve farla franca. Altre donne che odiano ora il marito ci penseranno due volte prima di eliminarlo.
Chiara: Marito, moglie, delitto d’onore. Bisogna punirli, son d’accordo. Ma non con la pena di morte. Tu, come la pensi? Eri d’accordo su tutto quello che Papa Francesco aveva detto…
Benito: È vero, bisogna evitare la punizione estrema. Carcere a vita, se il delitto è gravissimo. 15 o 20 anni se c’è qualche attenuante. Può esserci.
Chiara: Al giovane amante han dato solo 20 anni di carcere.